Il borgo delle cascate è la piccola oasi di 1000 abitanti immersa tra i fitti boschi della Barbagia

Il borgo delle cascate è la piccola oasi di 1000 abitanti immersa tra i fitti boschi della Barbagia

Leonardo Anchesi  | 09 Mar 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Già solo il nome Barbagia evoca luoghi inaccessibili, vere e proprie oasi naturali uniche nel loro genere, incredibilmente incontaminate e dove l’uomo ancora rappresenta solo una minoranza nel paesaggio. E proprio in questa regione, in particolare nella Barbagia di Seulo, esiste un paese che sembra proprio un oasi costellata di graziose cascate che caratterizzano il suo centro storico e portano refrigerio durante le afose giornate estive: il suo nome è Sadali e per raggiungerlo bisogna fare un sacco di curve, a tal punto che un sorriso inebetito non potrà non apparire sul vostro volto. Quindi andiamo, addentriamoci nei fitti boschi che circondano le strade barbaricine e andiamo alla scoperta di questa meravigliosa terra che, come abbiamo ormai imparato bene, non è di sicuro solo mare, spiagge incantevoli e locali alla moda.

1 Sadali in moto

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Preparatevi bene, respirate e fate anche un po’ di stretching perché oggi i chilometri non saranno tanti, ma, di contro, risulteranno molto, molto impegnativi, per voi e per la vostra amata moto. Punto di partenza designato per questo tour è Tortolì, paese che si estende sulla costa ogliastrina, punto di raccordo delle via di terra, grazie alla famigerata SS 125, e quelle di mare, con il vicino porto di Arbatax, punto di sbarco sull’isola sarda. Ma questa volta la Orientale Sarda non la andremo a disturbare, se non per un brevissimo tratto; oggi non è il suo giorno, verremo a trovarla in un altro momento. Sfrutteremo invece la SS 390, quanto meno fino al paese di Loceri, per poi lanciarci fra le braccia della SP 28.

Tuttavia, la vera protagonista di questo giro sarà la SS 198 di Seui e Lanusei, che andremo a incontrare a Gairo Sant’Elena; le sue curve saranno fedeli compagne sino alla meta; qui tocca far vedere veramente chi comanda perché loro non vi lasceranno di certo respiro. Lungo il tragitto, non privatevi di una sosta a Gairo Vecchio, il paese fantasma, abbandonato negli anni ’60 per un severo rischio idrogeologico. Le sue strade abbandonate e i suoi ruderi hanno un fascino unico e suggestivo. Proseguite quindi senza mai lasciare la 198 e, una volta superato Seui, arriverete finalmente a Sadali. Raggiungete la piazza Eleonora d’Arborea e qui fermatevi. Lo scroscio dell’acqua vi guiderà verso tutto quello che c’è da scoprire.

2 Cascate, cultura e infinita bellezza

Le cascate di San Valentino sono un incanto

La strada l’abbiamo archiviata e possiamo già definirla uno dei tanti lati positivi di questa gita. Tuttavia, sarà Sadali, questa oasi in Barbagia, a regalarvi i momenti più indimenticabili. Il piccolo borgo, che oggi conta poco meno di 1000 abitanti, è letteralmente immerso nel verde: tutto attorno, difatti, la vegetazione è fitta e rigogliosa e per vedere nuove tracce dell’uomo, una volta abbandonati i suoi lidi, è necessario percorrere diversi chilometri. Come dimostrano le numerose testimonianze archeologiche, il suo territorio è stato abitato sin dai tempi dei nuragici, le mitiche popolazioni preistoriche che popolavano l’isola, per poi divenire centro romano e, in epoca medievale, borgo del giudicato di Cagliari sotto l’egida della curatoria di Seulo.

Gustatevi un bagno nelle cascate di su Stampu de su Turrunu

Oggi, il suo centro storico ancora porta i segni di quel tempo, con i suoi vicoli e le sue caratteristiche abitazioni in pietra. Ma la vera particolarità sono i corsi d’acqua che attraversano il borgo e costellano il territorio circostante. Non fatevi mancare una sosta alla cascata di San Valentino, dove in estate potrete trovare un piacevole sollievo dalla calura. Oppure, poco distante dall’abitato, troverete le cascate di su Stampu de Su Turrunu, perfette per un bagno nei mesi caldi; e, infine, non privatevi di una visita alle grotte di Is Janas, vera e propria meraviglia del creato.

3 Di sicuro qui non si muore di fame

La chiesa di San Valentino è testimone del tempo che passa

Ovviamente, non potrete perdervi qualche prelibatezza locale. Potrete iniziare con una succulenta selezione di salumi e formaggi locali, rigorosamente a chilometro “zero”, per poi continuare con un piatto di culurgionis, i prelibati ravioli locali, ove il ripieno varia da paese a paese, se non addirittura da rione a rione; per secondo buttatevi sull’ottima carne di agnello e maialetto, cotta lentamente davanti al fuoco e, in chiusura, un ricco assortimento di dolci tipici, vera delizia per il palato. Diciamoci la verità, vi è venuta l’acquolina in bocca?

Credit foto:
Sardegna Turismo
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Leonardo Anchesi
Leonardo Anchesi

Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.



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