È la salita più epica del Friuli-Venezia Giulia, ma se pensavi di essere sullo Zoncolan dovrai ricrederti

È la salita più epica del Friuli-Venezia Giulia, ma se pensavi di essere sullo Zoncolan dovrai ricrederti

Alessio Gabrielli  | 22 Giu 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Il monte Crostis è una delle vette più ardue e aspre delle Alpi Carniche, in Friuli Venezia Giulia. Un profilo aguzzo ed imponente che segna una delle salite montane più dure delle Alpi, seconda solo a quella che conduce al Monte Zoncolan ritenuto da sempre, secondo gli escursionisti, uno dei più difficili passaggi delle Alpi. Quella del Crostis è stata definita salita epica, bella e dura nello stesso tempo.

Con la sua altezza che supera i due mila metri (2.251 per la precisione) è tra le vette più alte della regione alpina della Carnia, in provincia di Udine e tra i luoghi più rinomati e spettacolari delle Alpi. Dalla sua cima, infatti, si gode di un panorama spettacolare, a 360 gradi, su tutte le Alpi Carniche, fino alle Alpi Giulie e alle Dolomiti abbracciando, in lontananza, anche la pianura friulana.

Un affaccio e un balcone naturale d’alta quota che dà i brividi al quale si arriva con un po’ di fatica. La montagna, infatti, si compone di una lunga e ondulata dorsale con diverse cime, alcune più dolci altre più aspre caratterizzate da ampi spazi erbosi. Proprio per questo il monte Crostis fu uno dei territori protagonisti della Prima Guerra Mondiale, sede di alcune batterie d’artiglieria italiana.

Ma il Crostis rimane una delle inedite salite del Giro d’Italia, da sempre il sogno proibito dei grandi appassionati di ciclismo. È stato, infatti, candidato per ospitare una delle tappe della corsa rosa ma poi escluso perché la strada non era idonea per essere percorsa in sicurezza.

1 Monte Crostis in moto: L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

La salita in moto verso il monte Crostis è una delle strade più spettacoli al mondo. Niente da invidiare alle più rinomate strade alpine austriache o ai percorsi più avvincenti negli altri Paesi del globo.  Inutile dire che il panorama è mozzafiato, i pini altissimi e i prati verdissimi. Un condensato di natura e brivido tutto made in Friuli Venezia Giulia.

La Panoramica delle Vette parte poco prima dall’abitato di Ravascletto. Da qui inizia una bella salita tra gomiti e rettilinei impennati da percorrere con molta attenzione. La strada è strabiliante ma serve prudenza, si attorciglia intorno al massiccio in un itinerario sovrastato da una pace incredibile, immerso nella natura montana selvaggia e incontaminata.

La carreggiata è stretta e sterrata per circa sette chilometri, e spesso due moto affiancate non riescono a transitare. Non ci sono barriere e protezioni fino all’apice del Crostis. Il consiglio è di percorrere la strada in senso antiorario, con salita da Tualis e discesa da Ravascletto, così da non incrociare altri veicoli. Lungo la parte sterrata si susseguono strapiombi mozzafiato che danno i brividi tra le rocce aguzze ed il verde dei pini. Dopo i primi sei chilometri, il dislivello porta alla Casera Crostis. Secondo e ultimo strappo quello che arriva, invece, fino in vetta al monte Crostis, a 2.251 metri di altitudine con una vista indimenticabile e panorami a dir poco spettacolari.

Imperativo spegnere i motori e godere della bellezza di questo balcone naturale per rigenerarsi. Prendetevi tutto il tempo che volete per ammirare le bellissime vette italiane da questo eccezionale affaccio friulano.

2 Escursioni panoramiche in Friuli 

 

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La salita verso il Crostis ha una pendenza che si aggira tra il 10% e il 14% circa. Per raggiungere la vetta si percorre una strada di montagna asfaltata per poi virare verso la strabiliante Panoramica delle Vette, un antico tracciato militare che si erige lungo le diverse casere per gli alpeggi estivi, scavato sul tratto dorsale del monte. Un itinerario a dir poco stupefacente che lascia tutti a bocca aperta.

Per i grandi appassionati di escursionismo è uno dei percorsi da brivido e da sogno, nello stesso tempo, da fare assolutamente. Serve allenamento e coraggio ma l’adrenalina e il divertimento sono assicurati. Il tracciato verso il Monte Crostis è uno dei più ambiti, non solo dai trekker esperti ma anche dagli amanti del ciclismo e delle moto. La strada è per un lungo tratto asfaltata e in buono stato, ma a tratti la carreggiata è stretta, con fondo ruvido che piano piano lascia spazio allo sterrato dell’antica strada. Ma per gli escursionisti più intrepidi è davvero poca roba.

Fiato sempre sospeso tra tornanti e lunghi rettilinei tra le pendenze panoramiche che conducono al Crostis. Il bosco prima accoglie e segue gli escursionisti per inondare il naso e i polmoni di profumi d’altri tempi, per poi diradarsi lentamente e lasciare spazio alle immense praterie che conducono verso la sommità del massiccio. Lungo la strada non mancano le chiese caratteristiche ed i paesini di montagna, i rifugi e le malghe dove fermarsi e se si è fortunati, si ha anche la possibilità di fare incantevoli incontri con le marmotte.

Il percorso è suggestivo e se fatto in macchina fino al Rifugio Chiadinas può essere un itinerario anche adatto a famiglie con bambini. Da qui mancano poco meno di 300 metri alla vetta in un tracciato dove grandi e piccoli si perdono a guardarsi attorno talmente è tutto così bello.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport




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