L’Italia è una terra di monumenti sorprendenti, di luoghi che esulano dalla realtà, di uno stile tanto amato quanto inconfondibile. Ma quasi all’improvviso, percorrendo le strade appenniniche dell’Emilia-Romagna, ci si ritrova ai piedi di un castello che di italiano ha davvero poco. Moresco, arabeggiante, eclettico, è stato riscoperto da qualche anno ed è tornato a risplendere grazie a un sapiente restauro e un passaparola, aiutato dai social, che ha dato una nuova vitalità a Rocchetta Mattei, il capolavoro delle fiabe nel cuore dell’Appennino. È come se Aladdin, con il suo tappeto volante, avesse cambiato rotta e deciso di muoversi verso l’entroterra bolognese. Curiosi? Partiamo!
L’itinerario alla volta di Rocchetta Mattei parte dal centro di Bologna. Usciti dal centro città attraverso la SS9 (Via Emilia), prendiamo l’Asse Attrezzato Sud-Ovest. Qui sorpassiamo Casalecchio di Reno ed entriamo sulla SS64 direzione sud. Il percorso fiancheggia quello della A1, che ci lasciamo sulla sinistra. Superata Sasso Marconi, proseguiamo in direzione di Marzabotto, dove arriviamo in circa 40 minuti (27 chilometri), traffico permettendo. Dopo una visita alla località, ci attende il primo tratto di itinerario dal sapore appenninico. L’avvicinamento a Grizzana Morandi (24 minuti, 19 km circa) è infatti ricco di curve, soprattutto nel tratto Vergato – Cà Piretto. Grizzana si trova infatti a quasi 600 metri di quota. Sono circa 13 i km che da Grizzana portano a Rocchetta Mattei, centro focale di questo itinerario. Si segue la SP73 fino a Carboncina, collegandosi poi alla Porrettana (Statale 64) per raggiungere Lissano prima, e Rocchetta Mattei poi. Conclusa la visita, si riparte lungo la SS64 e si devia per la Provinciale 324 per arrivare (21 km) a Lizzano in Belvedere. Un tratto finale di 50 km, lungo la Statale 64, porta infine a Pistoia, non prima però di essere passati per Porretta Terme.
Rocchetta Mattei, costruito su un colle della Porrettana, unisce elementi medievali a uno stile tipicamente arabeggiante, o meglio sarebbe dire moresco, tra cui cupole “a cipolla”, merlature, grandi bifore a goccia e camminamenti di ronda. Entrando dal grande arco moresco, si percorre un primo vestibolo che porta alla Loggia Carolina e, da qui, alle numerose stanze interne abitate dal Conte Mattei. Il Cortile dei Leoni richiama l’Alhambra di Granada, mentre il colossale Salone della Pace è invece ispirato alle architetture islamiche della Cattedrale di Cordova, originariamente usata come moschea. Il complesso è stato progettato secondo i canoni dell’architettura mudejar (quella che troviamo, per capirci, in molte città dell’Andalusia) ma la sua costruzione è molto più recente, risalendo infatti alla seconda metà dell’Ottocento, per volontà di un personaggio unico.
Deputato del Regno di Sardegna, nobile, uno dei padri dell’omeopatia in Italia: Cesare Mattei fu una figura eclettica e incredibile. Fu proprio lui a volere, nel 1850, questa rocca così particolare e unica che completò solo 9 anni dopo, scegliendola come sua unica residenza, come sepoltura dopo la morte, oltre che come laboratorio e centro studi per le sue cure mediche che furono distribuite gratuitamente a molti poveri della zona. La fama di Mattei non era solo italiana, ma internazionale: persino Dostoevskji lo citò nei libro I fratelli Karamàzov. La rocca, completata a inizio Novecento, rimase danneggiata seriamente durante la Seconda guerra mondiale e ha recuperato il suo fascino originale nel 2015, dopo un lavoro di restauro durato 9 anni e finanziato dalla Cassa di Risparmio di Bologna.
Rocchetta Mattei è visitabile solo su prenotazione nelle giornate di sabato e domenica, dalle 9.30 alle 17.30. I biglietti d’ingresso, con cadenza di 20 ingressi ogni 15 minuti, costano 10 euro (ridotto a 5 per gli under 12 e a 7 euro per chi arriva in treno). È possibile prenotare tramite il sito rocchetta-mattei.it.
Per proseguire il percorso, sono diversi i luoghi che si possono visitare nei dintorni. Tra questi:
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
La sponda orientale del Lago di Garda è una bellezza da guardare, ma anche da ...
L’antica Maremma custodisce gemme senza tempo e tra queste ci spicca un borghetto ...
Si avvicina l'ultimo appuntamento dell'anno per godersi, vacanze di Natale a parte, ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur