Cèlo. Manca. Cèlo. Manca… e così via: quanti anni abbiamo passato a sfogliare figurine all’inseguimento della sfida impossibile di collezionarle tutte? Le figurine per noi sono gli indimenticabili rettangolini adesivi con i volti dei calciatori, ma esiste un’arte molto più antica che, sotto lo stesso nome, ritraeva personaggi noti e familiari a tutti. Parliamo delle figurine di gesso, una singolare tradizione artigiana che nel XIV secolo ha avuto origine nel borgo toscano di Coreglia Antelminelli. Le abilità figurative sviluppate dai coreglini li portarono a viaggiare in tutto il mondo per vendere le loro creazioni; da ciò nasce un’altra caratteristica che resta focale nella storia della località lucchese: l’emigrazione.
Noi non abbiamo bisogno di emigrare: è sufficiente una gita in moto andata e ritorno che si conclude in giornata, per andare a scoprire questo paese dalla storia senza eguali in Italia!
Il percorso dal capoluogo di provincia Lucca fino a Coreglia Antelminelli è occasione di una bella visita nella Garfagnana, zona toscana che dalle campagne sale fino agli Appennini e alle Alpi Apuane. Da Lucca prendi la statale SS12 fino a Ponte a Moriano, e poi continua sulla SP20 risalendo il Serchio fino a Ghivizzano. Invece di proseguire verso l’interno della Garfagnana, svolta a destra su Via di Gretaglia e poi Via di Gromignana. Continua quindi fino alla destinazione Coreglia Antelminelli, a 595 m s.l.m. Alternativa più lunga, per gli “scalatori”: partire da Modena (anch’essa patria delle figurine, però quelle Panini) e salire l’Appennino sulla SP32 fino al Passo delle Radici (1527 m s.l.m.). Da qui scendi a Castelnuovo di Garfagnana e poi Piano di Coreglia, per imboccare la salita alla mèta del viaggio.
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Innanzitutto Coreglia Antelminelli è un bel borgo medievale da visitare, inserito in una stupenda posizione panoramica nella Media Valle del Serchio e coronato dall’arco degli Appennini. È iscritto nella lista dei Borghi più Belli d’Italia e non è da confondere con il paese di Coreglia che si trova in Liguria.
L’attrazione da non perdere è il Museo dedicato sia alle Figurine che all’Emigrazione. L’arte delle figurine di gesso, infatti, nacque come un’arte povera che i “figurinai” iniziarono a vendere sempre più distante nel territorio, fino a intraprendere lunghi viaggi con lo scopo del commercio, e quindi emigrare anche all’estero. I più famosi figurinai emigranti sono Mario Pisani, Zeffirino Poli e Mansueto Rigali, che negli Stati Uniti con le loro abilità “sfondarono” nell’arte sacra e nell’intrattenimento cinematografico. Le piccole statue di gesso (materiale più a buon mercato rispetto al marmo, presente in Garfagnana ma troppo costoso) raffiguravano personaggi religiosi, mitici, o addirittura dell’attualità… proprio come le “nostre” figurine ritraggono i big del calcio e dello sport.
Il museo collocato nel Palazzo Vanni (Via del Mangano, 17, 55025 Coreglia Antelminelli LU, ingresso 2€) racconta tutto con dovizia di particolari. Se non vuoi mancare nell’evento clou, allora vieni nel periodo natalizio (evento Coreglia Terra di Presepi), in cui le figurine diventano le adorabili statuine di tanti stupefacenti presepi!
Nella parte bassa del paese si può visitare il Castello di Ghivizzano, mentre nella parte più alta c’è la Rocca costruita dai Rolandinghi nel XII secolo, che oggi è proprietà privata. Tra le chiese rilevanti c’è la Chiesa di San Michele (il cui campanile è costituito dalla torre militare della rocca, la Torre Rolandinga) e la Chiesa di San Martino, una delle più antiche di tutta la Lucchesia, originaria del X secolo. Vale la pena passeggiare negli stretti vicoli risalenti all’Alto Medioevo e, se ti trovi nel mezzo dell’autunno, fermarti a gustare i piatti tipici a base di castagne!
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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