Nemmeno 2500 abitanti, eppure per centinaia di anni aveva la sua zecca: questo borgo sul lago è davvero ricchissimo (in tutti i sensi)

Nemmeno 2500 abitanti, eppure per centinaia di anni aveva la sua zecca: questo borgo sul lago è davvero ricchissimo (in tutti i sensi)

Stefano Maria Meconi  | 29 Nov 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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I 165 km di lunghezza totale del giro del Lago Maggiore offrono al motociclista paesaggi d’incanto, ma anche località dalla storia particolarissima e gloriosa. E tra queste, ce n’è una che ha avuto il privilegio in passato di potersi dotare di una zecca per battere moneta, una caratteristica che la accomunava alle grandi capitali dell’epoca, nonostante oggi sia un paesino di neanche 2500 abitanti. Stiamo parlando di Maccagno Imperiale, frazione del comune di Maccagno con Pino e Veddasca, che nel 1622 dall’imperatore Ferdinando II ottenne l’autorizzazione a coniare i propri talleri, le stesse monete che tanti di noi hanno conosciuto tramite… zio Paperone. Insomma, un viaggio che vale oro, non solo per le monete che da queste parti venivano realizzate, ma anche per la magnificenza dei paesaggi. Partiamo?

Maccagno Imperiale in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

La partenza è dal capoluogo di provincia, Varese: la direzione da prendere (strada provinciale SP62) è quella del Parco Naturale Regionale Campo dei Fiori, dove sorge la frazione Rasa di Varese. Con una serie di curve abbastanza strette scendi a Rancio Valcuvia e imbocca la statale SS394. Raggiungi il Lago Maggiore in corrispondenza di Luino, e segui la strada tenendo lo specchio d’acqua sulla tua sinistra. Raggiungi infine la tua destinazione – Maccagno Imperiale – in circa un’ora totale di viaggio.

Il borgo della zecca sul lago Maggiore: ecco cosa vedere a Maccagno Imperiale


Vista dal lago di Maccagno

Maccagno è il centro storico del comune chiamato – per esteso – Maccagno con Pino e Veddasca, in provincia di Varese e al confine con la Svizzera. Si tratta di un territorio con più frazioni; in particolare Maccagno Imperiale corrisponde all’attuale Maccagno Inferiore, che si trova sulla sponda del lago. Il borgo, di recente, è stato accolto ufficialmente all’interno dei Borghi più Belli d’Italia. Tra le sue attrazioni più celebri c’è, ovviamente, l’antico edificio della Zecca Imperiale. Che c’è ancora, anche se oggi è la sede dell’Hotel Torre Imperiale (Piazza Roma, 1). Non sono previste esposizioni museali permanenti, ma ciclicamente a Maccagno Imperiale vengono allestite mostre numismatiche e rievocazioni storiche (come L’Oro dei Mandelli e Il Cammino delle Torri, a ottobre) che raccontano il passato illustre della località.

Numerose sono anche le attrazioni che si possono visitare a Maccagno e nelle sue immediate vicinanze, tra cui:

  • Il Museo Civico Parisi Valle, principale centro culturale del territorio, allestito in un ponte costruito sopra il Torrente Giona. Il museo ospita una collezione di arte contemporanea e organizza diverse mostre. Si trova in via Leopoldo Giampaolo 1 e l’ingresso è gratuito.
  • La Chiesa della Madonna del Rosario, nota come Santuario della Madonna della Punta, si erge su uno sperone roccioso in posizione affacciata direttamente sul lago. Dato lo scenario particolarmente panoramico, l’edificio è molto richiesto per la celebrazione di matrimoni, che donano una nota “vivace” a un luogo di culto tranquillo e austero.
  • Il Lago Delio che, salendo per la provinciale SP5, permette di raggiungere questo bacino artificiale a 930 m s.l.m. Nei pressi c’è un parcheggio, un’area picnic, un campo per il tiro al volo, un albergo ristorante.

Un lago in cui farsi il bagno (magari non a dicembre)


Vista aerea della spiaggia di Maccagno

A Maccagno Imperiale si può fare il bagno: nel territorio le spiagge principali sono due. La più grande è quella del Parco Giona, con ciottoli misti a erba: è una delle più estese di tutto il lago. Un’altra è quella di Ronco delle Monache, con ciottoli, conosciuta in particolare dai sub che qui si cimentano nelle immersioni. L’importante è non fare come l’imperatore Ottone I, quasi affogato nel 962 d.C.: non è scontato che anche stavolta i maccagnesi arrivino in soccorso!

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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