Finalmente è autunno, la piccola zona di comfort dell’anno in moto, che segue le sudate estive… e dà l’occasione per gli ultimi viaggi prima della pausa invernale. Ogni weekend libero va sfruttato, e allora cogliamo il momento adatto per salire sulle montagne della Maiella, che tra non molte settimane saranno coperte di neve. Sant’Eufemia a Maiella è un borgo da vedere, perché regala fantastici scenari naturali, e contiene al suo interno la frazione di Roccacaramanico, affascinante “paese fantasma” che sta ritornando a vivere. Andiamo a curiosare!
Circa un’ora dal capoluogo Pescara: questo è il tempo da mettere in conto per arrivare a Sant’Eufemia a Maiella. Prendi il Raccordo autostradale RA12 verso Chieti. Raggiungi Sant’Emidio (statale SS5). All’altezza di Scafa S. Valentino – Caramanico Terme svolta a sinistra: è il momento di salire in direzione dei monti della Maiella. Vai a San Valentino in Abruzzo Citeriore e prosegui verso Caramanico Terme per poi arrivare a destinazione. In un altro quarto d’ora puoi proseguire fino a Roccacaramanico e infine Passo San Leonardo, valico a 1282 metri di quota.
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Sant’Eufemia di Maiella sorge nella Valle dell’Orta a 878 m s.l.m., è il comune più a sud della provincia di Pescara. Nel territorio si trova la Riserva Naturale di Lama Bianca, area naturale protetta che si estende per 1.300 ettari, “bianca” per il particolare colore delle rocce della Maiella. Gli abitanti della località sono 255, di cui appena 6 nella frazione di Roccacaramanico, che non per questo è da ignorare, anzi vale assolutamente una visita!
Situato sul colle montuoso più in alto nella valle dell’Orta, a 1.080 m.s.l.m., il borgo di Roccacaramanico (frazione di Sant’Eufemia) è stato definito il “paese che non c’era”, perché ha subito uno spopolamento che l’ha portato a svuotarsi completamente, e diventare negli anni ’80 ciò che si definisce un paese fantasma. Oggi sta iniziando lentamente a rivivere grazie all’impegno di pochi abitanti, attraendo visite turistiche grazie al suo centro di origine medievale. Al suo ingresso trovi il Museo Etnografico Marcello de Giovanni, la cui esposizione ricostruisce storia, usi e costumi del comprensorio montano Maiella-Morrone e dell’Abruzzo. Curiosità: ha registrato nel 1961 una nevicata di ben 365 cm in 24 ore, ed è da sempre una località molto nevosa.
La frazione di Roccacaramanico a Sant’Eufemia a Maiella.
Le origini di Sant’Eufemia di Maiella risalgono al XIV secolo, e fino al Novecento è stato un borgo di pastori. Tra gli edifici spicca la chiesa madre, ovvero quella dedicata a San Bartolomeo (XV secolo), in stile neo-romanico, con interno barocco. Passeggiando per le vie, inoltre, puoi incontrare un percorso artistico a cielo aperto fatto da murales e pitture, realizzate dall’artista trentino Liberio Furlini, dedicate al Parco Nazionale della Maiella e alle sue tradizioni.
Nella porzione santeufemiese del Parco Nazionale della Maiella si trovano diverse attrazioni. Il Giardino botanico Daniela Brescia, per esempio, che si trova all’interno del Centro visita del Parco, ed è un sito naturalistico riconosciuto “giardino di interesse regionale”. Nel Parco c’è anche l’Ecomuseo Fiabosco, il primo ecomuseo d’Italia dedicato alla “salvaguardia dell’immaginario” e alla tutela e valorizzazione della pietra bianca della Maiella, materiale con cui vengono realizzate le sculture che dal 2021 arricchiscono l’area. E se vuoi approfondire il territorio, allora vai a scoprire la vicina Caramanico Terme.
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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