La Forcella Forada è un valico situato nelle Dolomiti, la cui cima appartiene alla provincia di Belluno, più precisamente nella località di Borca di Cadore. Non lontana dalle principali località del Cadore, è una meta di particolare interesse naturalistico. Benché non direttamente raggiungibile in moto, scoprire queste zone sulle due ruote è certamente possibile e consigliabile.
La zona di Forcella Forada non è direttamente raggiungibile in moto. Prevedendo quindi una sosta per arrivare in vetta a piedi, puoi strutturare un itinerario essenziale ma foriero di grandi soddisfazioni.
Le due località principali più vicine sono Forno di Zoldo (lato meridionale) e Selva di Cadore (lato settentrionale), distanti tra loro meno di 25 chilometri.
Eguale distanza separa Selva da Cortina d’Ampezzo, da raggiungere superando il Colle Santa Lucia, mentre sul lato occidentale si può proseguire per Malga Ciapela in direzione del Passo Fedaia.
Infine, per chi vuole tornare verso Sud, Belluno dista da Forno circa 35 chilometri.
Forcella Forada fa parte del comune di Borca di Cadore, che conta meno di 800 abitanti. La località era nota in passato per l’omonima fermata della Ferrovia delle Dolomiti, che tra il 1921 e il 1964 collegava su rotaia Dobbiaco, Calalzo di Cadore, Cortina d’Ampezzo e le cittadine limitrofe.
Dal punto di vista puramente geografico, la Forcella Forada divide Dolomiti di Sesto, di Braies e d’Ampezzo (poste nella parte settentrionale) da quelle meridionali di Zoldo. Al tempo stesso, contribuisce al collegamento diretto tra la Val Fiorentina e la Val Boite, diventando un importante snodo di comunicazione tra diversi luoghi.
Così tante montagne situate nelle sue vicinanze possono farti capire quanto possa diventare suggestivo un itinerario sulla Forcella Forada, con la chance di immergerti in un panorama davvero unico e straordinario.
Nelle immediate prossimità della Forcella Farada è possibile visitare il borghetto di Borca di Cadore, che ospita tra gli altri la Parrocchia dei Santi Simone e Taddeo. Il complesso, forse risalente al XIV secolo, fu ricostruito nel Settecento in elegante stile dell’epoca.
Ti basta spostarti ancora di qualche chilometro per costellare il Boite, torrente delle Dolomiti e affluente destro del Piave. Qui puoi ammirare le suggestive cascate ghiacciate, oltre ai laghi artificiali di Valle di Cadore e Vodo. Se vuoi invece viverti tutta l’esperienza fino in fondo, non puoi fare a meno di considerare l’ipotesi di visitare la celebre Cortina d’Ampezzo.
Si tratta di un luogo imperdibile soprattutto se, oltre che nei confronti dei mezzi motoristici a due ruote, nutri una forte passione anche per lo sci e gli sport invernali. Insieme a Milano, Cortina ospiterà infatti le Olimpiadi invernali del 2026. Si tratta della seconda olimpiade della sua storia, dopo quella del 1956.
Ci sono tutti gli ingredienti per rendere il tuo viaggio sulla Forcella Forada memorabile. Devi solo conoscere l’itinerario da percorrere per farti entrare sempre più in simbiosi con la tua moto e ammirare paesaggi senza limiti, dal fascino straordinario e dagli scenari suggestivi e caratteristici.
Se hai intenzione di raggiungere la cima della Forcella Forada, sappi che puoi seguire una strada ben precisa, ottima anche se sei un appassionato di trekking.
Ti suggeriamo di partire dal Rifugio Città di Fiume, autentica perla delle Dolomiti e interessante trampolino di lancio verso mete tanto ambite. Al contempo, la tua scalata vera e propria può iniziare dalla Val Boite e magari proseguire mediante il sentiero Flaibani, con la chance successiva di allungarti fino alla Forcella Val d’Arcia. Devi solo prepararti a dovere per un’ascesa ricca di fascino, dal percorso prevalentemente su sterrato.
Una volta partito dal Rifugio, attraversi Selva di Cadore per raggiungere malga Fiorentina, attraverso una piccola strada sterrata. Dopo essere passato per la Croda da Lago e il Bec de Mezdì, davanti ai tuoi occhi appare la destinazione tanto agognata, con intorno ad essa il Pelmo e il Soratiera.
Se vuoi oltrepassare la Forcella Forada, ti suggeriamo di visitare il Capitello di Sant’Antonio, ideale per ripararsi in caso di giornate poco propizie sotto l’aspetto meteorologico e in particolare durante le tempeste di neve.
Durante il tuo breve ma suggestivo cammino, puoi ammirare insiemi di camosci che si muovono con maestria tra le varie rocce. Non dimenticarti, inoltre, di passare per il Città di Fiume, con lo sconfinato bosco di larici che ben rappresenta il trionfo della natura incontaminata.
Dirigiti poi per Selva di Cadore e scendi per tornare al punto di partenza, magari riposandoti presso uno dei numerosi agriturismi di una zona montana tra le più suggestive di tutta Italia.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
L’antica Maremma custodisce gemme senza tempo e tra queste ci spicca un borghetto ...
Si avvicina l'ultimo appuntamento dell'anno per godersi, vacanze di Natale a parte, ...
Puntuale come ogni anno ti sentirai dire “che fai a Natale e Capodanno”? Questa ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur