È la città dei ponti coperti e di Gerry Scotti: per vivere al meglio la Lombardia, devi assolutamente conoscere anche lei

È la città dei ponti coperti e di Gerry Scotti: per vivere al meglio la Lombardia, devi assolutamente conoscere anche lei

Adriano Bocci  | 04 Gen 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti
Pavia, vista dall'alto, col Ponte Coperto. iStock/Andrei Domanin
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Un viaggio in moto valido per tutte le stagioni senza dover troppo tener conto del tempo a disposizione: facciamo un giro nel Pavese! Lo spirito e le zone fortemente industrializzate della Lombardia spesso si alternano alle distese verdi lungo la Pianura Padana: non fa eccezione al riguardo l’area racchiusa tra il Ticino e il Po. Già in passato ci eravamo occupati di un viaggio in moto intorno al fiume più grande d’Italia, perciò oggi ci sembra doveroso spostarci a nord rispetto all’Oltrepò pavese, proprio nei dintorni della città di Pavia.
Possiamo infatti definire questo nuovo itinerario decisamente più urbano rispetto al precedente a sud del Po, infatti assieme al capoluogo della provincia pavese avremo modo di visitare altri centri dominanti della Pianura Padana come Piacenza e, ovviamente, Milano. La capitale economica d’Italia è la tappa di partenza del nostro itinerario nel Pavese, scelta necessaria per chi dopo una settimana di duro lavoro vuole rilassarsi in moto con un percorso non troppo lungo (meno di 100 km) allontanandosi un po’ dal logorio caotico della vita quotidiana.

Pavia in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Per scoprire il Pavese in moto è sufficiente una mezza giornata libera prendendosela decisamente comoda. A voi la scelta se farlo in solitaria o organizzarsi in gruppo per questa discesa sulle soglie del fiume Po. L’area metropolitana di Milano è una delle più popolate d’Europa (quarta in assoluto) e magari non è il massimo per chi ama viaggiare in moto su strade poco trafficate. Ecco perché ci lasciamo alle spalle i grattacieli e i parchi meneghini procedendo prima verso Rozzano, con passaggio nel verde urbano del Parco agricolo Milano Sud, poi proseguendo sulla strada provinciale 35 che fa in pratica da ingresso all’area intorno alla città di Pavia.

L’area urbana pavese è meno caotica rispetto a quella milanese, qui possiamo decidere se concedere una visita approfondita alla città di Pavia oppure nei dintorni lungo la confluenza tra il fiume Ticino e il Po. Nel primo caso non mancheranno di certo riferimenti storici e artistici da visitare: Pavia infatti vanta insediamenti umani risalenti all’età romana, mentre durante il Medioevo fu a lungo capitale del regno longobardo. Anche qui non mancano un Duomo e una Basilica Maggiore, esempi di architettura tardo medievale.

Quando avrai esaurito il tempo per le visite sarà ora di proseguire il nostro itinerario in moto nel Pavese: la tappa finale verso Piacenza ci consente di attraversare il confine tra Emilia Romagna e Lombardia che avverrà proprio sul ponte situato sul fiume Po tra Pieve Porto Morone e Castel San Giovanni, all’incirca 29 km di distanza da Pavia.
Le “rotte” da seguire riguardano le strade provinciali 234 e 412, che ci permetteranno di avere una visione diversa dalla riva destra del Po.
A Piacenza poi confluiscono anche il Trebbia e il Nure, e non mancano palazzi medievali e rinascimentali meritevoli di una visita approfondita! Dopodiché è tempo di rientrare a Milano, passando stavolta per le vicine Codogno e Lodi con la strada provinciale della Val Tidone che sale utilizzata come rotta principale.

Cosa vedere a Pavia

Duomo di Pavia, o Cattedrale di Santo Stefano e Santa Maria Assunta di Maria, vista dall'alto. iStock,/Medvedkov
Duomo di Pavia, o Cattedrale di Santo Stefano e Santa Maria Assunta di Maria, vista dall’alto. iStock,/Medvedkov

Se hai più tempo da dedicare alla scoperta di Pavia e del Pavese, che sia per amicizia, tour di pub (per mangiare) e tour di cultura più belle foto, potresti voler dedicare qualche attenzioncina alle attrazioni della città di Jerry Scotty. Partiamo ovviamente dal nominare il Duomo di Pavia come una di quelle cose imperdibili, iniziata nel 1488 e col contributo di architetti importanti come Donato Bramante e Giovanni Antonio Amadeo. Famosa per i 97 metri di cupola ottagonale, fra le più imponenti del Bel Paese. Affreschi, opere d’arte, cose che non ci va di spoilerare: accanto un tempo c’era la Torre Civica che purtroppo è crollata nel 1989.


Basilica di San Michele Maggiore, al centro di Pavia. Mate Karoly/Shutterstock.com

Senza neanche allontanarsi troppo sempre al centro storico c’è la Basilica di San Michele Maggiore che capolavoreggia l’architettura romanica lombarda, dodicesimo secolo, testimone dell’incoronazione di Federico Barbarossa nel 1155. Sulle stesse linee c’è il Castello Visconteo fatto tra 1360 e 1365 da Galeazzo II Visconti, che in origine era circondato da un parco che arrivava fino alla Certosa di Pavia. Oggi come oggi dentro ci trovi i Musei Civici del Castello Visconteo, reperti archeologici, opere romaniche e rinascimentali e i dipinti di Gentile da Fabriano e Antonello da Messina.

Ponte Coperto, Pavia
Ponte Coperto, simbolo di Pavia

Senza grosse distanze ci trovi uno dei simboli più famosi di Pavia tutta, quello che vedi anche in copertina. È il Ponte Coperto, che si attraversa il fiume Ticino, ricostruito nel 1951 dopo la distruzione nella Seconda Guerra Mondiale: 5 arcate coperte, così come fu l’originale, e le stesse viste stupende che collegano il centro storico col Borgo Ticino. Non si può parlare di Pavia senza menzionare la sua Università, una delle più antiche al mondo, fondata nel 1361, che ha ospitato studiosi del calibro di Alessandro Volta e Ugo Foscolo. Oltre ai vari cortili c’è il Museo per la Storia dell’Università e l’Orto Botanico, area studio e relax del 1773.

 

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E come ben sai a qualche km dalla città c’è la Certosa di Pavia, gotico più rinascimentale, fondata nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti, una facciata molto decorata e un museo all’interno. Torna nella city e trovi la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro con dentro le spoglie di Sant’Agostino e l’Arca di Sant’Agostino, sarcofago scolpito nel Trecento, decorato con oltre 150 statue e rilievi. Butta pure qualche minuto a Piazza della Vittoria, se ti avanza, con gli edifici storici e i portici con millemila bar. Sotto la piazza ci trovi il Mercato Ipogeo e sempre dalla piazza ci si dirama la Strada Nuova, ex cardo romano, dove ci trovi il Teatro Fraschini.

Crediti cover: Pavia, vista dall’alto, col Ponte Coperto. iStock/Andrei Domanin

Adriano Bocci
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