Route 66: la più antica strada degli Stati Uniti in moto - TrueRiders

3500 chilometri di pura avventura a stelle e strisce: la Mother Road è il più celebre motoitinerario di sempre

Stefano Maria Meconi  | 18 Dic 2023  | Tempo di lettura: 9 minuti
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Immaginate il rombo di un motore che si mescola con il suono del vento, le mani saldamente sul manubrio, gli occhi puntati sull’orizzonte che si estende infinito. Ora, aggiungete a questo scenario strade che si snodano attraverso paesaggi mozzafiato, città che raccontano storie di un’America d’altri tempi, e il fascino indomito della libertà on the road. Questo è il viaggio sulla Route 66 in moto, un’avventura che non è solo un percorso geografico, ma un vero e proprio viaggio nell’anima. Conosciuta come la “Mother Road”, questa è molto più di una semplice strada: è un simbolo, un’icona che incarna lo spirito avventuroso e pionieristico degli Stati Uniti. Percorrerla in moto significa non solo esplorare il cuore dell’America, ma anche vivere un’esperienza che va oltre il semplice viaggio. È un percorso di scoperta personale, un’avventura che mette alla prova, che insegna e che trasforma.

1 Route 66 in moto. L’itinerario

Dal fruscio dei grattacieli di Chicago alle distese aride del deserto del Mojave, dalla maestosità del Grand Canyon alle strade polverose di piccoli paesi dimenticati dal tempo, ogni miglio percorso sulla Route 66 è una storia da raccontare, un ricordo da custodire. Sulla Route 66, ogni curva nasconde una sorpresa, ogni tappa è un capitolo di un romanzo scritto a due ruote. L’intero itinerario che ti proponiamo è lungo più di 3500 chilometri, suddivisi in otto tappe di circa 4-600 chilometri ciascuna. Alcune parti di questo percorso sono abbandonate, e pertanto piuttosto sconnesse. Tuttavia potete tirare un respiro di sollievo, dal momento che lungo il percorso non è difficile trovare stazioni di rifornimento nei diversi centri urbani che costellano la leggendaria route.

1.1 Mappa

1.2 Percorso

  • Tappa 1: Chicago – St. Louis. Da Chicago prendiamo IL-110 W/Eisenhower Expy, seguiamo I-55 S in direzione di Clark Ave/Historic U.S. 66 E a St. Louis. Segui le indicazioni per I-90 W/I-94W ed entriamo in I-90 E/I-94 E, imbocchiamo l’uscita 53 per entrare in I-55 S/Stevenson Expy e rimaniamo su I-55. Proseguiamo dritto su dritto su I-64 W ed entriamo in Missouri. Prendiamo l’uscita 40A da I-64 W. Seguiamo Clark Ave e S Tucker Blvd fino alla nostra destinazione: Saint Louis.
  • Tappa 2: St. Louis – Joplin. Da Saint Louis prendiamo S 18th St ed entriamo in I-44, prendiamo l’uscita 15 verso I-44 BL W e prendiamo l’uscita 15 verso I-44 BL W. Seguiamo le indicazioni per Duenweg/Joplin. Proseguiamo per Sullivan, Rolla, Springfield (sì, ce n’è una ad ogni stato) e Joplin, che segna il confine tra Missouri e Kansas.
  • Tappa 3: Joplin – Oklahoma City. Prendiamo I-44/MO-43 S a Shoal Creek Drive da S Main St e imbocchiamo lo svincolo MO-43 S/I-44 W per Tulsa. Continuiamo su lo svincolo MO-43 S/I-44 W per Tulsa per entrare in Oklahoma. Rimaniamo su I-44, una strada a pedaggio, per poi entrare in in I-35 S/I-44. Per continuare su I-35 S, seguiamo le indicazioni per Okla. Proseguiamo su I-35 S, segui le indicazioni per Okla.
  • Tappa 4: Oklahoma City – Glenrio. La quarta tappa prevedere un percorso a cavallo tra ben tre stati (Oklahoma – Texas – New Mexico). Dopo aver superato il confine dell’Oklahoma, ci ritroviamo nella Panhandle, la regione più settentrionale del Texas, dominata dai magnifici scenari dei canyon (tra i quali Caprock, Tierra Blanca e Palo Duro). Prendiamo Oklahoma City Blvd in direzione di I-40 W; seguiamo I-40 W in direzione di U.S. Rte 66 a Deaf Smith County e poi imbocchiamo l’uscita 0 da I-40 W. Svoltiamo a sinistra e prendiamo I-40BL/U.S. Rte 66 che ci fa entrare in New Mexico, a Glenrio.
  • Tappa 5: Glenrio – Albuquerque. Prendiamo I-40 W a Deaf Smith County per 2 chilometri. Poi, seguiamo I-40 W in direzione di Locust St NE a Albuquerque, e da qui prendiamo l’uscita 224B da I-25 S per complessivi 346 chilometri. Infine, prendiamo Dr Martin Luther King Jr Ave NE e Marquette Ave NW in direzione di 3rd St NW per 2 km e arriviamo ad Albuquerque.
  • Tappa 6: Albuquerque – Williams. Prendiamo la I-40 W da 4th St NW (3,0 km). Seguiamo I-40 W in direzione di N Grand Canyon Blvd a Williams. Prendiamo l’uscita 163 da I-40 W (569 km). Infine, continua su N Grand Canyon Blvd fino a Williams, approdo di questa sesta tappa.
  • Tappa 7: Williams – Las Vegas – Barstow. Facciamo una deviazione dal percorso classico della Route 66. Dopo aver percorso la US Route 40 fino a Kingman, deviamo lungo la I-93 per Las Vegas (Nevada). Da qui prendiamo la US-15 che esce dal Nevada ed entra in California fino a Barstow per complessivi 601 km (354+251).
  • Tappa 8: Barstow – Santa Monica. Ultima tappa e arrivo sulla costa dell’Oceano Pacifico. US-15 fino a San Sevaine, poi I-210 per Pasadena. Da qui Route 2 e US-5 per Glendale, entriamo a Los Angeles tramite la Strada 110 e poi US-10 fino a Santa Monica.

2 4000 chilometri di avventura: ecco cosa vedere lungo la Route 66

2.1 Tappa 1 – Tra antichi bar e archi giganti

Ariston Cafe, Litchfield
Ariston Café a Litchfield, tra gli storici locali della Route 66

Lungo i 484 chilometri della prima tappa, che toccherà Plainfield, Pontiac, Springfield prima di arrivare a Saint Louis, potremo sostare in due luoghi leggendari. Il Maide-Rite Sandwich Shop di Springfield fu il primo ristorante al mondo del modello “drive-through”, mentre l’Ariston Café di Litchfield, aperto nel 1924, è uno dei più antichi ristoranti americani della Route 66 ancora in funzione. Saint Louis, affacciata sul fiume Mississippi, ostenta con orgoglio il Gateway Arch: è l’arco in metallo più alto del mondo. Grazie ad un ascensore è possibile salire sino in cima e ammirare la città del baseball dall’alto.

2.2 Tappa 2

Route 66, Kan-O-Tex Service Station
La Kan-O-Tex Service Station che ha ispirato il film animato Cars

Tra Missouri e Kansas la Route 66 ci presenta dei luoghi all’insegna della tradizione. Nel 18 chilometri che attraversiamo del secondo stato, meritano una piccola sosta le Eisler Brothers Store di Riverton e la Kan-O-Tex Service Station, sulla Main Street di Galena. Il primo è un punto di sosta e di shopping fondamentale per la piccola comunità di Riverton, nonché per i viaggiatori lungo la Route 66. Se l’esterno ha subito qualche modifica, l’interno è identico all’originale del 1925. La Kan-O-Tex Service Station è un supermarket e negozio di souvenir che ospita le classiche colonnine per la benzina rosse. La stazione ospita un camion internazionale del 1951, su cui è stato basato un personaggio del cartone animato della Pixar Cars.

2.3 Tappa 3 – Rock Cafè

Route 66, Stroud Rock Café
Il Rock Café di Stroud, uno dei simboli della Route 66 in Oklahoma

Intorno ad Oklahoma City possiamo scoprire una entità piuttosto rurale, frammentata in tante comunità e al contempo di sostare in alcuni luoghi storici della Route tra i quali non può sicuramente mancare, per chi come noi è a caccia di memorabilia e souvenir, il Rock Café di Stroud. Aperto nel 1936 e ristrutturato nel 2008-2009, è il modello reale trasposto al cinema nella sua versione “cartoon” nel film di animazione Cars. La leggenda narra che furono spesi 100 dollari per il terreno e 5 dollari per l’acquisto dei massi di pietra.

2.4 Tappa 4 – La bistecca più grande del mondo

Route 66, Big Texan Steak Ranch
Il Big Texan Steak Ranch di Amarillo, Texas

Durante la quarta tappa Cadillac Ranch merita certamente una tappa. Si tratta di un’installazione artistica fatta di vecchie automobili Cadillac, sepolte per metà nel deserto, le cui parti che emergono sono interamente graffitate. Nel 1974 lo spirito hippy ispirò Ant Farm, un gruppo di architetti di San Francisco, a realizzare questa installazione. Si tratta di menhir postmoderni a tutti gli effetti, di fronte ai quali venerare una certa concezione dell’arte pop e dei simboli americani. Prima di arrivare a Glenrio vale la pena fermarsi ad Amarillo, la città del Big Texan Steak Ranch. Qui viene servita la 72oz Steak, una bistecca di poco più di 2 kg che va mangiata entro un’ora per essere gratuita. Altrimenti, si dovrà pagare il prezzo di menù (72 dollari).

2.5 Tappa 5 – Albuquerque, la città più impronunciabile degli USA

Albuquerque
Albuquerque, l’antica colonia spagnola del New Mexico

Appena giunti in New Mexico, non possiamo non pensare di visitare Albuquerque, la città dal nome impronunciabile fondata dagli spagnoli nel XVIII secolo e divenuta per questo una delle tante città bilingue del sud degli Stati Uniti. A 1632 metri s.l.m, Albuquerque vanta meravigliosi scenari naturali e un clima mite e asciutto. Le vie strette della parte antica della città accolgono molti musei, tipici edifici in mattoni rossi e testimonianze dell’architettura ispanica barocca, tra cui la Chiesa di San Filippo Neri. Prevediamo inoltre di fermarci un momento davanti alla statua della Madonna of the Trail, omaggio ai viaggi dei pionieri lungo il continente americano e che ben si adatta anche al nostro, lungo ma certo più rapido, viaggio da est ad ovest.

2.6 Tappa 6 – I colori del Grand Canyon

grand canyon
Il Grand Canyon, l’attrazione naturale più imponente degli USA

L’Arizona fu tra i primi stati a riconoscere la storicità della Route 66 tramite l’omonima associazione che, nel 1987, ottenne il riconoscimento relativamente alla parte di percorso che collega Kingman e Seligman. Ci fermeremo a Williams, un piccolo borgo attraversato anche da diverse ferrovie, e dal quale potremmo partire, per inserire una deviazione dalla Route 66 in moto, alla volta del Grand Canyon sempre in moto o magari prendendo uno degli storici treni che servono questo tratto. D’altro canto anche la nostra due ruote merita un po’ di riposo, no?

2.7 Tappa 7 – Da Roy’s

1483129648 Il Roy’s Motel and Cafe di Amboy, California

La California è la terra delle ghost-town, città abbandonate situate soprattutto tra Amboy ed Essex, due mete piuttosto note nel passato ma dove oggi non vivono più di quindici persone! Proprio ad Amboy, però, rimane ancora attivo il Roy’s Motel and Café, una struttura che ha scritto un’epoca, e che ora è gestita, come tutta la città, da un privato, che ne vuole accrescere la valenza turistica. L’ultima notte la passeremo a Barstow, definita “Incrocio delle opportunità” poiché da qui passano molte strade e ferrovie, un luogo certamente dal carattere poco turistico, ma adatto per riposare in vista della giornata finale di domani.

2.8 Tappa 8 – L’arrivo a Santa Monica

Uno dei “pier”, i pontili di Santa Monica 

Man mano che la meta di Santa Monica si approssima, attraversiamo alcuni luoghi particolarmente suggestivi, come ad esempio Pasadena, dove si trovano numerose istituzioni di ricerca e tecnologia. Dopo appena dieci chilometri ci ritroviamo nel territorio di Los Angeles, una città che non ha di certo bisogno di presentazioni. Avvicinandoci possiamo ammirare la famosa collina di Hollywood con la sua scritta gigante dalla nostra due ruote, il quartiere di West Los Angeles e infine, dopo quasi 4000 km di percorso, ecco finalmente l’Oceano Pacifico. Santa Monica, una delle più famose spiagge in città, ci annuncia la fine del viaggio con la sua iconica ruota panoramica.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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