Perché andare al mare, se le isole sono arrivate anche in montagna? No, non è lo scenario apocalittico di The day after tomorrow, e anche il sempre più imperante cambiamento climatico, in questo caso, non c’entra nulla. Semplicemente, è il mix sapiente di opera dell’uomo e ingegno della natura, che a Isola Santa in Garfagnana si mostra in tutto il suo splendore. Sì, perché questa isola nel verde si trova non in mezzo al Tirreno, ma sulle pendici delle Alpi Apuane, in un contesto paesaggistico di grandissima rilevanza. Un nugolo di abitazioni in pietra, una chiesa e il suo campanile, circondati da boschi fittissimi che quasi sembrano volerli proteggere dall’overtourism, quel turismo di massa tanto utile all’economia quanto rifuggito dai mototuristi. E sono proprio loro a godersi la meraviglia di questa zona, anzi, siete voi. Pronti a partire?
Partiamo da Massa e iniziamo a risalire le bellissime zone verdi della Garfagnana, passando per Via Bassa Tambura, Via Capannelle e Via dei Colli. I primi 16 km sono quelli che portano, dopo una serie armonica di curve, a Pian della Fioba e passano per l’Orto Botanico delle Alpi Apuane. Ad Arni entriamo sulla SP13, che in 12 chilometri ci porta a Isola Santa, frazione di Careggine. Dopo la visita, riprendiamo la Provinciale 13 per altri 12 km, in modo da arrivare a Castelnuovo di Garfagnana, uno dei centri più importanti della zona. Continuiamo verso nord seguendo la SRT445/SP41/SP59 e, in 29 chilometri, giungiamo alla destinazione finale, il bel borgo di Minucciano.
Isola Santa è un incantevole borgo medievale, la cui origine non è esattamente chiara. Pare che sia stato costruito intorno a un ospizio nel corso del Medioevo, per offrire rifugio e ospitalità ai viandanti che, dalla Garfagnana montagnosa, raggiungevano le zone costiere della Versilia. La sua fama recente si deve soprattutto alla volontà di recuperare le poche case rimaste intatte dopo la costruzione del lago artificiale del fiume Turrite Secca. Una valorizzazione turistica che oggi ha reso Isola Santa un prezioso borghetto dai muri in pietra viva, con i tetti “a scaglie”, servizi di ristorazione e un’accoglienza semplice ma autentica.
Tutto ruota intorno allo splendido lago di Isola Santa, un lago artificiale di origine medievale la cui qualità delle acque è estremamente alta. Proprio sulle sue sponde sorge il borgo di Isola Santa, che si compone di un nugolo di edifici in pietra, sormontati dalla chiesa di San Jacopo con il suo campanile romanico, mentre l’antico Spedale di Isola Santa, addirittura costruito nel XIV secolo per le esigenze sanitarie della popolazione locale, è ora un interessante museo.
I paesaggi e gli scorci più belli li si gode attraversando i vari ponti medievali, testimonianza di una urbanizzazione che ha saputo mescolarsi alla natura senza sovrastarla.
Il profilo svettante e magnifico delle Alpi Apuane in moto
Nei dintorni di Isola Santa, ci sono molte altre zone di interesse turistico. Le famose Alpi Apuane offrono sentieri di trekking e viste panoramiche mozzafiato. La Grotta del Vento, a circa 20 chilometri di distanza, è uno dei complessi di grotte più spettacolari d’Europa, offrendo percorsi di diversa difficoltà.
Minucciano è un affascinante borgo, piccola realtà rurale immersa in un contesto panoramico autentico. Qui, tra la Chiesa di San Lorenzo e il Castello dell’Aquila, si può passeggiare tra vicoli in pietra e case dalla bellezza inalterata, scoprendo l’autenticità di quest’angolo della regione.
Infine, non si può dimenticare la vicina città di Lucca, con le sue mura rinascimentali perfettamente conservate, le storiche piazze e chiese, e l’annuale Lucca Comics & Games, uno dei più grandi eventi di fumetti, animazione e giochi al mondo, che si tiene generalmente a fine ottobre e richiama decine di migliaia di appassionati dall’Italia e non solo.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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