È il canale più bello, ma la TV non c'entra nulla: ecco il gioiello di pietra sospeso tra i monti del Trentino-Alto Adige

È il canale più bello, ma la TV non c’entra nulla: ecco il gioiello di pietra sospeso tra i monti del Trentino-Alto Adige

Stefano Maria Meconi  | 17 Ago 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Canale vi fa pensare solo al piccolo schermo? Ma no, è Ferragosto, non possiamo rimanere chiusi in casa a vedere l’ennesima replica o sentire il telegiornale che parla per la millesima volta dell’ondata di calore che investe il nostro paese. Piuttosto, scegliamo qualcosa di insolito, dedichiamoci a Canale di Tenno. Perché questo borgo, in Trentino-Alto Adige, sarà infinitamente più bello di quello che vedrete su un canale televisivo. E soprattutto, vi regalerà la gita fuori porta che sognavate da tanto tempo, nel verde, nella storia, nei sapori di una regione che unisce tradizione italiana e mitteleuropea. Pronti a partire?

Canale di Tenno in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partiamo da Arco, alle porte del Garda Trentino, e prendiamo la SS240dir per Nago-Torbole. Da qui, SS240 per Torbole, dove arriviamo in appena un paio di chilometri. Continuiamo verso Riva del Garda prendendo ancora la Statale 240, che scorre parallela al lago di Garda, regalando magnifici paesaggi. Una volta arrivati al borgo, seguiamo per un breve tratto la SS45bis, sfiorando la cascata del Varone, poi SS421 per Tenno (4 km) e infine altri 3 km sulla Statale 421 per arrivare al borghetto di Canale di Tenno.

Un borgo a metà strada tra le Dolomiti e il lago più grande d’Italia


Uno scorcio del centro storico di Canale di Tenno

Come abbiamo appena visto, arrivare a Canale di Tenno è un gioco da ragazzi. Dista infatti meno di 10 km dalla sponda trentina del lago di Garda, il più grande bacino d’acqua dolce italiano. Dalle principali città del Nord Italia, le distanze non sono poi così proibitive anche in giornata: 91 chilometri da Verona, praticamente la stessa distanza anche da Brescia e 180 chilometri da Milano. Niente di impossibile, insomma, soprattutto se ad attenderci troviamo una giungla urbana in miniatura, fatta di case in pietra, vicoli per veri “scalatori della domenica” e quell’atmosfera tipicamente rustica che è anche il nome di un festival culturale che vi si tiene ogni anno.

Quelle di Canale sono atmosfere d’altri tempi, impreziosite da una cura dei luoghi che è un topos dell’accoglienza in Trentino-Alto Adige. Luoghi che, tra scorci di verde e viste sulle montagne circostanti (siamo a circa 600 m s.l.m.), restituiscono il fascino amato anche dagli artisti. Proprio a loro è dedicata la “Casa Giacomo Vittone”, un pittore del secondo Novecento che, ispirato dalle bellezze del borgo, diede vita a questo luogo oggi celebre per corsi, convegni e mostre di carattere internazionale, avendo ospitato opere di artisti del calibro di Rembrandt, Picasso, Dalì e Mirò.

Quando parliamo di Canale di Tenno, inoltre, ci troviamo davanti a una sorta di “scatola cinese”, poiché il borgo appartiene a una frazione, Ville del Monte, che a sua volta è una ulteriore suddivisione del comune di Tenno. Villa Canale, o Canale di Tenno, sorge poi quasi sulle sponde del lago di Tenno, un piccolo (ma piacevolissimo) lago naturale formatosi a seguito di una frana e con volumi d’acqua variabili a seconda delle stagioni, che danno vita anche a un’isoletta, in realtà una penisola unita alla terraferma da un breve istmo di terra.

 

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Canale di Tenno e dintorni, da scoprire (anche) a tavola

In questa zona i piaceri della tavola e la bellezza della natura si incontrano. Ecco dunque alcuni indirizzi dove fermarsi per una sosta di gusto:

  • Rifugio San Pietro (Località Calino, Tenno): una terrazza super panoramica sul lago di Tenno e quello di Garda, dove godersi un’ottima cucina locale con vista. Il rifugio è dotato anche di camerate in comune e stanze private per chi volesse soggiornare in loco.
  • emozioni (Viale Giosuè Carducci, 17, Riva del Garda): un ristorante di pesce al bordo del centro storico di Riva, dove provare una cucina di pesce basata su un’ottima materia prima e ricette che mescolano tradizione e innovazione.
  • Ristorante alla Lega (Via Vergolano, 8, Arco): il partito politico non c’entra nulla. In un locale del Cinquecento, con uno splendido pergolato esterno, una cucina basata sulle specialità dell’Alto Adige, dove gustare canederli, carne e ottimi dessert
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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