L’Umbria è una terra che non smette mai di sorprendere e qui c’è un comune con un mix stupendo di storia, sapori e paesaggi veramente belli. Attraversato dal Tevere e protetto da antiche mura medievali c’è un gioiellino che regala bei momenti e profondissima quiete, soprattutto quando se ne approfondisce la storia. Si chiama Umbertide e sa benissimo come lasciare il segno: pronti a partire?
Partendo da Gubbio, si percorre la SS219 fino a raggiungere il centro di Umbertide, seguendo le indicazioni per Piazza Giuseppe Mazzini. Da qui, si attraversa il centro cittadino, proseguendo lungo Via Venanzio Gabriotti e prendendo poi la SP170.
Da Umbertide, si continua sulla SP170, che porta al collegamento con la SS728. Si prosegue sul raccordo autostradale 6 in direzione della Strada Statale del Trasimeno. Uscendo a Passignano Est, si procede sulla Strada Statale del Trasimeno e infine si entra in Via Europa e Via Roma, arrivando a Passignano sul Trasimeno.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono SS219, SP170, SS728, raccordo autostradale 6 e Strada Statale del Trasimeno.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.
Rocca di Umbertide, da Via Vittorio Veneto, Umbertide, Umbria. Roberto Giachino / Shutterstock.com
Umbertide è un comune che sta nella parte settentrionale dell’Umbria in provincia di Perugia, in mezzo alla verde vallata dell’Alta Valle del Tevere ed è dominato dal Monte Acuto. Attraversata appunto dal Tevere e dal torrente Reggia, viene fondata attorno al X secolo col nome di Fratta ma prende il nome attuale nel 1863 a onore del principe Umberto di Savoia. Il centro storico ha ancora diversi pezzi delle mura medievali, ma parliamo un attimo di ironia.
Certo, i primi insediamenti qui sono al periodo del Bronzo Finale, ma in epoca romana la zona era di Pitulum Mergens (Pitulo, 796) i cui resti (e qui i Goti porgono i loro ossequi) stanno vicino a Santa Maria di Sette. Secondo tradizione nel XI o X secolo la città viene ricostruita e chiamata Fracta filiorum Huberti, o più semplicemente Fratta, anche se è probabile che ci si riferiva proprio allo scoglio cespuglioso su cui è stato fatto il forte.
Una fratta, appunto, in romano; sarebbe dovuta essere una fortezza inespugnabile per proteggere il ponte sul Tevere del 1189, quando ci nasce il Comune, dove c’era una torre poi demolita nell’823. Eppure il primo documento storico è del 1189 quando il marchese signore di Fratta, Ugolino di Uguccione, si sottomette a Perugia.
Nel 1351 nelle lotte tra Visconti e Perugia viene devastata dall’armata di Giovanni di Cantuccio Gabrielli di Gubbio. 1863 e da Fratta diventa Umbertide nell’unificazione italiana. Inespugnabile, ma basta coi tasti dolenti, pensiamo alle cose belle: cosa vedere a Umbertide?
C’è da vedere la Rocca di Umbertide che è stata fatta tra il 1374 e il 1389 e si domina il centro città. Oggi ospita l’arte contemporanea, ma è bella anche da sola; volendo c’è La Collegiata, o meglio, la Chiesa di Santa Maria della Reggia, edificata nel XVI secolo a pianta ottagonale, una cupola stupenda e i dipinti di Niccolò Circignani.
Abbazia di Montecorona ad Umbertide, Umbria. Diego Baglieri, via Wikimedia Commons
Per restare in tema c’è il Museo Civico di Santa Croce che sta nell’omonima ex chiesa con la Deposizione dalla Croce di Luca Signorelli, ma pure la Chiesa di San Francesco del XIV secolo, gotica, sobria ed elegante, o l’Abbazia di San Salvatore di Montecorona del 1008 che sta a qualche km dal centro ed ha una cripta del XI secolo con colonne e capitelli romanici.
Tutto ciò senza nulla togliere a cose un po’ più classiche, ossia il Castello di Civitella Ranieri conservato benissimo con una vista molto bella sulla valle, ma pure il Parco Lido Tevere per una pausetta nella natura sulle rive del Tevere.
Castello di Civitella Ranieri ad Umbertide. Civitella Ranieri Foundation, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Cosa mangiare ad Umbertide? Quando sei qui devi provare un salume tipico chiamato Mazzafegato che viene fatto con le ultime parti della macellazione del maiale e poi insaporito con spezie e aromi, e prima di storcere il naso va provato, essendo presidio Slow Food. C’è da dire che spesso vanno di carne che abbinano coi vini rossi del Colle: potresti mangiare all’Enoteca Migliorati che ha vini, spumanti, champagne, liquori e buone specialità. Considera inoltre che il Mercato della Terra si fa ogni sabato mattina e passa prodotti della filiera corta direttamente dai produttori.
Il Teatro Romano di Gubbio
Gubbio è una delle città medievali meglio conservate d’Italia e ha un centro storico meraviglioso: Piazza Grande è sospesa e circondata da tanti edifici storici molto fotogenici, e lì in zona c’è il Palazzo dei Consoli che si ospita il Museo Civico e le famose Tavole Eugubine, che sono documenti molto antichi in lingua umbra. Sul Monte Ingino c’è la Basilica di Sant’Ubaldo con le spoglie del patrono di Gubbio e dei Ceri che si usano nella Corsa dei Ceri. Non lontano c’è il Teatro Romano del I secolo a.C., ma se vuoi saperne di più su Gubbio, tocca qui.
Parlando d’altro invece c’è da nominare l’altra tappa di oggi, Passignano sul Trasimeno, che sta affacciato sulle tranquille rive dell’omonimo lago ed è un borgo lacustre di grande fascino. Il centro storico qui viene controllato dalla Rocca Medievale che in sé ospita un Museo delle Barche tradizionali del lago. Impossibile non nominare il lungolago per ottime passeggiate, caffè e ristoranti, mentre dai moli del paese ci partono i traghetti verso le isole del lago, come per l’Isola Maggiore.
Sentiti inespugnabile.
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