La Tuscia ammalia il visitatore con piccoli borghi affascinanti, costruiti su alture panoramiche, in cui sembra il tempo si sia fermato ai secoli medievali. Graffignano, a tutto questo, aggiunge anche il mistero in cui è avvolto il suo centro – il Castello Baglioni – in cui si dice che soggiornino dei fantasmi. Intorno, le distese di verde, boschi e prati della Valle del Tevere. Alle spalle del castello, il borgo antico chiamato “Di Dentro”. E allora andiamo a visitarlo di dentro!
Per chi volesse fare in fretta, Graffignano è raggiungibile facilmente dall’Autostrada del Sole A1 uscendo ad Attigliano e proseguendo sulla SP19. Se invece hai piacere di un viaggio più panoramico, allora la Tuscia offre piacevolissime possibilità: puoi partire da Tarquinia (sulla statale SS1 Via Aurelia) e proseguire sulla SS1 bis fino a Monte Romano. Prendi la SS675 fino a Viterbo. Imbocca quindi la provinciale SP5 che costeggia Celleno, Acquaforte e Santangelo, fino ad arrivare a destinazione attraverso un breve tratto di SP132.
Graffignano è un borgo di duemila abitanti a 187 m s.l.m. Situato nel cuore della Tuscia, fa parte della provincia di Viterbo e confina con l’Umbria. Ha origini etrusche, e il Castello risale al XIII Secolo.
Non è in condizioni ottimali, ma vale una visita. È aperto nei fine settimana, l’ingresso è a offerta libera, sono disponibili visite guidate. Alle spalle dell’imponente edificio sorge il borgo nato con il castello, che viene chiamato “Di Dentro”. Il Castello Baglioni Santacroce è stato protagonista di un fatto curioso accaduto nel 2021: in seguito alla segnalata presenza possibile di fantasmi, venne chiamata una squadra di “ghost hunters” (cacciatori di fantasmi) da Roma, i quali durante l’ispezione sentirono forti e chiare voci di bambini – inizialmente si pensava fossero bimbi che giocavano nel cortile all’aperto, ma poi venne scoperto che in paese non esistono più famiglie con bimbi piccoli. Il mistero resta quindi in sospeso!
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Nella frazione Sipicciano (la maggiore all’interno del comune di Graffignano) c’è un altro Castello Baglioni, anch’esso originario del XIII Secolo. L’elemento architettonico più evidente del castello di Sipicciano sono le sue torri ottagonali. L’edificio è stato restaurato e adibito a museo archeologico; l’ingresso costa 8€.
Nella zona si può ammirare l’estesa Valle dei Calanchi, chiamati anche “Forre della Teverina”. Si trova nei comuni di Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella d’Agliano, Graffignano e Lubriano. Lo scenario presenta stratificazioni geologiche, basamenti calcarei e argille sabbiose: è un paesaggio che si può definire “lunare”, e che oltre al fascino naturale ospita anche antiche necropoli etrusche.
Attrazione particolare è La Serpara, ovvero il Giardino di Sculture realizzato dall’artista Paul Wiedmer. Aperto al pubblico e in continua trasformazione, crea un universo in cui convivono le passioni dell’artista svizzero: la botanica e l’arte contemporanea. Ogni anno il parco propone nuovi interventi artistici, che rispettano e si integrano con il territorio in un ecosistema in cui non c’è gerarchia. A oggi hanno contribuito più di trenta artisti internazionali, per un totale di oltre ottanta opere. Si trova in Strada Teverina al km 26 (Civitella d’Agliano) e non è previsto il pagamento di un biglietto di ingresso.
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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