Il passo di montagna di Forca Canapine è situato ad un’altitudine di 1.541 metri sul livello del mare, sull’Appenino centrale a cavallo tra due regioni italiane, l’Umbria e le Marche. Il territorio di Forca Canapine è diviso tra due comuni: Arquata del Tronto e Norcia, facenti capo rispettivamente a due province, quella di Ascoli Piceno nelle Marche e quello di Perugia in Umbria. Il valico è frazione per entrambi i comuni citati.
La zona di Forca Canapine si può raggiungere solo in auto oppure in moto non essendoci nessun mezzo pubblico che raggiunge il valico (chi ha buoni polmoni potrebbe affrontare il percorso anche in bicicletta, queste strade sono infatti state spesso scelte tra i percorsi del Giro d’Italia).
Il nostro itinerario parte dall’entroterra della regione, esattamente da Cerreto di Spoleto, un comune che non raggiunge nemmeno i 1000 abitanti. La sua posizione arroccata sulla collina lo rende davvero un borgo suggestivo. Partiamo da Cerreto di Spoleto e restiamo sempre nell’entroterra umbro, spostandoci però verso Norcia. Prima di intraprendere la strada verso Forca Canapine è possibile anche fare una deviazione verso Castelluccio.
Lasciata Norcia si prosegue verso la strada statale e abbandonata quest’ultima, infatti, inizia la Strada Provinciale 477, un vera sfida per gli appassionati di due ruote. Una serie di curve e di tornati che emozioneranno e metteranno alla prova la passione dei motociclisti.
Questo passo appenninico deve il suo nome ad un tipo di coltivazione che veniva praticata nei campi vicini alla zona in tempi remoti, più in dettaglio forca significa valico (in questo caso valico di montagna), mentre canapine significa coltivato a canapa, una fibra tessile che veniva utilizzata in passato per la produzione di carta, tessuti e corde. Oggi questa coltivazione non è più utilizzata e al suo posto si trovano prati erbosi e distese di fiori spontanei.
Il valico Forca Canapine è diventato una meta turistica frequentata durante tutto l’anno, ed è particolarmente consigliata agli amanti dei viaggi slow. La strada per raggiungere il passo sia da Norcia che da Arquata del Tronto, è infatti un susseguirsi di piacevoli curve panoramiche, da gustarsi senza fretta prima di raggiungere la cima.
La meraviglia di questo territorio è stata però messa a dura prova dal Terremoto del Centro Italia del 2016 – 2017 che ha provocato enormi danni a tutte le strutture presenti nella zona e, soprattutto, alle vie di collegamento lungo le provinciali e le statali di collegamento tra Norcia, Arquato del Tronto e Castelluccio.
Sono molte le ragioni per scegliere di visitare questa zona, la prima di esse è perché il valico della Forca Canapine si trova all’interno dell’incredibile scenario del Parco Nazione dei Monti Sibillini. Questo parco, nato nel 1993 per la tutela del Massiccio dei Monti Sibillini, si estende per quasi settanta mila ettari di terreno e al suo interno è possibile trovare una vastissima varietà di ambienti, dalle foreste di faggi ai massicci calcarei. Lo scorrere dei fiumi ha anche creato all’interno del Parco delle impressionanti gole naturali, come le famose Gole dell’Infernaccio.
Ma gli amanti della natura e dell’ambiente avranno anche un’altro motivo per raggiungere questo valico di montagna. La vetta elevata di Forca Canapine è infatti anche un balcone naturale dal quale possibile scoprire un paesaggio molto ampio e scorgere in lontananza due meraviglie naturali: l’altopiano carsico alluvionale di Pian Grande e il rilievo montuoso con la maggiore altitudine di tutti i monti Sibillini, ovvero il Monte Vettore. Proprio per questo gli amanti della fotografia potranno qui dare sfogo alla loro passione.
Il passo è famoso per essere parte del Sentiero Europeo E1, un sentiero che attraversa l’intero continente europeo, partendo da Capo Nord in Norvegia e arrivando fino a Capo Passero in Sicilia.
La località, grazie anche alla sua elevata altitudine, è meta di turismo sia durante la stagione estiva, durante la quale godere al massimo del suo incantevole paesaggio, ma anche durante la stagione invernale.
Forca Canapine è, infatti, anche un noto comprensorio sciistico, considerato il migliore delle Marche. Oltre ad un anello lungo circa 10 chilometri dedicato a chi pratica lo scii di fondo, il comprensorio possiede anche piste da discesa di diverse difficoltà e grado che si estendono per circa 16 chilometri, comprese tra il Colle Cascina e il Colle Saliere. Anche quando la neve non si presenta, il comprensorio corre ai ripari con l’innevazione artificiale, garantendo così la possibilità di praticare questo sport durante tutto l’inverno.
Ma anche nella stagione estiva gli amanti di sport potranno comunque recarsi a Forca Canapine: lasciata la moto al parcheggio o vicino al rifugio Genziana è possibile passeggiare a piedi lungo i tanti percorsi di trekking (di varia lunghezza e complessità) e di alpinismo che la zona offre. Il rifugio Perugia offre anche la possibilità di fermarsi per una sosta più o meno lunga. I turisti che decidono di fermarsi per un solo giorno potranno gustare le specialità che il ristorante propone, chi invece ha intenzione di soggiornare per più giorni per scoprire le tante meraviglie che il posto ha da offrire può anche dormire in una delle sue camerate. Il rifugio rimane aperto durante tutto l’anno.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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