Oingt, un gioiello dorato, un luogo ideale per gli amanti del vino, introdotto dai romani e rimasto qui da sempre. È piccolino, caratteristico, stradelle strette e case decorate: tutte le carte in regola per essere tra i Borghi più belli della Francia, no? Un borghetto in mezzo a una collina sulle Pierres Dorées, cioè sulle Pietre Dorate, dorate come le case… più sul color miele, nella regione del Beaujolais, a neanche 30 km in linea d’aria da Lione (da dove si parte oggi).
Parti da Lione seguendo Rue de Brest e proseguendo lungo Quai des Célestins, Quai Tilsitt e Quai du Maréchal Joffre. Attraversa il Pont Kitchener Marchand e imbocca la A6 in direzione di Dardilly, da dove prendi l’uscita 40 per immetterti sulla A89. Da qui devi continuare su Avenue des Monts d’Or finché non arrivi a La Tour-de-Salvagny.
Da qua prosegui sull’A89 fino a Fleurieux-sur-l’Arbresle uscendo all’uscita 36. Continua su Route de Paris e imbocca la D307 verso L’Arbresle. Quando arrivi ti serve prima la D19 e poi la D385 verso Légny per strade di campagna e belle colline.
Quando arrivi a Légny prendi Le Bourg/D131 e segui la D120 facendoti la Route des Ponts Tarrets. Svolta su Rue Jacques Cortay e continua sulla D96 per andare verso il borgo di Oingt, finendo il viaggio con la salitina su Montée de la Guillardière che ti porta direttamente al centro storico del gioiello dorato.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono A6, A89, D307, D385, D131 e D120.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.
Interno del borgo di Oingt, Francia. Mike Workman / Shutterstock.com
Siamo quindi giunti a Oingt, nel dipartimento del Rodano nella regione Alvernia-Rodano-Alpi, un borgo medievale classificato tra i Les Plus Beaux Villages de France. L’unico del suo dipartimento a ottenere tale riconoscimento: sta in mezzo al Pays des Pierres Dorées, zona ben nota per le costruzioni in pietra calcarea col colore dorato – miele che illumina tutto il paesaggio circostante. Arroccato su una collina qua ci si gode di una vista panoramica su tutta la valle dell’Azergues e sui vigneti del Beaujolais, famosi in utta Europa.
Parliamo però del cosa vedere a Oingt, poiché comunque è un puntarello minuto: strette vie lastricate come Rue Trayne-Cul che portano in mezzo fra edifici storici, botteghe artigiane… e diverse botteghe che vendono specificatamente vino e fanno wine tasting.
Tour d’Oingt, Oingt, Francia
Le prime cose da vedere in senso stretto di monumenti cominciano con la torre del XII secolo, chiamata Tour d’Oingt, unica parte sopravvissuta dell’antico castello medievale (Château Neuf) che oggi ha un museo su tre piani sulla storia del borgo (e una vista panoramica completa a 360°). Il dongione è aperto principalmente su prenotazione, mentre il periodo “regolare” è solo luglio, agosto, settembre e ottobre.
Chiesa di Saint-Mathieu di Oingt, Francia. Martpan, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
La chiesa di Saint-Mathieu (Église Saint-Mathieu de Oingt) invece è l’antica cappella del castello, fatta tra il X e il XI secolo. Sta all’interno delle mura del castello e faceva da rifugio in caso di attacco; esempio del gotico locale con statue in legno dorato e un coro (gotico) dalle volte sostenute con le mensole scolpite da sette teste a rappresentazione dei signori medievali di Oingt. Nel quindicesimo e sedicesomo secolo sono state aggiunte la cappella della Vergine, un Cristo in croce e una Vergine della pietà; altre modifiche sono state fatte tra 17° e 19° secolo con elementi su San Matteo e una Via Crucis. C’è anche una collezione di oggetti liturgici; accesso libero, visite autoguidate dalle 10 alle 18.30 da metà marzo a fine ottobre oppure nei weekend e festivi dalle 12 alle 18 da novembre a marzo.
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Il Musée de la Musique Mécanique di Oingt, al centro villaggio, è stato rinnovato completamente nel 2021 per dare un’esperienza un po’ più immersiva nel mondo degli strumenti musicali meccanici, dalla creazione nel XVIII secolo fin’oggi. La collezione ha una varietà di strumenti, inclusi la serinette (il primo strumento di musica meccanica), organetti di Barberia, fonografi, carillon, pianoforti meccanici e automi. Tutti gli strumenti esposti sono funzionanti, permettendo a chi visita il museo di apprezzare le melodie e l’abilità dietro questo tipo di creazioni; le donazioni aiutano alla manutenzione.
L’entrata della Strada dei Vini di Beaujolais, Oingt
E comunque come anticipato è una meta importante per gli amanti del vino. Oingt è una tappa d’obbligo lungo la Route des Vins du Beaujolais, la Strada dei Vini della zona che si avvale di 140 km di bellezza e 12 denominazioni vinicole, che va da sud (vicino a Lione) verso nord (a Mâcon, dove ci si passa per l’abbazia di Cuny, la più grande d’Europa). Vai con stile però, con blackjack e vino di lusso (ma almeno quello prendilo in loco).
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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