Coste, fiordi, montagne, cascate: la Norvegia è un calderone dove, uno dopo l’altro, gli ingredienti disegnano dei grandi scenari naturali che rendono la costa scandinava uno spettacolo unico al mondo, soprattutto se si sceglie di percorrerla in moto. Per celebrare la bellezza dei percorsi più incredibili, è nato il progetto delle Scenic Routes, 18 strade d’autore che lasciano a bocca aperta, tanto per i panorami quanto per la cura dei percorsi. E tra queste, una delle più belle è senz’altro la Gaularfjellet, che non è tra le più “battute”: a maggior ragione merita di essere esplorata dai riders che amano i percorsi meno convenzionali, persino in una terra come la Norvegia che di convenzionale ha ben poco!
La Strada Panoramica Gaularfjellet può essere inclusa in viaggi ad anello, oppure in un’esperienza che parte dall’entroterra e arriva al mare, come è il caso del percorso da Vik a Lavik. Da Vik è necessario prendere la strada Fv613, che in poco più di venti minuti conduce all’inizio vero e proprio della Gaularfjellet. La direzione è Dragsvik, in un tratto di una mezz’ora/quaranta minuti intensi a picco sulle acque. L’apertura del braccio d’acqua si allarga nel Sognefjord: prendi la strada Fv55 prima in direzione sud e poi ovest verso Vadheim. Il viaggio si conclude a Lavik, cittadina in tipico stile nordico. È a un centinaio di km da Bergen, che è possibile raggiungere a patto di imbarcare la moto sul battello e attraversare il fiordo. Le strade norvegesi sono fatte così: tanta acqua quanto asfalto!
Il ponte della cascata Likholefossen, una delle attrazioni da non perdere lungo la strada
La Gaularfjellet non è solo una strada scenografica, un percorso dal valore nazionale, ma è soprattutto il regno delle cascate, dei salti d’acqua, dei paesaggi impervi scavati dai torrenti nei millenni. È un percorso ideale per i riders che conoscono già le “classiche” strade turistiche nazionali norvegesi come la Atlantic Road, la Trollstigen o la Aurlandsfjellet. Come tutti i luoghi scandinavi, poi, proprio l’estate è il periodo ideale per macinare chilometri e visitare villaggi!
La Gaularfjellet costeggia il fiordo prima di salire per un tratto ripido e tortuoso verso la cima della montagna. Dall’area di sosta di Utsikten si può ammirare la vista del rigoglioso paesaggio, con la striscia di tornanti che si inerpicano sull’altura. La strada segue il corso d’acqua chiamato Gaularvassdraget, dall’aspetto movimentato, tra rapide, cascate, tratti silenziosi e anfratti selvaggi. Vale la pena fermarsi in corrispondenza del ponte della cascata Likholefossen, per fare una bella passeggiata che dà il brivido di trovarti in mezzo al vortice delle cascate. La strada successivamente scende seguendo il corso d’acqua Vetlefjorden.
Un ameno villaggio in cui merita soffermarsi è Balestrand, che rappresenta l’ingresso al Sognefjorden, alla confluenza con il Fjærlandsfjorden. Qui le acque del ghiacciaio si mescolano con quelle del fiordo, il risultato è un verde brillante dal particolare fascino ottico. Nel vecchio ufficio postale (che si trova sul molo) si possono visitare mostre temporanee, l’acquario ed esposizioni d’arte. Di mattina presto è possibile raggiungere in bus il Norwegian Glacier Centre, per poi arrivare i piedi del ghiacciaio Bøya, dove non è raro assistere alla caduta di enormi pezzi di ghiaccio, mentre ci si rifocilla per una sosta al Brevasshytta Café.
Lo dice il nome stesso: Vik è la cittadina da cui, secondo le leggende popolari, arriva la radice vichinga della Norvegia. La località, non distante dalla Gaularfjellet, si affaccia sul Sognefjord, che in Norvegese vuol dire “il fiordo di tutti i fiordi”. È uno dei centri più attraenti di questa zona, sia per le bellezze naturali, che per l’antichità dei villaggi: molti di questi sono tutelati dall’Unesco per le chiese edificate diversi secoli fa. Quali visitare? Innanzitutto la più vecchia, quella di Urnes, e poi quelle di Borgund Hopperstad e di Undredal Kaupanger.
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