Non serve l’attestato da vicolista per attraversarlo, ma è uno dei motivi per cui vorrai sottoporti a quello che sembra un allenamento estremo da palestra. Non è la sola attrazione del belvedere del Piceno, ma forse è quella che un po’ tutti conoscono, anche solo per sentito dire. Non ha la riconoscibilità immediata dei suoi vicini illustri come Grottammare o San Benedetto del Tronto, ma Ripatransone compensa con una vista panoramica senza eguali, che spazia dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. E si fa ancora più ricco con la sua storia, le sue tradizioni e un evento spettacolare che ogni anno attira visitatori da tutta Italia. Partiamo?
Da Pedaso prendi la statale SS16 che costeggia il mare (che trovi alla tua sinistra). Svolta a destra sulla SP10 (Via Belvedere) e raggiungi Campofilone. Continua fino a Montefiori dell’Aso e oltre, fino a confluire nella SP91, che devi imboccare verso sinistra. Al primo incrocio vai a destra e prosegui fino a Ripatransone. Dopo la visita al paese, è tempo di continuare il viaggio nelle Marche ritornando verso il mare: prendi la Strada Provinciale Cuprense SP23 e raggiungi infine Grottammare.
Il borgo di Ripatransone, nelle Marche.
A 494 metri di altitudine, Ripatransone è uno dei borghi più antichi delle Marche, conta quattromila abitanti ed è uno dei più estesi della provincia di Ascoli Piceno. Fondato nell’epoca medievale, conserva ancora le sue mura, le torri e un’atmosfera che trasporta indietro nel tempo. Notizia fresca fresca: è appena entrato ufficialmente nel club dei Borghi Più Belli d’Italia, concludendo con esito positivo un iter di candidatura che era iniziato nel 2020. Vanta inoltre il marchio della Bandiera Arancione, assegnata dal Touring Club Italiano.
Passeggiando per il centro storico di Ripatransone, incontri chiese ed edifici storici, tra vicoli antichi e piazze accoglienti. La Cattedrale di San Gregorio Magno domina il cuore del borgo, con la sua facciata imponente e il campanile che svetta sopra i tetti. Una tappa obbligata è il famoso vicolo più stretto d’Italia, largo appena 43 cm, una curiosità architettonica che sorprende i visitatori e il cui ingresso è segnalato dagli appositi cartelli. Riuscirai a passare? Non lontano c’è la scalinata di via Margherita che regala un romantico scorcio con sfondo della Piazza Adolfo Cellini. Non può mancare una visita al Museo della Civiltà Contadina e Artigiana del Medio Piceno (corso Vittorio Emanuele II) che racconta la tradizione rurale della città e l’antica vita nei campi.
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Ripatransone si accende letteralmente con il Cavallo di Fuoco, una spettacolare rievocazione storica che si svolge ogni anno la seconda domenica dopo Pasqua. Questa festa, risalente al XVII secolo, è un capolavoro tra folklore e pirotecnica, e celebra l’apparizione del Santo Patrono Niccolò durante un incendio. La riproduzione di un cavallo carico di fuochi d’artificio attraversa la piazza centrale, regalando uno spettacolo indimenticabile.
Ripatransone non è soprannominato Belvedere del Piceno per caso. Da qui puoi ammirare un panorama a 360 gradi che abbraccia il mare, le colline e le montagne. Il Belvedere si trova nell’Area Ex Acli (Corso Vittorio Emanuele, 39) e nelle giornate più limpide puoi goderti uno spettacolo senza pari.
La tradizione culinaria di Ripatransone è una celebrazione dei sapori autentici delle Marche. Fermati in una delle trattorie locali per assaporare piatti tipici come i vincisgrassi, una versione ricca delle lasagne, o i maccheroncini di Campofilone. E non dimenticare di accompagnare il pasto con un calice di Rosso Piceno Superiore, il vino DOC della zona. E se dopo Ripatransone vuoi continuare a scoprire la bellezza delle Marche e della zona di Ascoli Piceno, TrueRiders ha un nuovo percorso perfetto per te!
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