Immagina di scivolare lungo strade sinuose che serpeggiano tra dolci colline, vigneti rigogliosi e filari di cipressi che sembrano disegnare il cielo. Ogni curva rivela un nuovo paesaggio pittoresco, un nuovo motivo per fermarsi e respirare l’essenza autentica di una regione che sembra dipinta da mano artistica. La destinazione? Un borgo che incarna l’anima della Toscana, dove ogni pietra racconta storie di tempi andati. Qui, il passato e il presente danzano in un abbraccio eterno, offrendo il rifugio perfetto per i viaggiatori su due ruote in cerca di una sosta autentica nel cuore di una terra accogliente per i rider. E mentre il sole tramonta, tingendo di oro le antiche mura, ti accoglie la perla nascosta della Toscana: Lucignano.
Una vera e propria full immersion nel cuore della Toscana più autentica. Lasciata Arezzo, prendiamo la SGC Grosseto – Fano in direzione sud, arrivando fino a Monte San Savino (qui si può fare una deviazione per il Santuario di Santa Maria delle Vertighe) e proseguendo verso il bel comune per un breve tratto (2 km) lungo la SP25.
Torniamo sulla E78 e prendiamo la SP19 che ci condurrà, in meno di 8 chilometri, a Lucignano. Dopo la visita al borgo prendiamo la SP28/SP11 in direzione di Rigomagno Scalo, da dove ci immettiamo sulla SS715 fino all’uscita Serre di Rapolano, arrivando così a Rapolano Terme (18 km).
Da qui, SP26 per 9 chilometri con arrivo ad Asciano, poi SP438 che passa per il celebre punto panoramico delle Crete Senesi fino all’imbocco con la SS715, quasi alla fine del suo percorso. Da qui infatti continuiamo sulla SS223 arrivando in poco tempo a Siena, approdo finale del percorso.
Il borgo di Lucignano visto dall’alto
Lucignano è un esempio raro di borgo medievale perfettamente conservato, con un unico tracciato urbanistico ellittico che rivela l’ingegneria e l’arte del periodo medievale. Passeggiando tra le sue strade strette e tortuose, si può quasi sentire il respiro del passato, un’atmosfera che si fa ancora più palpabile ammirando la solida struttura della Torre di Lucignano o le antiche mura che cingono il borgo. Il patrimonio artistico di Lucignano è ricco e variegato, con il Museo Comunale che custodisce l’Albero della Vita o Albero d’Oro, un capolavoro di oreficeria medievale – alto 260 centimetri e risalente al 1350-1571 – che attira visitatori da ogni parte del mondo. Ma non è solo il Museo a conservare tesori artistici: le chiese del borgo, come la Chiesa di San Francesco o la Collegiata di San Michele Arcangelo, sono custodi di affreschi, sculture e opere d’arte che narrano la devozione e l’arte di epoche lontane.
La tradizione gastronomica di Lucignano è un altro aspetto che rende questo borgo una meta imperdibile per chi visita la Toscana. Con una ricca offerta di trattorie e ristoranti, Lucignano è il luogo ideale per scoprire i sapori autentici della cucina toscana, dai piatti robusti come la pappa al pomodoro e la ribollita, ai vini pregiati che rispecchiano la ricchezza della terra toscana. Sono poi le tradizioni il cuore pulsante di Lucignano, e si manifestano in modo vivido attraverso gli eventi che animano il borgo durante l’anno. La Maggiolata, festa primaverile che celebra il risveglio della natura, è un esempio di come la comunità tenga vive le sue radici, in un tripudio di colori e di allegria che riempie le strade del borgo.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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