Ironia della sorte, il suo nome non ha un bel significato: l’etimologia è dal latino díruta, ovvero rovinata, franosa, scoscesa. In realtà, è incredibilmente l’opposto: Deruta è un luogo incantevole, appoggiato in cima a un’altura, con un larga vista panoramica sulle colline umbre e un centro storico che le è valso l’iscrizione alla rete dei Borghi più Belli d’Italia. E soprattutto, primeggia per una specialità: le ceramiche. In una regione in cui la ceramica artistica raggiunge vette di eccellenza (Gubbio, Orvieto, Gualdo Tadino), le opere degli artigiani di Deruta sono considerate il livello top. Prima di arrivare alle ceramiche, ci sarà l’asfalto, quello di un bel giro in moto nei dintorni di Perugia.
L’occasione è buona per fare un nuovo giro nell’Umbria storica, medievale, francescana della zona di Assisi. E quindi da Perugia partire in direzione Bastia Umbra, Santa Maria degli Angeli, Spello (seguendo la statale SS75) e arrivare a Foligno. Da qui procedi verso l’Umbria interna e più selvaggia, in direzione Giano dell’Umbria. Attraverso la SP444 e la SR316 giungi in una frazione dal nome singolare: Bastardo. Proseguendo sulla SP415 entri in una zona ricca di natura, e arrivi sulla SS3bis che puoi imboccare per arrivare in pochi minuti a Deruta. Visitata la cittadina delle ceramiche, puoi tornare a Perugia in circa 15 km per terminare il tuo viaggio.
Il centro storico di Deruta, decorato di ceramiche
Deruta – in provincia di Perugia a 218 m s.l.m. – è un comune giustamente orgoglioso del suo primato nell’arte delle ceramiche. Questa specialità ricorre in tanti luoghi della città, fuori dalle case, all’interno dei palazzi, e soprattutto si ritrova nel museo dedicato.
È il più antico museo italiano sulla ceramica: risale al 1898. Il Museo regionale della ceramica di Deruta è un patrimonio unico di opere d’arte, con un percorso espositivo di quattro piani con oltre 6000 ceramiche della produzione locale da ammirare. È ospitato nel Complesso conventuale di San Francesco, aperto alle visite tutti i giorni (biglietto intero 7 €) e offre la possibilità di visite guidate con personale preparato e competente. Considera che l’arte derutese è talmente apprezzata che molte opere non si trovano esposte qui, ma nei musei internazionali più importanti, come la National Gallery of Art (Washington, USA) e il Victoria & Albert Museum (Londra, UK).
Vale la pena una passeggiata nel borgo storico di Deruta, dove nel XIII Secolo i maestri vasai si organizzavano in corporazioni per vendere le maioliche realizzate artigianalmente. Tradizionalmente le ceramiche di Deruta hanno colori vivaci e accesi, ispirate ai maestri rinascimentali come il Perugino, Pinturicchio e Raffaello, e fantasie di cromatismi dipinte su piatti commemorativi, vasi, placche votive. Tante maioliche si ritrovano sulle vie, sui muri delle case, sui palazzi storici. Il centro è una sorta di colorato museo a cielo aperto che racconta secoli di arte ceramica.
Un punto importante del borgo è la Porta di San Michele Arcangelo, antica entrata del centro abitato. Qui rimangono oggi i resti delle fornaci che servivano alla produzione di ceramiche. Nella vicina piazzetta Biordo Michelotti c’è l’ex chiesa di San Michele Arcangelo (1163) che era sede della Compagnia di Rosario o della Morte, e una Fontana (1848) a pianta poligonale.
La chiesa principale è quella di San Francesco, in stile gotico, che custodisce diverse opere d’arte dell’Alfani, del Caporali, e affreschi di artisti di scuola Umbra-Senese. Da qui proviene l’affresco del Perugino Padre Eterno con i santi Rocco e Romano, custodito nella Pinacoteca comunale che si trova nel Palazzo dei Consoli (via dei Consoli 12). La Pinacoteca si può visitare con il biglietto del Museo della Ceramica.
Vista panoramica di Deruta
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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È molto più di un semplice borgo collinare con viste spettacolari: sotto le sue ...
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