Appollaiato sui pendii rocciosi dell’entroterra abruzzese con una piazza tra le più suggestive del centro Italia, la città il cui nome significa “taglio nella roccia” è il gioiello della Marsica, un territorio lussureggiante dei monti Simbruini dove si trova una delle più vaste faggete d’Europa. Siamo a Tagliacozzo, borgo scenografico che introduce idealmente alla visita della regione forte e cortese, dove scoprire una delle piazze più belle dell’Italia centrale. Passeggiando tra le sue viuzze ogni apertura è sormontata da un frontone, a testimoniare una qualche passata gloria, o anche solo di un’attività artigiana, mentre il fiume che vi scorre disegna dei piccoli scorci “veneziani”. Insomma, ce n’è a sufficienza per incantare. Partiamo?
Il centro storico di Tagliacozzo, Piazza dell’Obelisco
Tagliacozzo è una località ricca di storia, uno dei borghi più belli d’Italia con il suo centro storico prevalentemente medievale ma che svela un passato ancora più antico: il territorio fu prima degli Equi e poi del fiero popolo dei Marsi. Un passato ricco di vicende, qui Corradino di Svevia venne sconfitto da Carlo D’Angiò, fatto ricordato anche da Dante nel XXVIII canto dell’Inferno.
C’è da perdersi tra i vicoletti del centro, abbarbicati alle pendici della montagna che ripara e accoglie l’intero borgo, per poi sbucare in una delle più belle piazze del centro Italia, Piazza dell’Obelisco, raccolta attorno ad una fontana del 1824 decorata per l’appunto da un obelisco. Uno spazio armonioso di condivisione, il fulcro di Tagliacozzo, che racchiude alcuni affascinanti palazzetti ornati da graziose bifore, loggiati con archi a tutto sesto e finestre rinascimentali.
Tutto il centro storico è disseminato da eleganti residenze gentilizie con monumentali portali barocchi, e anche i palazzi più spartani i pertugi più semplici presentano un frontone che li identifica, una caratteristica che salta all’occhio e incuriosisce il visitatore più attento.
Nel centro storico di Tagliacozzo le mete da visitare sono il Palazzo Ducale, gioiello a cavallo del XIV secolo e la metà del secolo seguente, quest’ultima fase visionata dal conte condottiero Roberto Orsini. Due periodi che si palesano nell’architettura dell’edificio che si caratterizza per avere due piani molto diversi: il primo in stile tardo gotico, il secondo uno stile rinascimentale. Da vedere anche il Teatro Talia, un ex convento benedettino, votato allo spettacolo dal 1686. Un primo importante restauro fu compiuto tra il 1887 e 1888 quando fu intitolato alla musa Talia, oggi questa casa dell’arte ospita importanti rappresentazioni e spettacoli.
Il Teatro Talia, storica costruzione di Tagliacozzo
Altri due luoghi da non perdere a Tagliacozzo sono della fede ma anche dell’arte, in primis la chiesa e convento di San Francesco. Edificata nel 1270, presenta un chiostro interamente affrescato con le vicende della vita del Santo. La facciata è un autentico tesoro architettonico: l’antico portale e il rosone gotico con fregi orsiniani sono da ammirare con attenzione per coglierne tutti i dettagli, mentre l’interno è un ambiente spazioso e proprio qui riposa Tommaso da Celano, primo biografo di Francesco d’Assisi.
Chiesa e Convento di San Francesco
A circa due chilometri dal centro urbano si trova un altro luogo del credo identitario di Tagliacozzo, il Santuario della Madonna dell’Oriente che spicca su una collina posta ai piedi del monte Aurunzo. Si narra che l’immagine della Madonna con il Bambino si sarebbe miracolosamente salvata dalla furia distruttrice dell’imperatore bizantino Leone III Isaurico che sconvolse l’intero territorio. Un’effige che gli abitanti venerano oltre le leggende e rende il santuario uno dei luoghi più mistici di Tagliacozzo.
Nella parte alta del borgo di Tagliacozzo lo scorrere del fiume, che taglia la roccia, regala degli scorci ‘veneziani’
Infine non perdete l’occasione di salire nella parte alta del borgo raggiungibile dopo una lunga e ripida salita che verrà ripagata da un bellissimo panorama di questo abitato che taglia in due la roccia come la più bella delle opere d’arte.
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