“Una ciliegia tira l’altra”, recita il detto, e allo stesso modo un viaggio tira l’altro, quando ci si addentra nei borghi italiani che non finiscono mai di sorprenderci. Il riferimento alle ciliegie non è casuale, visto che oggi andiamo in una località famosa per questo frutto estivo. Vignola, nella zona di Modena, è rinomata per la produzione di ciliegie, sia quelle di colore rosso che conosciamo bene, sia la varietà tipica della Mora di Vignola, più scura e dalla polpa più tenera. E poi c’è la Rocca di Vignola, gioiello medievale che è tra i castelli più belli dell’Emilia Romagna, che vale la pena visitare. È il momento di partire; sei pronto?
Per questo giro ad anello nel modenese, la partenza è dal capoluogo. Da Modena prendi la SP486 verso Casinalbo e continua sulla SP3 in direzione Formigine e poi Maranello. Dal centro della città di Maranello non ci sono dubbi su quale strada prendere: svolta a sinistra su Via Vignola. La strada ti porta a Castelvetro di Modena e poi attraverso la SP17 fino a destinazione, Vignola. Da qui puoi tornare a Modena con la via più diretta, cioè la SP623.
Vista dall’alto su Vignola.
Vignola si trova a 125 m s.l.m. in provincia di Modena, ed è sede dell’unione di comuni Unione Terre di Castelli. Come detto, è nota per le ciliegie e soprattutto per la “Moretta”, varietà autoctona certificata IGP e presidio Slowfood. Le visite non possono che iniziare dalla Rocca, monumento principale della cittadina.
Imponente castello medievale, la Rocca di Vignola nasce come fortezza militare, che nel tempo le famiglie dei Grassoni e dei Contrari hanno trasformato in residenza nobiliare. Dalle torri si può ammirare il panorama sulla città e sulle campagne. L’edificio è stato interamente restaurato, e in particolare nella Cappella della Rocca si può ammirare un ciclo di affreschi di pregio con opere del Maestro di Vignola, artista di spicco del Cinquecento emiliano. Ingresso 10€.
La Rocca di Vignola.
Il Palazzo Contrari-Boncompagni (XVI secolo) è conosciuto anche come Palazzo Barozzi, dal nome di Jacopo Barozzi che ha curato il progetto. Al suo interno, spicca la scala a pianta ovale realizzata da Bartolomeo Tristano che ha curato la realizzazione dell’edificio. Curiosità: a Vignola è molto popolare anche la “Torta Barozzi”, dolce storico del luogo, dapprima chiamato “torta nera” e poi intitolato all’architetto nel quarto centenario della sua nascita (1907).
Se ne ha notizia almeno dal 1174: il Santuario della Madonna della Pieve è un edificio romanico che conserva dell’originale solo la parte absidale, per il resto l’aspetto è quello frutto dei restauri seicenteschi. Secondo la tradizione, la chiesa è stata edificata dal re longobardo Liutprando. Vicino al santuario c’è una statua in bronzo della Sacra Famiglia, dello scultore Marco Fornaciari.
Se vai a Vignola nei primi due fine settimana di giugno, trovi l’evento “Vignola è tempo di ciliegie”, dedicato al frutto simbolo della cittadina. Il mercato contadino di ciliegie e duroni affolla tutte le vie del centro e con l’iniziativa “A spasso tra i ciliegi” potrai raccogliere da te le ciliegie in un’azienda agricola. E come abbiamo detto, visto che una ciliegia tira l’altra e un viaggio tira l’altro, TrueRiders ti porta in un altro borgo dove gustare il frutto rosso: dopo la Ciliegia Mora, ecco dove trovare la Ciliegia Bella!
Le ciliegie di Vignola.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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