Il passo della Moistrocca, con i suoi 1.611 m, è il passo stradale più alto delle Alpi Giulie orientali. Il passo consiste in una strada asfaltata costruita dai prigionieri di guerra russi durante la Prima guerra mondiale.
Preval Vršič, questo il nome sloveno è anche una località turistica piuttosto rinomata, collegata a Kranjska Gora e Plezzo dalla Strada 206.
Parti dalla pittoresca Kranjska Gora, guidando lungo la strada 206 verso il Passo della Moistrocca (Vršič Pass). La salita è caratterizzata da 50 tornanti spettacolari, offrendo panorami mozzafiato delle Alpi Giulie. Raggiunto il culmine del passo, a oltre 1600 metri, ti godi una vista incredibile prima di iniziare la discesa verso Trenta.
La strada scende ripida e serpeggiante, seguendo il corso del fiume Soča, con le sue acque cristalline che brillano al sole. Attraversi il tranquillo villaggio di Trenta e prosegui lungo la valle del Soča fino a Plezzo (Bovec), un incantevole villaggio alpino. Dopo un viaggio emozionante tra paesaggi spettacolari, ti rilassi e assapori l’ospitalità del luogo.
Ci troviamo in Slovenia, non poco lontano dal confine italiano, tanto che negli anni tra il 1921 e il 1947 in questo luogo ci passava il confine tra Italia e Jugoslavia. La strada di alta montagna va dal paese di Kranjska Gora attraverso Vršič fino a al paese di Trenta. In tutto vi sono ben 50 tornanti, 24 sul versante di Kranjska Gora e 26 sul versante di Trenta.
Da Kranjska Gora ci vogliono 30 minuti per arrivare in cima al passo della Moistrocca. Se invece partire dal lago di Bled ci vorrà un’ora per arrivare fino alla cima. Aspettatevi di condividere la strada con molti ciclisti, infatti questo passo è molto apprezzato dal cicloturismo ed in generale è sempre molto affollato.
Il passo della Moistrocca offre paesaggi incredibili immersi in una bellissima natura. Arrivati a Vršič ci si può rilassare e mangiare o bere qualcosa in una delle baite, ma da qui partono anche i percorsi per arrivare alla montagna della Moistrocca, al monte Gialuz e sulla vetta del Slemenova Spica. Sulla strada per Vršič potete vedere anche una interessante chiesa russa, una finestra naturale nella parete del monte Prisank e la roccia chiamata la fanciulla pagana.
C’è molto di più da fare che salire e attraversare il passo. Lungo tutto il percorso vi sono infatti cose che non si possono assolutamente perdere.
Partendo da Kranjska Gora potete notare come come ogni stretta curva sia etichettata con un numero che va da 1 a 50 e con indicata anche l’altitudine. Alla curva 8 si trova la chiesa russa. Questa piccola chiesa fu costruita dove oltre 300 prigionieri di guerra russi, costretti a costruire la strada, furono uccisi da una valanga nel 1916. La cappella russa fu costruita nel 1917 dai prigionieri di guerra russi in memoria dei caduti durante la costruzione del passo di Vršič. Vicino alla cappella c’è un piccolo parcheggio.
La vista lungo il Passo Vrsic è a dir poco spettacolare lungo tutto il percorso. Assicuratevi di fermarvi spesso per ammirare la bellezza circostante. Quando state guidando però dovrete stare molto attenti alla strada perché i tornanti sono pericolosi e trafficati. La strada è infatti stretta e ventosa, con un traffico a doppio senso di marcia, che comprende dalle auto fino alle biciclette.
La curva 16 è un popolare punto di sosta, poiché ci sono imponenti cime montuose tutt’intorno e piccoli rifugi nei campi vicini. Da qui si può vedere anche la famosa finestra nella montagna. Questa è la più grande finestra di roccia naturale delle Alpi. Sempre da questo punto si può vedere anche la pietra che viene chiamata con il nome di la ragazza pagana, ma se continuerete il vostro percorso la potrete vedere da ancora più vicino.
Lungo il percorso, passerete infatti vicino alla montagna Prisojnik ad est, dove potrete osservare da vicino la ragazza pagana, un volto femminile creato da frammenti nella roccia. La leggenda dice che la ragazza pagana sia l’immagine di una dea pagana pietrificata che aiuterebbe gli alpinisti e le persone che trasportano merci a trovare la loro strada attraverso le bufere di neve.
La leggenda racconta che una volta la ragazza predisse il fatto che un bambino di Trenta sarebbe diventato un coraggioso cacciatore. Egli avrebbe sparato a un camoscio bianco con le corna d’oro e avrebbe venduto le corna per diventare ricco. Altre donne pagane si sarebbero arrabbiate a causa di questa inammissibile profezia, trasformando la profetessa in una roccia.
In cima al passo della Moistrocca troverete un parcheggio. Dal di qui potrete lasciare la vostra moto per fare una piccola passeggiata di soli 15 minuti che vi porterà fino al rifugio Poštarski. Il sentiero è ben segnalato ed è impossibile perdersi. Un panorama frastagliato segue il sentiero sulla destra e si inoltra dritto nella vasta valle. Ci sono diversi sentieri escursionistici che continuano da questa zona. Da questo punto più alto si possono infatti raggiungere i monti circostanti con escursioni adatte per i più o meno esperti.
Scendendo dalla vetta del passo della Moistrocca in direzione di Trenta vi renderete conto di come le curve siano più strette. Vicino alla curva 48 c’è una statua in bronzo che commemora il Dr. Julius Kugy, un botanico italiano, conosciuto come il padre dell’alpinismo moderno nelle Alpi Giulie. I panorami che circondano la statua sono mozzafiato.
Il passo della Moistrocca è aperto solo per una media di sette mesi all’anno. A causa delle abbondanti nevicate durante gran parte dell’inverno la parte superiore del passo risulta molto spesso irraggiungibile.
Il consiglio è di di controllare il meteo prima di mettersi in strada, ricordando anche che i mesi primaverili ed estivi sono i migliori per godersi al meglio questo passo.
Ricordate inoltre che il percorso può essere molto ventoso e che è meglio evitare i tornanti del passo della Moistrocca durante la notte o con la pioggia. Anche se il limite di velocità è di 90 km/h è importante prestare prudenza e di stare sotto questo limite.
Il Passo della Moistrocca è un posto bellissimo per un motociclista. La natura spettacolare si fonde alle storie e alle leggende che questa strada vi mostra lungo il cammino. Avrete completato la parte ufficiale del Passo della Moistrocca quando arriverete alla curva 50 nel paese di Trenta. La strada diventa improvvisamente più larga e i tornanti diventano molto meno angusti. Per un motociclista questo è un passo assolutamente da non perdere!
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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