Immerso tra le vette delle Orobie c'è il "borgo delle spade", dove il tempo e l'artigianato sembrano essersi fermati al Medioevo

Immerso tra le vette delle Orobie c’è il “borgo delle spade”, dove il tempo e l’artigianato sembrano essersi fermati al Medioevo

Stefano Maria Meconi  | 29 Ott 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
Ascolta i podcast
 

La Lombardia, con le sue metropoli moderne e i paesaggi alpini mozzafiato, è una regione che offre una ricchissima varietà di esperienze ai suoi visitatori, soprattutto a chi approfitta delle sue tante strade per un giro in moto. Ma tra le sue valli e le sue montagne, tra antichi valichi e passi più contemporanei, c’è un luogo che sembra essersi fermato nel tempo, un borgo dove le tradizioni medievali sono ancora vive e palpabili. Gromo è un piccolo gioiello nascosto nelle vicinanze di Bergamo, lontano dal trambusto delle grandi città, dove lasciarsi guidare (è proprio il caso di dirlo) verso un’epoca in cui la vita scorreva più lentamente e le tradizioni erano al centro della vita quotidiana.

Gromo in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Ancora una volta, breve ma intenso. Perché più che un itinerario, questo è un rapido ma interessante percorso che ci porta a Gromo partendo dalle sponde settentrionali del Lago d’Iseo. Lasciata Lovere, prendiamo senza difficoltà la SP53 e guidiamo in direzione nord per 16 chilometri fino alla bella Clusone (da dove si può deviare per il Pizzo della Presolana). Continuiamo sulla SP49 e, in appena 10 chilometri, siamo proprio a Gromo, per una sosta di meraviglia lunga alcune ore. Il giro non finisce qui: sempre sulla SP49 arriviamo in 13 chilometri a Valbondione. Da qui, possiamo dedicarci a una escursione magnifica in direzione delle Cascate del Serio, tra le più alte – e imponenti – d’Italia.

Ecco perché Gromo è conosciuta come la “piccola Toledo” della Lombardia

Gromo ha mantenuto inalterato il suo aspetto tipico medievale, ma è proprio a questo periodo storico che si ascrive la sua principale caratteristica, ovvero la lavorazione del ferro per la realizzazione delle armi. Proprio per questo motivo, il borgo lombardo nel cuore delle Alpi Orobie è conosciuto come la piccola Toledo, soprannome che richiama la prima capitale spagnola, ancora oggi celebre per questa artigianalità così ricca di storia. Nonostante il rumore delle incudini, lo scoppiettio del ferro e l’atmosfera da ricostruzione in costume siano venuti meno, non lo è la bellezza di questo luogo, simbolo di una Lombardia dove il presente e il futuro lasciano ancora spazio a labirinti di strade strette e tortuose, con edifici in pietra e legno che rispecchiano l’architettura tipica della montagna lombarda. A sovrastare uno skyline altrimenti piuttosto pianeggiante, Gromo mostra la sua imponenza tramite la Torre Goglio, alta 28 metri, che domina il paesaggio e offre una importante vista panoramica sulla valle sottostante. La Chiesa di San Gregorio Magno, con i suoi affreschi medievali, è un altro must da visitare. Ma ciò che rende Gromo davvero speciale sono le sue botteghe artigiane, dove si possono ancora ammirare gli antichi mestieri e acquistare prodotti tipici come il ferro battuto e i tessuti lavorati a mano.

Una tradizione, peraltro, che viene ripercorsa attraverso l’appuntamento estivo di Gromo Medievale: rievocazione storica, sfilate in costume, una vera e propria macchina del tempo che accompagna local e visitatori alla riscoperta dei tempi che furono. Un gioco con il fuoco che tuttavia non è pericoloso, se non per la possibilità di farsi cogliere da una sindrome di Stendhal, che è peraltro possibilità non remota vista la bellezza del borgo e, come vedremo, dei suoi dintorni.

Un viaggio nella Bergamasca in moto: cosa vedere nei dintorni

Gromo si trova a 40 chilometri a nord di Bergamo, circondato dalle Alpi Orobie che, già da sole, costituiscono un interessante richiamo per il visitatore in moto. Oltre al già citato Passo della Presolana, infatti, la zona ben si presta a un giro su due ruote. Tra i luoghi di maggiore interesse possiamo citare:

  • Il Lago d’Iseo, al centro del quale c’è la più alta isola lacustre d’Europa, un vero gioiello di panorami con le sue belle località turistiche di Sarnico, Paratico, Iseo, Lovere e Pisogne;
  • Il Passo di Zambla, un bel punto panoramico a 1238 m s.l.m. da dove è possibile raggiungere il sito naturale-artistico della Cattedrale vegetale;
  • Il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche, foriero di lunghi e magnifici sentieri escursionistici tra cui il Passo di Mezzeno e i Laghi Gemelli.
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur