La tradizione di dipingere pareti con disegni artistici, i murales, si è sviluppata nel mondo nel corso del Novecento. Prima ancora l’arte era considerata un “fatto privato”, una ricchezza da esporre solo in chiese, musei e collezioni private. Il grande movimento di trasformazione artistica del XX secolo l’ha resa invece una materia pubblica, della quale tutti potessero godere. Che siano fermate dell’autobus, grandi piazze o piccole stradine di quartiere queste opere murali riescono a raccontare tradizioni, leggende o lotte sociali. Non pensate alle grotte di Lascaux o ai capolavori contenuti nelle antiche ville di Pompei: oggi l’arte di strada si è fatta più concreta, vicina alle reali aspirazioni e ai sogni delle persone. Soprattutto, è un fondamentale veicolo turistico, poiché arricchisce i centri storici di arte, disegnando dei veri e propri percorsi ideali. Non è un caso che ci siano regioni italiane che si spendono per promuovere l’arte di strada; come il Lazio, dove una legge regionale ha gettato le basi per un efficace meccanismo di riconoscimento e valorizzazione di questi lavori artistici.
In questa guida ti porteremo a conoscere – con un occhio attento alle strade da moto – alcuni tra i borghi dipinti più belli d’Italia, tutti da vivere a piedi sì, ma da raggiungere rigorosamente in sella!
Ai piedi della Rocca Sforzesca c’è Dozza, piccolo borgo non lontano da Imola, circondato dalle colline dell’Emilia-Romagna, terra di grandi borghi d’autore. Qui si può dire che sia nata la tradizione dei murales in Italia: dal 1965, la “Biennale del Muro Dipinto” è la manifestazione che arricchisce il centro storico di dipinti e rappresentazioni artistiche. I temi trattati sono molti: la natura, le tradizioni e i costumi antichi. L’effetto visivo è incredibile, forse uno dei più belli del nostro Paese.
Case di Usseaux dipinte con i tradizionali murales
Non lontano dal Colle del Sestriere, pregevole meta del mototurismo in ogni momento dell’anno, c’è il borgo piemontese di Usseaux. Qui, nel corso degli anni, si sono “accumulati” ben 40 murales, che disegnano un racconto per tappe della storia contadina e di questa piccola comunità d’alta montagna. Ma il borgo è anche arte della natura, tra balconi fioriti e scorci sulle montagne della Val Chisone, una delle realtà più belle di tutto il Piemonte.
In quella che viene chiamata Regina dei Castelli, la tradizione dei murales risale alla fine degli anni Settanta, quando l’artista locale Miro Fondi decise di iniziare a realizzare un vero e proprio percorso di muri dipinti. Dopo la sua scomparsa, nei primi anni Duemila, tanti hanno proseguito il lavoro e oggi ci sono intere strade del borgo di Rocca di Papa (Via della Cava, via Umberto de Luca le più “scenografiche”) dipinte con scene popolari oppure dedicate ai personaggi che hanno visitato la città, come ad esempio Guglielmo Marconi. E da qui, lo sguardo che spazia sui Castelli Romani è davvero incredibile.
Ricchissima di storia, dalle tradizioni millenarie eppure conosciuta solo superficialmente: è la Sardegna. A Orgosolo i murales non hanno la funzione di abbellire, ma di raccontare. E lo fanno con uno sguardo attento alle rivoluzioni sociali, come quella di Pratobello, o alla pace e alla concordia tra i popoli. Un manifesto sociale diffuso, narrato per immagini che fa di questa perla della Barbagia una meta imperdibile. E da qui, si parte alla volta della Genna Silana, che con i suoi 1010 m s.l.m. è una delle strade più alte dell’isola.
Uno dei tanti murales di Diamante, nel cosentino
Affacciata sulla splendida Costa dei Cedri, nella parte settentrionale della Calabria tirrenica, Diamante è uno dei borghi dipinti più conosciuti del Bel Paese. Dal 1981, grazie all’intuizione di Nani Razzetti, il centro storico si è arricchito di oltre 200 murales che parlano con linguaggi e significati intensi, spesso molto diversi tra loro. La presenza di grandi nomi dell’arte, e un decennale gemellaggio con la “compagna d’arte” Rocca di Papa, ha reso Diamante celebre ben oltre i confini della regione.
Alice Pasquini è una giovane artista molisana, che ha voluto raccontare idealmente una storia d’arte. Lo ha fatto a Civitacampomarano, borgo della provincia di Campobasso colpito, come molte realtà simili in Italia, dal progressivo spopolamento. Sfruttando i muri esterni di vecchie case abbandonate, Alice ha riportato la vita nel borgo, realizzando murales dallo stile moderno e che incanta.
Cibiana è conosciuta come il villaggio dei murales, dove artisti internazionali hanno dipinto la storia del villaggio sulle pareti esterne delle case
Artisti internazionali e sapienti mani locali si sono unite a Cibiana di Cadore, nella splendida zona montana del Bellunese, per dare a questo borgo dolomitico una nuova immagine. Oltre 50 murales dai colori pastello, con immagini di vita quotidiana del passato: un racconto affrescato di come, fino a qualche decennio fa, questo fosse un tranquillo e pacifico paesello d’altura (ancora oggi raggiungibile, come in passato, dall’omonimo passo), dedito all’agricoltura, la pastorizia e l’artigianato. L’effetto visivo? Straordinario.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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