Spiagge tropicali, tradizioni culturali dal fascino antico e una natura incontaminata, capace di togliere il fiato anche quando ci si allontana dal mare: se la logistica di un viaggio fuori dai confini europei non vi spaventa e desiderate confrontarvi con una destinazione esotica per la vostra prossima vacanza su due ruote, non c’è proposta più azzeccata del Sud-Est Asiatico e, in particolare, di un’avventura alla scoperta della Thailandia in moto, Paese accogliente e colorato che saprà stupirvi tanto con le sue coste magnifiche quanto con un entroterra selvaggio e città vivaci e rumorose. La meta promette quindi divertimento ma, se lo spettacolo è (quasi) assicurato, da non trascurare – con particolare riferimento a chi solitamente preferisce il fai da te ad agenzie di viaggio e tour operator – è comunque tutto ciò che concerne l’organizzazione dell’itinerario, così come del noleggio del mezzo o, ancora, i pernottamenti. Ecco allora tante proposte di viaggio e qualche utile consiglio per godersi la Thailandia in moto ed evitare spiacevoli inconvenienti!
Le antiche rovine di Ayutthaya, patrimonio dell’umanità Unesco
Partiamo come di consueto con una delle domande più ricorrenti per un mototurista: quando andare? Nel caso specifico della Thailandia, qualche doverosa accortezza non è infatti richiesta dalle temperature, che si mantengono piuttosto alte (a volte, sin troppo) per tutto l’anno, quanto piuttosto dalla necessità di evitare le piogge. Se avere certezza di non imbattersi in acquazzoni e temporali è quasi impossibile, meglio tenere comunque presente che le piogge si fanno particolarmente intense, nel nord del Paese, da maggio a ottobre; nella costa Sud-Orientale, invece, le precipitazioni più intense si concentrano da ottobre a dicembre. Il periodo ideale del vostro viaggio dipenderà quindi molto anche dalle tappe effettive del vostro itinerario, ma mesi spesso raccomandati dagli addetti ai lavori sono quelli di gennaio e febbraio, quando clima e temperatura tendono ad adattarsi a qualsiasi esigenza, su due ruote e non. Tenuto conto anche degli spostamenti, il tempo minimo di permanenza per attraversare il Paese in moto in tutta la sua bellezza è invece di due, meglio ancora se tre, settimane.
Una volta stabilito quando partire, altrettanto importante diventa il come arrivare, anche se in questo caso la risposta è quasi obbligata! Ogni viaggio in Thailandia non può che cominciare da Bangkok, città sospesa tra storia e modernità, nel nostro caso perfetta anche a soddisfare esigenze di natura pratica, dai voli internazionali – l’Aeroporto Internazionale di Bangkok-Suvarnabhumi è il principale aeroporto della Thailandia e uno dei più importanti di tutta la Thailandia – al noleggio del mezzo con cui partire alla scoperta del Paese in moto. La scelta di appoggiarsi a una grande città non è casuale: i ciclomotori sono infatti molto diffusi nel Sud-Est Asiatico, ma a dominare la scena (e le strade) sono solitamente le cilindrate più ridotte. Meglio quindi affidarsi ai motonoleggi delle principali città del Paese, dove reperire le moto da turismo tipicamente più diffuse in Europa si rivelerà decisamente più semplice.
Un’ultima raccomandazione riguarda infine la prudenza alla guida, da non trascurare neppure quando vi sposterete in città. Anzi, il traffico di grandi metropoli come Bangkok può rivelarsi estremamente insidioso e non è infatti un caso che la Thailandia figuri spesso tra i Paesi con il più alto tasso di mortalità provocata da incidenti stradali. Ulteriori informazioni sui documenti indispensabili da avere con sé, a cominciare dalla patente di guida internazionale, sono disponibili sul sito del Ministero degli Affari Esteri viaggiaresicuri.it.
Partendo da Bangkok, ecco allora qualche possibile itinerario per esplorare la Thailandia su due ruote, con una premessa: tante proposte diverse, utili a soddisfare tanto i gusti dei viaggiatori più spirituali quanto di quelli degli estimatori del mare, che si prestano comunque a essere raccolte in un unico grande tour dai fortunati che avranno più tempo da dedicare alla scoperta dal Paese.
Cominciamo allora, in maniera forse poco scontata con un itinerario nel nord della Thailandia, dove doverosa è una tappa verso la città di Ayutthaya, storica capitale del Siam, le cui antiche rovine formano oggi il “Parco Storico di Ayutthaya”, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità per il suo inestimabile valore culturale. Da Ayutthaya, si prosegue quindi verso Chiang Mai, grande città del Nord nei cui dintorni sorgono oltre 300 templi: tra i più visitati dai turisti, oltre che dai devoti buddhisti, quello Wat Phrathat Doi Suthep che, grazie alla sua posizione collinare, offre una straordinaria veduta sull’intera città sottostante.
Il tempio buddhista di Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai
La chiusura dell’itinerario è quindi affidata a un altro grande classico del turismo thailandese, la provincia di Chiang Rai, punto di partenza ideale verso il famoso Triangolo d’Oro, dove s’incrociano i confini di ben 3 Stati: Thailandia, Laos e Birmania (Myanmar).
Da una proposta contraddistinta da siti religiosi di grande interesse a un itinerario che farà invece più felici gli amanti dei paesaggi marittimi: l’idea è infatti quella di un viaggio che tagli su due ruote il Paese da Nord a Sud per poi concedersi un’incursione a Phuket, celebre isola collocata nella parte meridionale della Thailandia, dove si affaccia sul Mare delle Andamane. Q uando si parla di isole la logistica non è certo semplice, ancor di più se non si vuole rinunciare alle due ruote, ma impossibile in questa sede non citare tra le destinazioni più incantevoli di tutta la Thailandia anche le isole Phi Phi, cuore dell’Hat Noppharat Thara-Mu Ko Phi Phi National Park.
Il Santuario della Verità di Pattaya, interamente costruito in legno
Altre destinazioni da non sottovalutare per chi ama il mare sono però Pattaya, affacciata sulla costa del golfo di Thailandia a circa 130 kilometri a sud-est da Bangkok, e la vicina isola di Ko Samet.
Isole, parchi nazionali marini e storici, città dinamiche e vivaci ma anche una forte spiritualità sono quindi gli ingredienti fondamentali di un’avventura, dai sapori forti, alla scoperta della Thailandia in moto. Una meta forse non per tutti, ma certo una delle destinazioni agli antipodi per eccellenza: siete tra quanti non vedono l’ora di partire? Vi auguriamo un buon viaggio!
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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