È il borgo-terrazza su uno dei laghi più belli dagli Appennini, e da qui si può ammirare un panorama che unisce natura e ingegno

È il borgo-terrazza su uno dei laghi più belli dagli Appennini, e da qui si può ammirare un panorama che unisce natura e ingegno

Stefano Maria Meconi  | 20 Ott 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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C’è una regione, in Italia, drammaticamente sottovalutata quando si tratta di scoprire luoghi nuovi, bellezze della natura e borghi dove scoprire tutto il buono di una enogastronomia che è davvero ricchissima. Stiamo parlando, ma i più smaliziati lo sapranno già, del Molise. Celata tra l’Abruzzo e la Puglia, quasi schiacciata da due ingombranti vicini, è una regione che “si fa gli affari suoi”, mentre è accogliente e generosa con coloro che decidono di visitarla. Insomma, un luogo dalle mille opportunità e dai luoghi assolutamente imperdibili, come il borgo di Guardialfiera, che poggia su una collina dalla quale ammirare un lago che, anch’esso, è una vera particolarità. L’itinerario giusto per stuzzicare curiosità e voglia di viaggiare. Partiamo?

Guardialfiera in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Lasciamo Termoli, facilmente raggiungibile tramite l’Autostrada A14 “Adriatica” o la SS16, e usciamo dalla città tramite la SS483, poi prendiamo per breve tratto la SS709 fino a Colle Macchiuzzo e deviamo sulla SP111 fino a Contrada Santa Chiara. Riprendiamo nuovamente la SS483 e raggiungiamo, in complessivi 15 km, la località di Guglionesi.

Da qui tracciamo la linea trasversale della SP126 e prendiamo la SS647 “Fondo del Biferno”, ma anche detta Bifernina, in direzione della SP187/SS87 per arrivare in 20 km a Larino. Continuiamo sulla Statale 87 Sannitica per 15 chilometri, arrivando a Casacalenda, il punto più a sud di questo itinerario. Ancora un tratto traversale, tramite la SP159, poi prendiamo la SS647 che si apre nel magnifico Viadotto Molise II, quello che supera parte del lago di Guardialfiera, e ci spingiamo fino al borgo che gli dà il nome. Si conclude così un percorso di 66 chilometri, lungo poco più di un’ora, ovviamente soste escluse.

La terrazza panoramica sul lago più scenografico del Molise

Guardie di Alfiero. Deriverebbe da loro, a grandi linee, l’attuale nome di Guardialfiera. Un borgo che apparentemente vivrebbe in una sorta di anonimato, immerso in un paesaggio naturale dove sembra quasi perdersi, complice anche una popolazione che neanche arriva a 1000 abitanti. E invece, visitandolo, ci si accorge di come la quotidianità di provincia nel Basso Molise rappresenti una vera ricchezza. Alla pari delle architetture dell’antica chiesa di Santa Maria Assunta, un complesso che racchiude in sé migliaia di anni di storia. Lo fa nella trasformazione da tempio pagano a chiesa cristiana, nel succedersi armonico degli stili che vanno dal bizantino al romanico e che disegnano una stratificazione di elementi, la cui antica cripta è peraltro un ritrovamento recente che getta nuova luce sull’evolversi della fede in questi territori.

Parimenti interessante, sebbene non strettamente legato al lato più “monumentale” di questa cittadina, è la magnifica vista che spazia sul lago di Guardialfiera. Anche qui, come in molte realtà degli Appennini, si tratta di un bacino di origine artificiale, realizzato tramite la costruzione di una diga a barriera che, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, ha fatto nascere un lago dalla superficie di circa 7,5 chilometri quadrati e una profondità che supera i 60 metri. Un lago che ha un’altra caratteristica particolare: per gran parte della sua lunghezza è attraversato da un viadotto (sono in realtà due) che permette di guidare letteralmente “sospesi” sull’acqua, in un contesto che ha pochissimi eguali a livello paesaggistico.

Cosa vedere lungo il percorso

  • Casacalenda, a 16 chilometri circa da Guardialfiera, è un piccolo paese di neanche duemila abitanti, ma dalla storia importante. Infatti, corrisponderebbe alla Kalene di epoca romana, nota per essere stata sede dell’accampamento romano durante una delle battaglie della Seconda guerra punica del 217 a.C.
  • Larino è una importante realtà storica del Molise, sul cui territorio insiste la cosiddetta Ara Frentana, zona archeologica di epoca romana con terme, foro e domus, in valevole stato di conservazione. Il borgo, per contro, è spiccatamente medievale, e ogni anno fa da contorno alla festa di San Pardo, importante evento che mescola religiosità e tradizione all’insegna dei carri allegorici e della traslazione delle statue di San Pardo e San Primiano.
  • Guglionesi è il comune (territorialmente) più grande di tutto il Molise. Nel suo territorio, dove trova spazio anche un museo archeologico, merita una visita la Collegiata di Santa Maria Maggiore, all’interno della quale è conservato il Trittico di Michele Greco da Valona, con evidenti influenze dell’arte bizantino-orientale.
  • Termoli è la località più importante della costa molisana, ed è anche la seconda più popolosa della regione. Un bellissimo centro storico medievale, sollevato rispetto alla linea di costa e protetto dalle mura, i cui colori pastello si riflettono sulle acque del Mar Adriatico. Dall’imponente Castello svevo alla Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, passando per il lungomare, Termoli è anche la località privilegiata per salpare alla volta delle bellissime Isole Tremiti.
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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