La figura di Gabriele D’Annunzio ha sempre avuto, nella storia italiana, due dimensioni parallele eppure imprendiscibilmente intersecate: quella letteraria del Vate – non a caso è uno degli autori più amati e riconosciuti della nostra letteratura, e quella politica, sulla quale si è scritto e si continua a scrivere ancora molto. Sulle sponde del lago di Garda, il più grande e certamente noto dei laghi italiani, c’è un complesso monumentale dalle forme e dalle strutture imprevedibili, un regalo che D’Annunzio ha lasciato a tutti noi: è il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera. Un luogo dove insistono palazzine, grandi giardini e persino la prua di una nave. Perché così come la sua imprevedibilità ha sempre suggerito, lo scrittore pescarese non lasciava nulla al caso della noia e della normalità. E questo luogo ne è la dimostrazione lampante. Pronti a partire per scoprirlo?
Lasciato il centro di Toscolano Maderno seguiamo il profilo costiero della Gardesana occidentale o SS45bis deviando verso l’entroterra prima di Fasano a Via al Vittoriale, che permette di raggiungere il monumento dannunziano. Dopo la visita, ritorniamo sulla Gardesana per raggiungere Salò, un borgo di particolare bellezza e anch’esso legato alle vicende politiche del Ventennio. Continuiamo verso Tormini e prendiamo la SPiv, che affronta il bellissimo tratto panoramico verso Eno e il Santuario di Santa Maria in Roane. Poi SP56 che porta al Passo San Rocco e, da qui, SP58 fino a Bollone. Si ridiscende lungo la SP9 passando per il Lago di Valvestino (o dei Sette Borghi) e riguadagniamo la costa gardesana a Gargnano, da dove poi procediamo per rientrare a Toscolano Maderno sempre lungo la SS45bis.
Situato a Gardone Riviera, sulle sponde del pittoresco Lago di Garda, il Vittoriale degli Italiani è un affascinante complesso di edifici, strade, piazze, teatri, giardini e corsi d’acqua. Questa “cittadella della cultura”, realizzata per desiderio del poeta Gabriele D’Annunzio, celebra il coraggio e il valore degli italiani durante la Grande Guerra. L’avventura del Vittoriale ha inizio nel 1921, quando D’Annunzio acquista la villa Cargnacco, con l’obiettivo di trasformarla in un luogo di memoria. Gli architetti Giancarlo Maroni e Giuseppe Sacconi lavorano alla realizzazione del progetto, combinando armoniosamente stili architettonici diversi, dal classico al barocco, dall’art déco all’orientale.
La visita del Vittoriale si svolge tra arte, storia e paesaggio. Si può esplorare la Prioria, la casa dove D’Annunzio visse fino alla sua morte, un luogo che racconta la sua anima e la sua visione del mondo. Il visitatore può poi procedere al museo dedicato alla guerra, al mausoleo e alla Nave Puglia, incastonata nella collina come simbolo di una vittoria navale.
Proprio la “Puglia” è uno dei simboli del Vittoriale. Costruita tra il 1893 e il 1901, questo torpediniere fece il giro del mondo, arrivando in Australia, Nuova Guinea, Brasile, San Francisco e Giappone. Radiata nel 1923, fu proprio la Marina Regia a donarla a D’Annunzio, che la fece collocare al Vittoriale con la prua verso l’Adriatico, in omaggio al suo importante ruolo durante la Prima guerra mondiale.
Per pianificare la visita al Vittoriale, ecco alcuni consigli utili:
Quella al Vittoriale è un’esperienza di visita che non ha eguali in Italia, per un monumento situato proprio nei pressi del Lago di Garda, meta amatissima dai motociclisti grazie alla presenza di percorsi iconici come la Strada della Forra, oggi visitabile dopo anni di chiusure e lavori di messa in sicurezza.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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