La perla della Garfagnana: questo borgo "vista fiume" ti farà scoprire il lato più autentico dell'Alta Toscana

La perla della Garfagnana: questo borgo “vista fiume” ti farà scoprire il lato più autentico dell’Alta Toscana

Stefano Maria Meconi  | 24 Lug 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Chiamarla “alta valle del Serchio” sarebbe sicuramente più corretto, almeno da un punto di vista geografico, ma non le restituirebbe quel fascino che i toscani, e in parte anche i vicini della Liguria, riconoscono alle meraviglie della Garfagnana. Una zona che non è provincia, non ha confini immediatamente delimitati, ma allo stesso tempo riesce lo stesso a incantare con una varietà di paesaggi che si spinge verso il mare, ma procede dagli Appennini. Ed è proprio qui, a una cinquantina di chilometri dalla costa, che incontriamo la sua “perla”, ovvero Castelnuovo di Garfagnana, località simbolo e capitale morale della zona. Perché visitarla? Scopriamolo insieme.

Castelnuovo di Garfagnana in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partendo da Forte dei Marmi, dirigiti verso nord-est sulla SP9 in direzione di Seravezza. Questa strada ti porterà attraverso pittoreschi paesaggi della Versilia. Dopo circa 10 chilometri, raggiungerai Seravezza, un affascinante borgo situato ai piedi delle Alpi Apuane. Da Seravezza, continua sulla SP9 in direzione nord-ovest verso Terrinca. Questo tratto di circa 12 chilometri ti porterà attraverso strade montane panoramiche, offrendo viste spettacolari sulle montagne circostanti. Terrinca è un piccolo e caratteristico borgo montano, perfetto per una breve sosta.

Proseguendo da Terrinca, continua sulla SP9 e poi sulla SP13 in direzione nord-est verso Castelnuovo di Garfagnana. Questo ultimo tratto di circa 25 chilometri attraversa boschi e valli, regalando panorami mozzafiato della regione montuosa della Garfagnana. Raggiungerai Castelnuovo di Garfagnana, una storica cittadina situata nel cuore della Garfagnana, famosa per il suo castello, le sue mura medievali e l’atmosfera incantevole.

Questo itinerario copre una distanza totale di poco inferiore ai 50 chilometri, offrendo un viaggio attraverso alcuni dei paesaggi montuosi e pittoreschi della Toscana settentrionale.

Il borgo che si fa chiamare città

Quando, nel 2010, Castelnuovo di Garfagnana ottenne l’ambito riconoscimento di città, unitamente alla Medaglia d’oro al merito civile da parte dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tutto sembrò voler cambiare. Ma i castelnuovesi sapevano già che, oltre all’onore, poco sarebbe mutato. Perché la storia di questo borgo non è stata scritta in un giorno, e di gloria ne ha avuta molta anche in passato. A partire dal quadriennio 1522-1525, quando in città, con funzione di governatore da parte degli Estensi, fu mandato non un politico di professione, ma Ludovico Ariosto, padre dell’Orlando Furioso. Proprio in sua memoria fu rinominata la fortezza cittadina, risalente al XII secolo ma oggi conosciuta con il nome cinquecentesco di Rocca Ariostesca.

La sua presenza è ricordata da una lapide, del 1866, innalzata in occasione dei lavori di restauro dell’edificio, in cui viene ricordato “il nome di quel divo ingegno”. Sorge sulla centralissima piazza Umberto I, e la sua struttura imponente, con merlature e camminamenti protetti, rappresenta uno dei tesori di Castelnuovo di Garfagnana, per la quale funge anche da Museo archeologico.

Ma qui sono molte le cose da vedere, a iniziare da uno dei più grandi teatri della provincia, il Vittorio Alfieri (anche detto Teatro Apollo), con il suo magnifico prospetto ottocentesco riscoperto grazie ai lavori di restauro di pochi anni fa. Il tutto, senza dimenticare il duomo dei Santi Pietro e Paolo, al cui interno si trova una ceramica del Della Robbia raffigurante San Giuseppe in trono circondato dagli angeli e il Cristo Nero, crocifisso ligneo risalente addirittura al Quattrocento.

 

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Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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