Ci sono luoghi che sembrano fatti apposta per essere scoperti su due ruote e il cuore della Toscana non è da meno. Colline dolci, verdi, borghi medievali e tanto vino, quello Classico: oggi parliamo di dove è nato il Chianti in una piccola meraviglia circondata da due castelli e con le strade bianche. Si chiama Gaiole in Chianti ed è proprio dove puoi far scorta di bottiglie originali, nella terra dove il Chianti è stato formulato. Pronti a partire, signori e signore?
Partendo dal centro di Firenze attraversa Via dei Neri, il Lungarno delle Grazie e il Lungarno della Zecca Vecchia per andare verso il Lungarno Guglielmo Pecori Giraldi e imboccare la SS67. Ciò ti porta in mezzo alla città e da Viale Etruria e poi SGC Firenze-Pisa-Livorno arrivi verso Via Livornese in direzione di Lastra a Signa.
E Firenze la abbiamo lasciata. Dopo aver lasciato Firenze raggiungi Signa seguendo Via Roma e Via dello Stadio, andando poi lungo la SS67 nel verde della pura campagna toscana. Si continua verso Montelupo Fiorentino attraverso Viale Cento Fiori, un tratto che anticipa un cambio di scenario verso paesaggi un po’ più rurali.
A Montelupo Fiorentino prendi Via Roma, che poi diventa Via Raffaello Caverni, e segui le indicazioni per la SP12 Val di Pesa. Fatti qualche rotonda e stradelle piccole nella natura toscana sulle SP80 Del Virginio e la Strada Provinciale 4 Volterrana, ciò per arrivare a Montespertoli.
Da Montespertoli si va per strade panoramiche e belle curvose: Via Poppiano, Via Lucciano e la SP93 Certaldese in direzione San Casciano in Val di Pesa. Da qui devi seguire le indicazioni per Panzano in Chianti e farti la SP93, la SP92 e la SP118, circondato da quei vigneti e uliveti che descrivono il centro del Chianti.
L’ultima parte ti porta da Panzano in Chianti a Gaiole in Chianti. Prendi la SP118 e segui le indicazioni per la SP2bis e la Strada Provinciale di Molinlungo, strade che regalano panorami stupendi e probabilmente quelle per cui vorrai sostare.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono SS67, SP12 Val di Pesa, SP93, SP118, SP2bis e la Strada Provinciale di Molinlungo.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.
Castello Brolio, Gaiole in Chianti. Yuri Turkov / Shutterstock.com
In mezzo alle colline toscane c’è il focus del viaggetto di oggi. Si chiama Gaiole in Chianti ed il nome è tutto un programma: vigneti, commerci, cavalieri. Circondato da castelli mucho sul fiabesco, con origini etrusche e romane come ritrovamenti archeologici testimoniano. Lo sviluppo importante fu quello nel Medioevo come grosso centro agricolo e commerciale, complice la posizione di Gaiole come nodo fra il Chianti e il Valdarno superiore, creando un mercato che serviva i castelli.
Ma sì, prima che te lo chiedi: quello in copertina è il monumento al Gallo Nero di Piazza Ricasoli, simbolo del Chianti Classico, 3 metri di scultura in ferro di Fabio Zacchei, ed è il marchio del consorzio.
Nel XIV secolo è stata designata come capoluogo di terziere nella Lega del Chianti, un’organizzazione con Firenze, Radda e Castellina per difendersi da Siena. E fino al 1555 ci sono stati un sacco di conflitti, anno in cui Siena capitola e viene annessa al Granducato di Toscana.
Altra cosa importante avvenne nel XIX secolo con la rivoluzione agricola che trasforma la parte produttiva; Bettino Ricasoli è “colpevole” di aver definito la formula moderna del vino Chianti. E oggi Gaiole la si conosce per il patrimonio storico e alcolico, tappa imperdibile di today.
Ma parliamo di cosa vedere a Gaiole in Chianti: anzitutto c’è il Castello di Brolio che si domina le colline circostanti, legato a Bettino per la nascita del Chianti Classico e qui ci si può fermare a vederne la vista che si fa chilometri di vigneti. Si parte bene.
Non lontano si fa il bis col Castello di Meleto per un’altra sosta: torri, giardini curati e atmosfera d’altri tempi, è uno dei punti più fotografati in zona. Puoi esplorarti le sale interne del castello e vedere tanti dettagli sulla vita dei nobili e più che altro sulla difesa del territorio.
Castello di Meleto, Gaiole in Chianti, Toscana. Marco Bicci / Shutterstock.com
In zona, a qualche km, c’è il Borgo di Vertine che è un insediamento medievale perfettamente conservato. Sempre in zona c’è la Pieve di Santa Maria a Spaltenna, una chiesa romanica del X secolo in un angoletto di Gaiole circondata dal verde delle colline. È semplice, e questo serve. Impossibile però scordarsi di una cosa molto importante: le strade bianche si fanno tutto il territorio per una guida fluida e immersiva e ci sono pure troppi tratti da cartolina, in alternanza tra vigneti ordinati, casali isolati e boschi ombrosi.
Sullo stesso percorso parliamo di percorsi, ché i sentieri di Gaiole sono poco battuti e danno la Toscana autentica. Non a caso da Gaiole parte L’Eroica, una corsa d’epoca su due ruote (manuali) sulle strade sterrate. Ma dopo tanta fatica serve il carburante, quindi parliamo di cibo nominando una delle cose più buone e comuni che trovi qui: la ribollita, i pici al ragù di cinghiale o col sugo all’aglione, l’immancabile bistecca alla fiorentina rigorosamente al sangue con i tagli praticamente a km0 e salumi e formaggi. Senza togliere il Chianti Classico, diamo a Cesare quel che è di Cesare. Molte osterie e ristoranti vanno di menù stagionali coi prodotti freschi, quindi è difficile sbagliare: prendi una decisione di pancia.
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Ogni pezzetto di oggi è un piccolo (relativamente) motivo per fare sosta, col fascino tutto toscano. C’è Signa con lo storico legame sulla produzione di cappelli di paglia che arricchisce un po’ l’atmosfera col Castello di Signa e dalla Pieve di San Giovanni Battista. Montelupo Fiorentino invece la si conosce come la capitale della ceramica con botteghe artigiane e appunto il Museo della Ceramica che racconta la tradizione artistica.
Continuando c’è Montespertoli, tra le colline del Chianti, che incanta col Museo della Vite e del Vino e la Pieve di San Pietro in Mercato che sono parte delle cose da vedere se vuoi una giornatina di pace. E infine c’è Panzano in Chianti che ha panorami meravigliosi, la Chiesa di Santa Maria Assunta e il suo castello, il Castello di Panzano, sempre immersi nel mosto della tradizione vinicola.
Chiaramente, assicurati di vedere bene tutto.
Crediti copertina: arkanto / Shutterstock.com. Gaiole in Chianti, Monumento al Gallo Nero di Piazza Ricasoli
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