È uno dei laghi più belli del Nord Italia, ma in pochi lo conoscono: il motivo è più semplice di quello che pensi

È uno dei laghi più belli del Nord Italia, ma in pochi lo conoscono: il motivo è più semplice di quello che pensi

Stefano Maria Meconi  | 03 Lug 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Immersi nel magnifico scenario delle Alpi, dove un lago d’autore circondato da montagne verdeggianti ci fa dimenticare del caos della città, e dove il caldo delle peggiori giornate d’estate è solo un brutto ricordo. Raggiungerlo, per chi proviene dai grandi centri urbani d’Italia, non è esattamente quello che definiremmo una gita fuori porta, ma la bellezza del Lago di Sauris ci spinge a un piccolo sacrificio. Anzi, pensatela pure a un’idea di vacanza, perché il Friuli-Venezia Giulia è un posto fenomenale da scoprire in sella, vicino all’Austria e alla Slovenia, ricco di montagne, ma anche terra di mare. Insomma, tutti gli ingredienti giusti per divertirsi. Andiamo?

Lago di Sauris in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Per arrivare al Lago di Sauris, partiamo da un altro lago, quello di Santa Caterina ad Auronzo di Cadore. I tifosi di calcio conoscono bene questa località, perché ormai per anni vi si è tenuto il ritiro estivo della SS Lazio. Lasciata Auronzo, prendiamo la SR48 per oltrepassare proprio Santa Caterina e il suo lago, e ci immettiamo sulla Statale 52, che segue il percorso del fiume Piave. Continuiamo verso Santo Stefano di Cadore, e ancora sulla SR355 che supera il confine ed entra in Friuli-Venezia Giulia. Siamo a Sappada, una delle più belle località delle Alpi, e da qui procediamo ancora sulla SR555 fino a Comeglians, dove prendiamo la SS465. Prima di arrivare a Sauris, torneremo di nuovo in Veneto: oltrepassata la cascata Fuas, ci aspetta una tripletta davvero niente male, ovvero Forcella LavardetCasera RazzoSella di Rioda. Tornati in Friuli, prendiamo la SP73 e raggiungiamo Sauris: il lago è subito dopo il borgo di Sauris di Sotto.

Ecco perché il lago di Sauris è così speciale

Il Lago di Sauris non è di origine naturale, ma è un lago artificiale. È stato creato infatti nel 1952 con la costruzione della diga di Sauris, e si estende per una superficie di circa 100 ettari. Le acque del lago sono di un colore verde smeraldo, e sono circondate da montagne ricoperte di boschi. Insomma, un paesaggio idilliaco che lo rende una destinazione turistica molto popolare, sia per gli italiani che per gli stranieri. Infatti, dista poco più di 100 km da Lienz (Austria), meno dei 153 km che lo separano da Trieste.

Il lago è un luogo ideale per rilassarsi e godersi la natura, ma anche per praticare una serie di attività sportive, come il nuoto, la pesca, il windsurf e il kitesurf. Allo stesso tempo, è una destinazione ideale per chi viaggia in moto. Le strade che circondano il lago sono infatti molto panoramiche e offrono una vista mozzafiato sulle montagne e sulle acque del lago. La vicinanza con le Alpi Carniche, il Cadore e le altre zone di montagna tra Veneto, Friuli e l’altrettanto vicina Austria giocano sicuramente a suo favore.

Prosciutto di Sauris, una bontà che ha pochi paragoni

 

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Ma c’è un altro motivo per cui Sauris è un posto ideale da raggiungere in moto: il prosciutto di Sauris. Non solo quello di San Daniele del Friuli, il Friuli-Venezia Giulia ha anche un’altra produzione norcina di grande qualità, ovvero il prosciutto di Sauris. È un prosciutto crudo tipico del Friuli-Venezia Giulia, che viene prodotto con carne suina di alta qualità. Il prosciutto viene stagionato per almeno 18 mesi in un ambiente fresco e asciutto e aromatizzato con sale, pepe e aglio. Il prosciutto di Sauris ha un sapore delicato e aromatico, e si può consumare a fette sottili come antipasto o come secondo piatto.

Per assaggiarlo o acquistarlo, proprio a Sauris di Sotto c’è il Prosciuttificio Wolf Sauris (Via Sauris di Sotto 88, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), che lo propone sia nella variante IGP classica che IGP “Nonno Bepi”, oltre a speck, pancetta, filetto, lardo, soppressa e tantissime altre prelibatezze.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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