In Friuli-Venezia Giulia c'è il borgo di Giulio Cesare: da oltre 2000 anni è lei la meta giusta per chi ama storia, strade panoramiche e ottima cucina

In Friuli-Venezia Giulia c’è il borgo di Giulio Cesare: da oltre 2000 anni è lei la meta giusta per chi ama storia, strade panoramiche e ottima cucina

Stefano Maria Meconi  | 13 Gen 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti

Introdotto da un ponte che, come in molte parti d’Italia, viene chiamato del Diavolo, il Friuli-Venezia Giulia ci presenta uno dei suoi gioielli più significativi, un borgo elegante che ha una storia davvero imponente. Fu fondato, pensate, da Giulio Cesare in persona e per un breve periodo servì come capitale di tutto quel Friuli che veniva chiamato Patriarcato di Aquileia. Insomma, pagine e pagine di libri riempite con le immagini e le vicende di Cividale del Friuli, 10mila (e rotti) abitanti e una bellezza che si trova strategicamente in una zona perfetta da vivere su due ruote, per carpire i segreti della cucina, i panorami delle montagne e le sorprendenti città d’arte di una regione ai margini d’Italia, ma che i veri motociclisti conoscono bene. Andiamo a scoprirla insieme?

Cividale del Friuli in moto. L’itinerario

Ecco l’itinerario consigliato da TrueRiders per trascorrere una giornata in moto nel Friuli-Venezia Giulia, che include un doveroso passaggio a Cividale del Friuli e che ti permetterà di attraversare alcune delle strade più panoramiche e suggestive della regione.

Dettagli 

  • Partenza/Arrivo: Udine
  • Lunghezza del percorso: Circa 200 km
  • Durata stimata: 5-6 ore di guida (escluse le soste)
  • Attrazioni principali: Cividale del Friuli, Valli del Natisone, Monte Matajur, Lago del Predil, Passo del Predil e le Alpi Giulie.

Descrizione 

Parti da Udine e dirigiti verso est lungo la SP15 per raggiungere Cividale del Friuli. Prosegui verso le Valli del Natisone attraverso la SP19, passando per San Pietro al Natisone. Da qui, sali verso il Monte Matajur dalla SP11. Qui troverai curve strette, strade asfaltate e qualche tratto di sterrato leggero. Scendi dal Monte Matajur e percorri la SR646 verso nord, attraversando paesaggi alpini, fino a raggiungere il Lago del Predil. Attraversa il Passo del Predil (1156 m), famoso tra i motociclisti per i tornanti e i panorami mozzafiato. Da qui, rientra a Udine scendendo verso Tarvisio e, per un tratto più veloce (utile se il tempo a disposizione è poco), scegli di percorrere un tratto dell’Autostrada A23.

Informazioni utili

  • Condizioni stradali: Prevalentemente strade asfaltate con alcune opzioni di sterrato leggero vicino al Monte Matajur.
  • Difficoltà: Intermedia (adatta a motociclisti con esperienza su passi montani e sterrato leggero).
  • Periodo migliore per il viaggio: Da fine primavera a inizio autunno (maggio-ottobre).

Mappa

Perché dovresti visitare Cividale del Friuli?

Una domanda da un milione di dollari, oppure una a cui è facilissimo rispondere. Proprio come il resto della regione che lo ospita, Cividale del Friuli propone quell’immagine elegante, apparentemente austera ma sinceramente accogliente del Friuli-Venezia Giulia. Una terra di confine (quello con la Slovenia dista appena 18 chilometri) che deve alla sua posizione geografica anche la stratificazione della sua storia.

Esiste in epoca romana come Forum Iulii, il nome ricorda appunto la fondazione da parte di Giulio Cesare, ma qui la presenza umana è ancora più antica, addirittura di epoca paleolitica. Poi, nel corso del tempo, sono proprio i Romani a darle l’aspetto di un castrum, non un singolo accampamento ma un luogo stabilmente abitato. Con i Longobardi, quella che sarebbe divenuta Cividale diventa addirittura capitale, ruolo che conserva anche durante l’epopea dei Carolingi (Carlo Magno, ascendenti e discendenti vari), ma anche con l’arrivo di Venezia questa località conserva una certa rilevanza, che l’ha guidata fino ai giorni nostri, passando per le tragiche pagine belliche delle due guerre mondiali.

Tornando alla domanda d’inizio, perché dovresti visitare Cividale del Friuli? Innanzitutto, per il suo ricco patrimonio storico, che ci appare con evidenza già arrivando nella centralissima Piazza Duomo che, assieme a Largo Boiani, è l’affaccio monumentale di Cividale. Qui infatti si può ammirare l’imponente Duomo, con il suo grande campanile a quattro ordini e cella campanaria a bifore, che getta ombra sul gotico Palazzo Comunale. Potere civile e religioso che, entrambi, sembrano proteggere la statua di Giulio Cesare, rivestito dei paramenti sacri all’Urbe.

Cividale del Friuli è attraversata dal fiume Natisone, che si oltrepassa percorrendo il bel Ponte del Diavolo: leggenda vuole (ma ne ritroviamo di analoghe in molte altre parti d’Italia, da Bobbio in Emilia-Romagna a Borgo a Mozzano in Toscana) che il ponte fosse costruito con l’aiuto di Satana, che in cambio avrebbe voluto la prima anima di chi l’avesse attraversato. I cittadini, furbi, avrebbero lasciato che il primo a percorrerlo fosse un animale, magari un cane randagio, ingannando così il Diavolo e ottenendone, in cambio, un ponte senza fatica.

E infine, anche per la buona cucina del Friuli, che include piatti tipici come i cjarsons (anche detti “ravioli del folletto”) o il frico, una sorta di frittata a base di patate e formaggio che è una vera prelibatezza per concludere il tuo viaggio friulano.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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