Nel cuore delle Alpi c’è una strada dalla “bellezza semplice”, dove vivere un’esperienza di montagna e di… prosciutto

Una vera full immersion tra le Alpi Bellunesi, per un giro al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Una terra divisa ma da una linea invisibile, più simile di quanto i limiti degli atlanti lascino immaginare. La stessa linea, spesso curva e ricca di tornanti, che disegna il percorso della Sella Ciampigotto. Una meta dove organizzare itinerari in moto particolarmente stimolanti non solo per il tipo di percorso, ma anche per i panorami e la natura di questi luoghi. E qui, a quasi 1800 m s.l.m., tra il Cadore e la Carnia, c’è spazio per un’esperienza di viaggio autenticamente rilassante, piacevolmente verde. Pronti a partire?

Sella Ciampigotto in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Si parte da Lozzo di Cadore, seguendo la SS51bis dove seguire alla rotatoria per Vigo di Cadore, che da qui dista appena 2,5 chilometri. Da qui, prendiamo la SP619 che si apre in una interessante serie di tornanti prima di arrivare allo scollinamento della Sella Ciampigotto. Il punto è evidenziato dalla presenza di alcune strutture fisse, tra cui l’edificio del Rifugio T.G. Fabbro con l’indicazione dell’altitudine di 1800 m s.l.m. Da qui proseguiamo in direzione della sella di Rioda, poco prima di attraversare il confine regionale con il Friuli-Venezia Giulia, dove la strada diventa la SP73. Siamo quasi alla fine del nostro itinerario, che si conclude a Sauris di Sotto, non prima di aver attraversato Sauris di Sopra. I due comuni sono caratterizzati da magnifici panorami e dalla produzione del prosciutto di Sauris, eccellenza gastronomica friulana.

Cosa vedere lungo il percorso

Lozzo di Cadore

Il Rifugio Ciareido a Lozzo di Cadore

È una località piacevole da visitare soprattutto perché lungo il Rio Rin, nel corso dei secoli, si è sviluppata tutta l’economia del paese con la costruzione di numerosi mulini che traevano energia dall’acqua per portare avanti le proprie attività. Lungo la Roggia dei Mulini, questi edifici sono ancora ben visibili. In paese, poi, ci sono il Museo della Latteria ed il Museo Ladino Diffuso; quest’ultimo in realtà è un’esposizione a cielo aperto lungo le vie di Lozzo e, grazie a pannelli espositivi è possibile venire a contatto con le tradizioni e la cultura ladina. Da non perdere, poi, un’escursione sull’Altipiano di Pian dei Buoi, meta di numerosi escursionisti, ed ubicato ai piedi delle Marmarole. È una magnifica terrazza naturale che si affaccia sulle cime dolomitiche più belle, come quelle di Lavaredo.

Vigo di Cadore

 

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Vigo di Cadore è un’apprezzata località di villeggiatura grazie alla sua posizione particolarmente favorevole, immersa nelle bellezze dolomitiche ed in una natura incontaminata. Si compone di cinque frazioni: Laggio, Vigo, Pelos, Treponti e Piniè ed offre una serie di percorsi culturali e naturalistici di rilievo. A Vigo si trovano delle architetture religiose molto interessanti come l’antica chiesa di Santa Margherita in Salagona, la chiesa di San Martino o la Cappella di Sant’Orsola. Ci sono, poi, l’interessante Biblioteca Storica Cadorina ed una serie di costruzioni militari che testimoniano la rilevanza strategica del territorio durante la Grande Guerra.

Altopiano di Casera Razzo

Vale la pena arriva all’Altopiano di Casera Razzo, posto a 1800 m s.l.m, sia perché è un punto panoramico molto bello sia perché da qui partono sentieri ed itinerari in mezzo alla natura. In queste località, nel bellunese ma anche in Trentino ed in Friuli Venezia Giulia, le casere erano dei rifugi piuttosto rustici posti in alta quota che in origine servivano come magazzino per i formaggi, poi sono stati sempre più usati dagli escursionisti come riparo.