L’Abruzzo è una meraviglia e sulle alture dell’Appennino si trovano i luoghi che ne rappresentano appieno la bellezza. Uno di questi è Introdacqua, che conquista chi ama i piccoli centri immersi nella natura, autentici e ancora poco conosciuti. C’è una novità: è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia: la regione abruzzese vanta ormai ben 27 riconoscimenti di questo tipo, e non ci stancheremo mai di scoprire le tante attrazioni di una terra affascinante!
L’itinerario inizia a Scafa e durerà circa un’ora e mezza. Dirigiti attraverso la SS487 verso Sant’Eufemia a Maiella, immersa nel cuore verde del Parco Nazionale della Maiella. Prosegui sulla stessa strada verso Sulmona, “la città dei confetti”: se vuoi fare una sosta per visitarla, ti immergerai in una città che unisce la bellezza architettonica a tradizioni dolciarie uniche. Pochi chilometri dopo trovi Introdacqua, destinazione del viaggio.
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Il borgo di Introdacqua, come dice il nome stesso, si trova su un colle posizionato tra due corsi d’acqua, sulla confluenza delle valli di Contra e di Sant’Antonio. Conta meno di duemila abitanti, e si trova alla discreta altitudine di 642 m s.l.m. Il territorio è quello della Valle Peligna, in provincia di L’Aquila.
Passeggiando tra le vie di Introdacqua, le antiche case in pietra raccontano la lunga storia del borgo. L’attrazione principale è la Torre Medievale (XII Secolo) ovvero il Dongione di Introdacqua, a base quadrata, che domina il panorama circostante: una salita fino alla sommità offre una vista imperdibile sulla vallata, rendendola un perfetto punto di partenza per esplorare il territorio.
Nel centro storico ci sono diverse chiese, tra cui spicca la Chiesa madre di Maria S.S. Annunziata: qui sono conservate le spoglie del patrono di Introdacqua, san Feliciano Martire. All’interno si possono ammirare diversi affreschi medioevali e rinascimentali. Sopra la chiesa svetta il Campanile seicentesco, in stile romanico, costruito in pietra locale. Un altro punto di interesse è la Fontavecchia, ovvero la fontana Vecchia, una vasca rettangolare costruita nel 1706 con lo stemma in pietra del paese. Per molto tempo fu l’unica fonte per gli abitanti, che altrimenti erano costretti a recarsi alla sorgente chiamata “Fonte La Strega”.
Se vuoi immergerti nella cultura gastronomica, assapora i piatti della tradizione abruzzese, come le scrippelle ‘mbusse, e non dimenticare di acquistare i prodotti tipici, come il miele e le marmellate artigianali. Altro prodotto tradizionale che ha reso famoso questo territorio? I confetti di Sulmona, ovviamente!
Introdacqua si visita in fretta e probabilmente ti rimarrà del tempo per altre visite: in questo caso non perderti Sulmona, cittadina nota non solo per i confetti, ma anche per aver dato i natali al poeta latino Ovidio. Se preferisci gli scenari più naturali, allora la tua prossima mèta è il Lago di Scanno, con i luoghi naturalistici adiacenti come le Gole del Sagittario, alte pareti rocciose scavate dall’azione erosiva millenaria del fiume Sagittario. L’Abruzzo è un dedalo di fiumi e torrenti, e le nostre strade d’asfalto seguono le sue strade d’acqua!
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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