È il borgo più bello della Valle d'Aosta, ma non potrai arrivarci in moto: ecco perché - TrueRiders

È il borgo più bello della Valle d’Aosta, ma non potrai arrivarci in moto: ecco perché

Redazione TrueRiders  | 20 Mag 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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La bellezza autentica delle Alpi, circondati – mai come in questo periodo dell’anno – da una natura che esplode in mille colori, che si ravviva e dove il canto degli uccellini è la colonna sonora di un silenzio che riempie l’ambiente circostante. Sembra tutto idilliaco a Chamois, comune valdostano della Valle del Cervino, ma c’è un piccolo dettaglio che ti potrà lasciare – almeno all’inizio – con l’amaro in bocca: non potrai arrivarci in moto. Perché? Continua a leggere per scoprirlo (promesso, non è fuffa, ma solide realtà).

1 Chamois in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Lasciata Aosta, il capoluogo della regione e città più grande, procediamo in direzione est lungo la SS26 (Strada Statale della Valle d’Aosta), evitando così il percorso dell’Autostrada A5 Torino-Monte Bianco. Attraversiano Nus, Champagne e Chambaye arrivando a Châtillon. Qui, lasciamo la statale e prendiamo la SR42 in direzione nord, fino a Buisson. E adesso? Come già detto, l’arrivo a Chamois è interdetto ai mezzi a motore. Si può però prendere la Funivia Buisson-Chamois, che prevede corse ogni 15-30 minuti ed è funzionante tutti i giorni.

2 Il borgo che ha detto “no” ai motori


Chamois e il suo borgo coloratissimo, immerso in uno scenografico susseguirsi di montagne, boschi, laghi e fiori

Con i suoi 1815 m s.l.m Chamois, ubicato nella valle del Cervino, è il comune più alto della Valle d’Aosta. Ma non solo: è anche il primo ad aver detto un secco e definitivo no ai motori. Sin dal 2006, infatti, all’interno del paese non possono circolare mezzi a motore, anche perché non ci sono strade asfaltate. Tutto il paese promuove l’ecosostenibilità ambientale e per tale motivo si consiglia di fare tappa alla Casa UD. Si tratta di una struttura realizzata con solo paglia e riso che non necessita di riscaldamento in quanto produce energia autonomamente. Come già detto, la funivia Buisson – Chamois permette di arrivare nel centro abitato. Il biglietto di sola andata costa 3,50, quello A/R 5,50 euro (tra luglio e inizio settembre i prezzi aumentano a 4,50 e 7 euro rispettivamente).

A Chamois risiedono stabilmente circa 100 abitanti, che si moltiplicano nel periodo estivo per l’arrivo di turisti italiani e stranieri. Una volta arrivati nel paesino (lo si può fare anche a piedi, seguendo la mulattiera che parte sempre da Buisson e supera 700 metri di dislivello con ben 93 tornanti), la Gran Balconata del Cervino si aprirà davanti agli occhi con un nugolo di casette in legno, hotel e l’ottocentesca chiesa di San Pantaleone, con un magnifico altare in legno.

2.1 Non solo Chamois: ecco cosa vedere nei dintorni


Il Lago di Lod, a quasi 2000 metri d’altitudine sopra Chamois

Se Chamois è la perla delle Alpi, ci sono anche numerose attrattive nei dintorni che vi invoglieranno a proseguire l’esplorazione di quest’angolo così verde e incontaminato della Valle d’Aosta. Ad esempio, si può raggiungere in moto il lago di Lod. Ubicato a 2000 metri di quota, è uno specchio d’acqua altamente suggestivo, circondato dalla vegetazione montana e dalle Alpi.

Sempre a Chamois è stato realizzato il primo altiporto italiano. Vi si possono prendere lezioni di volo oppure provare l’ebrezza di eseguire un volo panoramico sul Cervino. A differenza di un comune aeroporto, l’altiporto ha piste corte e in pendenza, che fungono come dei trampolini di lancio per gli aerei al decollo.

In particolare, dal momento che Chamois fa parte dei comuni ecostostenibili, è possibile coniugare l’esperienza di itinerario motociclistico con una giornata all’insegna del relax scoprendo territori e sentieri naturalistici. Lasciando la propria moto comodamente parcheggiata nello spazio apposito a valle, si possono incontrare sia in funivia e sia a piedi animali tipici delle zone montane come caprioli, camosci, marmotte e stambecchi. La strada procede sin dalla partenza su asfalto pertanto l’itinerario è eseguibile con qualsiasi moto.

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