I 165 km di lunghezza totale del giro del Lago Maggiore offrono al motociclista paesaggi d’incanto, ma anche località dalla storia particolarissima e gloriosa. Come non ricordare Maccagno Imperiale, unico borgo della zona a vantare nel passato il privilegio di battere moneta? Ebbene sì: nel 1622 il feudo ottenne dall’imperatore Ferdinando II addirittura l’autorizzazione a coniare i propri talleri. Questo comune libero imperiale, dotato di una propria Zecca, ha goduto di quasi totale autonomia amministrativa all’interno del Sacro Romano Impero. Il suo status privilegiato potrebbe aver origine sin dal X Secolo quando – come si narra – gli abitanti avrebbero salvato la vita all’imperatore Ottone I naufragato nello specchio d’acqua. Ma noi non naufragheremo, perché le nostre strade sono fatte d’asfalto, sia sulle montagne alpine che di fronte al lago!
La partenza è dal capoluogo di provincia, Varese: la direzione da prendere (strada provinciale SP62) è quella del Parco Naturale Regionale Campo dei Fiori, dove sorge la frazione Rasa di Varese. Con una serie di curve abbastanza strette scendi a Rancio Valcuvia e imbocca la statale SS394. Raggiungi il Lago Maggiore in corrispondenza di Luino, e segui la strada tenendo lo specchio d’acqua sulla tua sinistra. Raggiungi infine la tua destinazione – Maccagno Imperiale – in circa un’ora totale di viaggio.
Vista dal lago di Maccagno
Maccagno è il centro storico del comune chiamato – per esteso – Maccagno con Pino e Veddasca, in provincia di Varese e al confine con la Svizzera. Si tratta di un territorio con più frazioni; in particolare Maccagno Imperiale corrisponde all’attuale Maccagno Inferiore, che si trova sulla sponda del lago. Il borgo, di recente, è stato accolto ufficialmente all’interno dei Borghi Più Belli d’Italia.
Sì, l’edificio della Zecca Imperiale c’è ancora, e oggi è sede dell’Hotel Torre Imperiale (Piazza Roma, 1). Non sono previste esposizioni museali permanenti, ma ciclicamente a Maccagno Imperiale vengono allestite mostre numismatiche e rievocazioni storiche (come L’Oro dei Mandelli e Il Cammino delle Torri, a ottobre) che raccontano il passato illustre della località.
Salendo per la provinciale SP5 si arriva al Lago Delio, un bacino artificiale a 930 m s.l.m. Nei pressi c’è un parcheggio, un’area picnic, un campo per il tiro al volo, un albergo ristorante.
Il Museo Civico Parisi Valle, principale centro culturale del territorio, è stato allestito in un ponte costruito sopra il Torrente Giona. Il museo ospita una collezione di arte contemporanea e organizza diverse mostre. Si trova in via Leopoldo Giampaolo 1 e l’ingresso è gratuito.
La Chiesa della Madonna del Rosario, nota come Santuario della Madonna della Punta, si erge su uno sperone roccioso in posizione affacciata direttamente sul lago. Dato lo scenario particolarmente panoramico, l’edificio è molto richiesto per la celebrazione di matrimoni, che donano una nota “vivace” a un luogo di culto tranquillo e austero.
A Maccagno Imperiale si può fare il bagno: nel territorio le spiagge principali sono due. La più grande è quella del Parco Giona, con ciottoli misti a erba: è una delle più estese di tutto il lago. Un’altra è quella di Ronco delle Monache, con ciottoli, conosciuta in particolare dai sub che qui si cimentano nelle immersioni. L’importante è non fare come l’imperatore Ottone I, quasi affogato nel 962 d.C.: non è scontato che anche stavolta i maccagnesi arrivino in soccorso!
Vista aerea della spiaggia di Maccagno
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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