Sembra uscito da una fiaba, ma questo castello circondato dalle Alpi esiste davvero

Sembra uscito da una fiaba, ma questo castello circondato dalle Alpi esiste davvero

Stefano Maria Meconi  | 13 Set 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Della Valle d’Aosta si potrebbe dire tutto e nulla: è la più francese delle regioni italiane, l’unica a non avere province, l’unica ad essere composta al 100% da terreni geograficamente considerati montuosi. E proprio per questo, cela tante bellezze e apparenti contraddizioni, ospita casinò, vi gettano ombra protettiva le due montagne più alte d’Italia e d’Europa (Monte Bianco e Monte Rosa) e, soprattutto, è ricchissima di castelli. Tra loro, testimonianza antica di un tempo ormai passato di signorie e di piccoli territori sotto forma di ducati, ce n’è uno che è legato a stretto giro alla storia italiana unitaria, il Castel Savoia. Costruito per volontà della Regina Margherita (sì, proprio quella della pizza), che da queste parti amava fermarsi in villeggiatura, è un bellissimo esempio di architettura montana celata tra le vette nei dintorni di Gressoney-Saint-Jean. Insomma, un piccolo capolavoro che, da solo, vale la pena del viaggio. Pronti a partire?

1 Come arrivare a Castel Savoia in moto

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Un percorso particolare, monodirezionale, dove il Castel Savoia è “solo”, si fa per dire, una tappa intermedia. Partiamo da Staffal, ai piedi del Monte Rosa, seguendo la SR43-SR44 in direzione sud. Il maniero oggetto di questo viaggio dista 13 chilometri, ed è la prima tappa intermedia che richiederà almeno 2-3 ore di sosta. Ripartiamo per Issime seguendo ancora una volta la SR44 e continuiamo verso sud per Pont-Saint-Martin, da dove poi risaliamo con la SS26 (evitando l’autostrada) verso Arnad, celebre per il suo lardo. Ora, godiamoci una deviazione che allunga di qualche chilometro il percorso, ma ne varrà la pena perché SR33-SR45 ci porteranno ad affrontare le panoramiche curve del Col de Joux. Tornati verso il fondovalle, tocchiamo Saint-Vincent e Chatillon e continuiamo infine per un breve tratto di autostrada uscendo a Nus e completando il nostro giro al Castello di Fénis.

2 Castel Savoia, un gioiello dell’architettura valdostana

Nel cuore delle Alpi, incastonato tra le vette maestose della Valle d’Aosta, sorge il Castello Savoia, un luogo che sembra uscito direttamente da una fiaba. Questa residenza storica, situata a Gressoney-Saint-Jean, è un omaggio all’architettura e alla storia italiana. Commissionato da Margherita di Savoia, il castello fu progettato dall’architetto italiano Emilio Stramucci e costruito tra il 1899 e il 1904. Margherita di Savoia, affascinata dalla bellezza della Valle del Lys durante i suoi numerosi soggiorni, decise di costruire la sua residenza personale in questo luogo incantevole. Ogni torre, ogni pietra e ogni dettaglio del castello racconta una storia di regalità, di amore per la natura e di passione per l’arte.

Mentre ti avvicini al castello, puoi quasi sentire il respiro delle montagne circostanti e l’eco delle risate e delle conversazioni dei reali che un tempo vi abitavano. Il Castello Savoia non è solo un edificio; è un’esperienza, un viaggio nel tempo, un’occasione per connettersi con la storia e la cultura di una regione affascinante.

2.1 Informazioni pratiche

  • Ubicazione: Gressoney-Saint-Jean, Valle d’Aosta, Italia.
  • Descrizione: Il castello è una villa eclettica di tre piani con cinque torri. Il piano terra ospitava gli alloggi, mentre il piano nobile ospitava gli appartamenti reali e il secondo piano era riservato ai gentiluomini di corte. Il parco del castello osp
  • Orari di apertura:
    • Da ottobre a marzo: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Chiuso il lunedì
    • Da aprile a settembre: dalle 9 alle 19. Chiuso il lunedì, tranne a luglio e agosto
    • Chiuso a Natale (25 dicembre) e Capodanno (1° gennaio)
  • Biglietto d’ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro (gruppi >25 persone), under 25 3 euro, under 18 gratuito
  • Info e prenotazioni: midaticket.it
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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