Tra le campagne della Toscana, paesaggi idilliaci che profumano di antico e dove la storia sembra essersi fermata, una curiosa forma a elica, dei mille colori dell’arcobaleno, taglia in due un paesaggio sonnacchioso e placido. Sembra una performance artistica, ma è Peccioli, paesello della provincia pisana che si è aggiudicato l’ambito riconoscimento di Borgo dei Borghi 2024, ultimo di una serie di piccole realtà italiane (con una spiccata prevalenza per la Sicilia) ad aver visto la loro dimensione “mignon” valorizzata e assurta agli onori del piccolo schermo. Un luogo Senza Tempo, esattamente come uno dei suoi palazzi, e dalle incantevoli terrazze panoramiche, che invoglia alla visita e alla scoperta. Insomma, uno di quei posticini che si scoprono quasi per caso, e che poi si tramandano ad amici, parenti e colleghi. E voi, sarete i prossimi?
Pisa, capoluogo di provincia, dista da Peccioli circa 41-44 chilometri a seconda del percorso scelto. Ci sono tre percorsi principali che possono essere seguiti:
Il borgo di Peccioli: si nota la struttura moderna del Palazzo Senza Tempo
I più viaggiatori tra di voi forse lo conosceranno già, ma per tutti gli altri: benvenuti a Peccioli. Cos’è che rende così speciale questo paese, tale da aggiudicarsi il “Borgo dei Borghi” ed essere, fino all’anno prossimo, un vero e proprio protagonista? I motivi sono sicuramente molti, e possono innanzitutto essere ricercati nella sua lunga storia, che inizia nel Neolitico ma si solidifica – come molti altri luoghi della Toscana, nel corso del Medioevo prima e del Rinascimento poi. Più volte ribellatasi a Firenze, ne subì però potere e potenza, divenendo uno dei comuni più importanti della sua zona e conservando, ancora oggi, i luoghi del potere. E, nel farlo, ha integrato quell’arte di strada – sotto forma di installazioni artistiche e di murales – che l’hanno resa una vera e propria meta dei colori.
Arte, arte e ancora arte. È con questi auspici che a Peccioli è nato MACCA – Museo d’Arte Contemporanea a Cielo Aperto. Non una collezione o un edificio vero e proprio, ma un perimetro entro il quale sono raccolte le sculture, installazioni, i dipinti, progetti e le varie forme espressive che “contaminano” di colore e creatività la cittadina. Come All’Altezza delle Margherite, una straordinaria serie di illustrazioni di Michele e Sergio Staino, collocate su un edificio per il trattamento dei rifiuti. Oppure la Colonna che scende, una scultura in bronzo con forma di una stella a 10 punte, collocata tra le mura medievali, o il concettuale Bastone di Federico De Leonardis, una incisione in un muro di mattoni che ricorda il gesto di poggiarsi durante una camminata.
Endless Sunset, l’installazione artistica intorno alla passerella che collega il borgo storico e la parte nuova di Peccioli
L’installazione artistica più celebre di Peccioli è tuttavia un luogo funzionale: Endless Sunset (Patrick Tuttofuoco) è stata aperta nel 2020, ed è una passerella pedonale che congiunge Peccioli vecchia e nuova, attraverso una spirale colorata che avvolge, come le spire di un serpente, questa passeggiata sospesa nel vuoto e protetta da vetri policromi.
Ma Peccioli è anche monumenti, come l’antico Palazzo Pretorio di stampo medievale con la facciata arricchita dagli stemmi delle famiglie nobili del luogo, oppure la romanica Pieve di San Verano o il già citato Palazzo Senza Tempo, il cui progetto di modernizzazione targato Mario Cucinella ha trasformato questa fattoria del ‘400 in un moderno edificio in vetro e pietra “multifunzionale”, con una biblioteca e una splendida terrazza geometrica da cui ammirare la campagna toscana.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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