Il conto alla rovescia per la Pasqua 2023 è finalmente iniziato. La prima festa che si rispetti di primavera, quella che secondo la tradizione si passa con chi vuoi, per differenziarsi dal clima più familiare del Natale. Eppure c’è chi non rinuncia a viaggiare in nessuna di queste occasioni. Se poi il viaggio è all’insegna delle antiche tradizioni religiose del Bel Paese, c’è davvero tantissimo su cui spaziare. Ecco perché stavolta TrueRiders ha deciso di portarti a scoprire borghi e città italiane dove si tengono i Misteri, ovvero delle particolari processioni artistiche che solitamente vengono organizzate il Venerdì Santo, e ripercorrono gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo prima della Crocifissione. Riti a cui partecipano anche decine di migliaia di persone e che coinvolgono arte, tradizione, sentimento popolare in una vera e propria attrazione turistica di rilievo.
A una decina di chilometri a sud di Bari si può visitare un piccolo borgo immerso dagli ulivi, dove dal 1675 il Venerdì Santo è caratterizzato dalla Processione dei misteri. Valenzano ha sempre avuto un certo interesse per le celebrazioni pasquali, grazie alla presenza di gruppi di cittadini, di una Confraternita e dei frati francescani che si occupavano in vista della Pasqua di organizzare questo evento. Oggi i Misteri di Valenzano si svolgono tradizionalmente la mattina del Venerdì Santo, con una processione di 50 statue che dura ben 5 ore. L’inizio e la fine sono scanditi dal rito della merenda, che viene offerta dai proprietari delle statue a coloro che le portano per la città.
Come arrivarci: Valenzano si trova a 10 km da Bari, più o meno la stessa distanza che la separa da Casamassima, considerata la città blu d’Italia. Il percorso tra i colori della Puglia è davvero interessante e perfetto per il mese di aprile.
Importata dagli spagnoli al tempo della dominazione sulla Sicilia, la processione dei Misteri di Trapani è ad oggi uno degli eventi più importanti di tutta la primavera siciliana. Una vera e propria sfida di resistenza per i portatori delle statue, perché questa celebrazione dura 24 ore e copre sia il Venerdì che il Sabato Santo. Si tratta di una Via Crucis che tocca la parte storica della città, nata come tradizione nel 1612 e che si svolge con il trasporto di venti gruppi di statue magnifici per dettagli e ricchezza, tra cui Il Signore con la Croce in collo, mentre i ritmi sono scanditi dal suono della ciaccula (una nacchera in versione siciliana). Grande commozione e forte partecipazione popolare sono gli ingredienti di questo appuntamento a cui rinunciare è un peccato.
Come arrivarci: Trapani si trova a metà strada sul tratto di costa della Sicilia occidentale che va da San Vito lo Capo a Marsala. Un posto magnifico, dove lunghissime spiagge sabbiose incontrano città d’arte. Scoprire la Costa trapanese in primavera ti permetterà anche di farti il primo bagno della stagione.
In una delle più belle zone di mare d’Italia, la religiosità cristiana e i riti pasquali si incontrano nella Visita ai Sepolcri di Sorrento. Tra spiagge colorate e profumo di limoni, una sfilata degli Incappucciati e l’introduzione delle meste musiche funerarie della banda musicale scandiscono i tempi di una celebrazione che fa da contraltare all’aspetto sereno e rallegrante di questo angolo del Bel Paese. Pare che addirittura, qui a Sorrento, i Misteri risalgano al Trecento, e la prima confraternita, quella dei Battenti di Sant’Antonino, venne fondata nel 1378. Durante il Venerdì Santo si tengono dunque due processioni: quella dell’Addolorata al mattino del Venerdì, e quella del Cristo morto alla sera. I due riti sono detti anche “bianco” e “nero” dal colore degli abiti indossati.
Come arrivarci: Sorrento è una delle località più belle della Costiera Amalfitana e della Campania, situata sul tratto di mare che guarda direttamente verso Napoli. Ad aprile, la Costiera Amalfitana è già pronta alla stagione, ma non ancora così affollata come in estate: da godere!
La conosciamo tutti come una località per il turismo esclusivo in estate, ma la Gallura è anche un posto fenomenale per immergersi nella cultura e nelle tradizioni del periodo di Pasqua. Come in Sicilia e nel resto del Sud Italia, anche qui i riti dei misteri e delle processioni pasquali è derivato dall’influenza spagnola. Ad Aggius, comune dell’entroterra gallurese dove questi riti non sono scomparsi ancora, si conserva un lunghissimo calendario di celebrazioni religiose che dura per tutta la Settimana Santa, e culmina con il trasporto delle statue della Vergine Addolorata e del Crocifisso il Venerdì Santo. Bellissimo l’accompagnamento musicale e i canti eseguiti sia in latino che in dialetto locale, che mostra la profondità della cultura religiosa sarda.
Come arrivarci: La Gallura corrisponde alla parte più a nord di tutta la Sardegna, quella che si affaccia sulle Bocche di Bonifacio. Ad aprile, con i primi caldi, l’idea più bella è quella di fare il tratto da Stintino a Porto Cervo, per scoprire i paesaggi del Nord Sardegna e, perché no, tuffarsi in alcune delle più belle spiagge d’Italia.
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