Sopra o sotto? In Sicilia ci sono i due borghi che si scambiano il posto (e ti regalano una perfetta vista sui monti)

Sopra o sotto? In Sicilia ci sono i due borghi che si scambiano il posto (e ti regalano una perfetta vista sui monti)

Stefano Maria Meconi  | 14 Lug 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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La più grande isola del Mediterraneo e dell’Europa continentale, ma anche e soprattutto un luogo dalla bellezza multiforme, la Sicilia è un vero scrigno di paesaggi che spesso si discostano dalla semplicistica immagine del pur onnipresente mare. Sì, perché al di fuori delle Alpi, è proprio qui che si trova una delle montagne più alte d’Italia, quell’Etna che sfiora i 3400 metro, persino più in alto di Punta Penia sulla Marmolada. Ed è proprio nell’entroterra siciliano, foriero di grandi percorsi come quello della Targa Florio, che troviamo due borghi uniti dal nome e dalla ragguardevole altezza, ampiamente sopra i 1000 metri e soprattutto bellissimi: Petralia Soprana Petralia Sottana. Ed ecco perché, ad appena 70 chilometri dalle coste di Cefalù, saranno la tua prossima, magnifica scoperta in sella. Partiamo?

Petralia Soprana e Petralia Sottana in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partendo da Cefalù, dirigiti verso sud sulla SP54 in direzione di Isnello. Questa strada panoramica ti porterà attraverso colline verdi e paesaggi montani per circa 20 chilometri fino a raggiungere Isnello, un tranquillo borgo situato nel cuore delle Madonie. Da Isnello, continua sulla SP54 in direzione sud-ovest per circa 10 chilometri fino a Castelbuono. Questa affascinante cittadina è famosa per il suo castello medievale e la produzione di manna, una resina dolce.

Da Castelbuono, prendi la SP9 in direzione est verso Geraci Siculo. Questo tratto di circa 20 chilometri ti porterà attraverso paesaggi montani e viste panoramiche fino a Geraci Siculo, un antico borgo con una ricca storia e rovine di un castello normanno. Prosegui il tuo viaggio sulla SP9 verso sud per circa 15 chilometri fino a Petralia Soprana, il borgo più alto delle Madonie. Qui potrai godere di viste spettacolari sulla valle e passeggiare per le stradine medievali.

Infine, da Petralia Soprana, continua sulla SP19 per circa 5 chilometri fino a Petralia Sottana, la tua destinazione finale. Questo borgo è noto per la sua architettura storica e la sua posizione panoramica. Questo itinerario copre una distanza totale di poco superiore ai 70 chilometri, offrendo un viaggio attraverso alcuni dei borghi più pittoreschi e storici delle Madonie.

L’antica Petra dei Sicani


Il Duomo, o Chiesa Madre, di Petralia Soprana

Sappiamo che Petra è una delle più belle località archeologiche della Giordania, in Estremo Oriente. Quello che forse non sapevi, però, è che in antichità anche la Sicilia aveva la sua Petra, fondata dai Sicani. Oggi quella memoria storica è ripresa da Petralia Soprana (1147 m s.l.m.), gioiello dalle sfumature ocra che si apre su un lungo crinale in orizzontale delle Madonie e che rappresenta una vera e propria bellezza. Non a caso, la più alta delle due Petralie si è conquistata, nel 2018, l’ambito riconoscimento di Borgo dei Borghi, e non a caso fa parte del novero dei Borghi più belli d’Italia.

Anche qui, come in molti luoghi della Sicilia, c’è lo zampino della potente famiglia Ventimiglia, a cui si deve parte del patrimonio monumentale cittadino. Tra i luoghi imperdibili, il Duomo di San Pietro e Paolo, un edificio forse sorto su un’antica moschea, la cui stratificazione di stili (normanno, aragonese, arabo-bizantino) regala delle architetture di particolarissimo pregio. Ma dalle parti della Soprana c’è anche il SottoSale, un Museo di Arte Contemporanea realizzato all’interno di una delle più grandi miniere di salgemma presenti in Europa.


Uno scorcio su Petralia Sottana

Degna di nota è anche la vicina “più bassa”, Petralia Sottana (appunto), che invece presenta uno sviluppo urbanistico a decrescere, imperniato nel complesso della Chiesa Matrice (Basilica di Maria Santissima Assunta), questa invece ampiamente più recente del già citato Duomo, in quanto costruita a cavallo tra il Seicento e il Settecento in stile gotico-barocco, con evidenti influenze dello stile catalano dell’epoca. Qui, a posto del sale, si estraeva un tempo il gesso, e gli edifici impiegati un tempo sono la rappresentazione ideale dell’archeologia industriale che investe molte parti della Sicilia contemporanea.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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