Quando si parla di Centro Italia, la mente spazia presto verso il Lazio – del resto il richiamo di Roma è assolutamente irrinunciabile – oppure alla Toscana, terra del Rinascimento e di magnifiche colline coltivate a vigneti d’autore. Eppure, sono molti che si dimenticano delle Marche, regione dall’eterogeneità insita nel DNA: un continuo susseguirsi armonico di colline e di grandi spazi pianeggianti, di lunghissimi profili costieri che improvvisamente si sollevano nelle rocce del Conero, ridiscendendo poi verso Loreto e Ancona. Una terra armonica che, qualche anno fa, gli americani scelsero tramite una nota associazione come il “miglior posto al mondo dove ritirarsi in pensione”. Ma se per lasciare il lavoro c’è tempo, è però il momento adatto per scoprire il canyon delle Lame Rosse, uno dei paesaggi più incredibili che le Marche – e il Centro Italia tutto – abbiano da offrire. Sarà proprio come trovarsi in Arizona, ma a posto del Grand Canyon ci sono le propaggini degli Appennini. Partiamo?
Partiamo da Ussita, piccolo borgo ai margini del Parco nazionale dei Monti Sibillini e prendiamo la SP130, poi la SP66/SP98 in direzione di Fiastra, dove arriviamo dopo aver toccato anche il Rifugio delle Arette a quota 1113 m s.l.m. e il Santuario di Macereto, in località Visso. Percorriamo la sponda del Lago di Fiastra e seguiamo la Strada Provinciale 91 che percorre la zona di Lame Rosse (dove si prosegue poi a piedi) in direzione di Monastero. Lasciamo la SP5 e immettiamoci sulla SP157 dove incontriamo un suggestivo punto panoramico sui Sibillini, poi continuiamo per Sarnano. Qui è possibile ammirare anche la bella cascata de lu Vagnatò, oltre a quella del Pellegrino situata poco dopo Margani. Il percorso continua in direzione del Valico di Santa Maria Maddalena (SP120) e da qui si immette sulla SP47 che, passando per Campicino, riporta a Fiastra.
Un po’ come il laghetto di bauxite di Otranto, anche le Lame Rosse vedono in questo colore così intenso il loro punto di svolta per renderle celebri tra i viaggiatori. Questo luogo affascinante si trova precisamente a ridosso del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a pochi chilometri dal comune di Fiastra. Questo scenario quasi surreale è famoso per le sue caratteristiche formazioni rocciose, che ricordano le spettacolari formazioni geologiche del Grand Canyon in America.
Le Lame Rosse, proprio come la meraviglia naturale d’oltreoceano, sono il risultato di secoli di erosione, che ha lentamente modellato la roccia, dando vita a una serie di spettacolari torri, creste e pinnacoli rossastri. La roccia ha un colore rosso acceso a causa della sua ricchezza di ferro, e questo le dà un aspetto davvero unico, soprattutto al tramonto quando le lame brillano di un rosso intenso.
Ovviamente a noi piace girare in moto, e ci sono numerose strade panoramiche che ti porteranno attraverso i pittoreschi paesini della zona. Devi sapere, però, che l’ultimo tratto per raggiungere le Lame Rosse è solo pedonale, quindi dovrai lasciare la moto e proseguire a piedi per un breve tratto. Ci sono vari sentieri segnalati che ti porteranno attraverso la splendida campagna marchigiana, fino alle scogliere. Questi percorsi sono adatti a escursionisti di tutti i livelli, e offrono viste mozzafiato sulle Lame e sul paesaggio circostante, per un’esperienza da non perdere in una delle gemme nascoste del Centro Italia.
Ci sono numerosi luoghi da scoprire intorno alle Lame Rosse. Ne abbiamo selezionati alcuni:
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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