Rosa la mela e bianco il tartufo, nel verde infinito del paesaggio: mille colori in una cittadina da 'amare'

Rosa la mela e bianco il tartufo, nel verde infinito del paesaggio: mille colori in una cittadina da ‘amare’

Paolo Albera  | 12 Lug 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Viene spontaneo pensare che il suo nome sia collegato all’amore, ma in realtà Amandola si chiama così per la pianta di mandorlo che, secondo la tradizione, spiccava sulla cima di Castel Leone, uno dei tre castelli del Comune medievale. Non solo mandorle, sono tanti altri i gusti del territorio, tra i quali ricordiamo i più tipicamente marchigiani: la Mela Rosa dei Monti Sibillini, e il Tartufo Bianco (o nero) che contribuisce alla fama della regione come paradiso assoluto degli ammiratori del tubero più pregiato. Se aggiungiamo il verde a perdita d’occhio che fa parte del paesaggio, c’è da immaginare un luogo pieno di colori. Ancora meglio andare a visitarlo di persona: si parte!

Itinerario in moto ad Amandola nelle Marche

Mappa

Percorso

Dall’autostrada A14 Adriatica l’uscita da prendere è quella di Pedaso. La strada da prendere è la provinciale SP238, senza deviazioni, fino al comune di… Comunanza. Qui è necessario svoltare a destra sulla SP237 per arrivare in pochi minuti direttamente ad Amandola. Al ritorno una buona idea è continuare sulla SP239 che scende fino ad arrivare a Fermo, capoluogo di provincia, per poi continuare fino al mare se vuoi fare il bagno, o l’autostrada se vuoi tornare a casa!

Tutte le attrazioni da non perdere ad Amandola

Amandola, in provincia di Fermo, si trova a 500 m s.l.m. alle pendici dei Monti Sibillini. Il territorio è costituito dai tre colli dell’alta valle del Tenna chiamati Agello, Leone e Marrubbione, nomi mutuati dai castelli presenti nel medioevo. Il comune è molto grande (terzo per estensione nella zona di Fermo) e il borgo storico è insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Sono presenti ben 48 frazioni!

Scorcio del centro di Amandola, in provincia di Fermo (Marche).
Scorcio del centro di Amandola, in provincia di Fermo (Marche).

Passeggiata nel centro di Amandola

La passeggiata in centro inizia dalla Porta di San Giacomo, l’ingresso che è rimasto dai cinque originari, collocato in una lunga cinta muraria. Siamo in Piazza Risorgimento, cuore della cittadina, dove sorge il Palazzo Comunale e la Chiesa di Sant’Agostino (o santuario del Beato Antonio, poiché qui sono custodite le reliquie) realizzata nel XV secolo con un portale in stile gotico di ispirazione veneziana. Proseguendo per i vicoli si arriva a Piazza Alta (vero nome: piazza Umberto I) con diversi edifici storici, tra cui spicca il Palazzo del Podestà del 1352 e la sua torre, e una vista mozzafiato a 360° sul paesaggio e sulla catena dei Monti Sibillini.

Il Museo Antropogeografico

Altro edificio rilevante di Amandola è la Chiesa di San Francesco. Nel chiostro è ospitato il Museo Antropogeografico, anche chiamato Museo del Paesaggio (ingresso 3€). L’esposizione è dedicata al Parco Nazionale dei Monti Sibillini con un percorso diviso in aree tematiche, con lo scopo di descrivere la flora, la fauna, l’intervento dell’uomo che nei secoli ha modellato l’ambiente.

Relax al Lago Ruffino – il “lago fantasma”

Non c’è niente di meglio che trascorrere una giornata di relax al Lago di San Ruffino, bacino artificiale. È anche chiamato il “lago fantasma” perché è caratterizzato dallo svuotamento delle sue acque nel periodo invernale, per l’apertura della diga sul fiume Tenna. Per tutta la circonferenza del lago c’è un percorso naturalistico che si può percorrere a piedi. A 1km dal Lago sorge l’Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale (XI secolo), un’oasi di pace che custodisce affreschi di valore. Ci sono ancora belle strade da fare sui Monti Sibillini, e te le facciamo scoprire con un nuovo itinerario!

Il verde paesaggio intorno ad Amandola.
Il verde paesaggio intorno ad Amandola.

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



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