Il suo centro storico fa parte di uno dei 7 siti Unesco della Sicilia, in particolare quello delle “Città tardo barocche della Val di Noto”. Noto, infatti, è conosciuta per essere una delle capitali europee dello stile Barocco, grazie alle sue architetture di grande effetto. E pensare che il suo destino poteva essere la distruzione: con il devastante terremoto del 1693 la città si trovò rasa al suolo. Subito dopo, però, la ricostruzione la rese un gioiello artistico, grazie all’intervento dei migliori architetti dell’epoca. Altra caratteristica non da poco di questo comune è che, con i suoi 555 km quadrati di superficie, è il più esteso in assoluto della Sicilia, e anche il quarto d’Italia (dopo Roma, Ravenna e Cerignola). Gran parte del suo comune è fatto da colline con strade ondulate e sinuose: non chiediamo di meglio!
Partenza dal capoluogo, Siracusa. La via più breve è l’Autostrada A18 Siracusa-Gela, per uscire allo svincolo di Noto. Ci sono comunque diverse possibilità per compiere un giro più panoramico: prendi la provinciale SP14 verso Canicattini Bagni. Imbocca la Strada statale 287 di Noto in direzione sinistra, per continuare quindi fino a destinazione, per un’ora circa di percorso in totale. Da qui, in un’altra mezz’ora circa puoi raggiungere altri comuni vicini della Val di Noto: Marzamemi, Modica, Scicli.
Veduta aerea di Noto, in Sicilia.
Noto fa parte del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia; il centro ha un’altitudine di 152 m s.l.m. ma il suo territorio si estende fino al mare. La ricostruzione post-terremoto del 1693 avvenne non sul territorio originale, ma circa 8 km più a valle. Fa parte della Val di Noto (o Vallo di Noto) che corrisponde al sud est della Sicilia, ove Noto aveva particolare importanza durante la dominazione degli Arabi.
La Basilica di San Nicolò – anche conosciuta semplicemente come la Cattedrale di Noto – è l’edificio più importante: la sua costruzione si è conclusa nell’Ottocento con la costruzione della Cupola che domina il centro. La visita è a pagamento: 2€ l’ingresso, 2,50 con la visita al museo diocesano, 5 compresa la visita guidata. Altro luogo di culto da vedere nel pieno centro storico netino (Corso Vittorio Emanuele) è la Chiesa di Santa Chiara, costruita nel XVIII Secolo come parte dell’ex convento delle Suore Benedettine, oggi museo civico (ingresso 4€). La Chiesa di San Carlo al Corso è un’altra chiesa dall’esuberante stile barocco, realizzata dall’architetto Rosario Gagliardi, protagonista di molte delle edificazioni settecentesche del centro.
La Cattedrale di Noto.
Lo sfarzoso Palazzo Nicolaci, costruito nel settecento come residenza nobiliare della famiglia Nicolaci, è una delle maggiori attrazioni: il recente restauro l’ha riportato ai fasti del passato; si può visitare al costo di 4€. E poi non si può non passare da Porta Reale – o anche Porta Ferdinandea, eretta per accogliere la visita del Re Ferdinando II di Borbone, Sovrano del Regno delle Due Sicilie – che fu costruita nel 1838 come un “arco di trionfo” della città, e rappresenta il monumentale ingresso al centro storico.
Non solo cultura: Noto offre anche belle spiagge dove fare il bagno. In pochi minuti in moto puoi raggiungere il Parco Oasi Faunistica di Vendicari (ingresso 3,50€), che conta 4 bellissime spiagge: oltre all’omonima spiaggia di Vendicari e a quella spiaggia di Eloro, ti segnaliamo Calamosche, forse la più famosa, piccola costa incontaminata raggiungibile con qualche minuto in più di cammino. Per gli amanti del naturismo c’è la selvaggia e isolata spiaggia di Marianelli. Se hai fretta di tuffarti e cerchi la più vicina, il Lido di Noto è la tua destinazione. Se invece vuoi continuare la visita culturale nelle capitali del Barocco, allora ciò che fa per te è il tour completo della Val di Noto.
La spiaggia di Calamosche, a Noto.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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