Prendi Versailles, aggiungile mille anni di storia e mettila a due passi dal Po. Altro che sogni: questa bellezza esiste, ma davvero in pochi la conoscono. Eppure basterebbe visitarla una volta sola, del resto dista un tiro di schioppo da Piacenza e Lodi, e anche Milano non è poi così lontana, per accorgersi che il Castello di Chignolo Po è un gioiello italiano che non a caso viene paragonato alla reggia di Re Sole e di Maria Antonietta. Ancora oggi, con una storia sulle sue mura che dura da quasi mille anni, è un luogo per grandi eventi e ricevimenti, ma anche un monumento da visitare lungo un percorso che unisce le mete più belle della Pianura Padana. Pronti a scoprirlo insieme?
Lasciata Lodi, il percorso che ci conduce verso Chignolo Po è in realtà una sorta di 4 che viene disegnato nel cuore della Pianura Padana, sfiorando il Parco Regionale Adda Sud e, per l’appunto, il fiume Adda insieme al fiume Po, che attraverseremo in arrivo a Piacenza. Tappe intermedie di questo percorso, che evita le autostrade e le principali strade di collegamento, saranno Sant’Angelo Lodigiano, Chignolo Po e Casalpusterlengo, per un totale di poco inferiore ai 60 chilometri.
La Palazzina di Caccia, all’esterno del Castello di Chignolo Po, risale al XVII secolo
Un esempio eccellente di architettura storica, che unisce elementi medievali e settecenteschi. Il Castello di Chignolo Po ha, nelle sue forme primordiali, una origine antichissima: fu qui che, nel 850, Liutprando fece costruire una torre difensiva che proteggeva la strada verso Pavia, capitale del regno dei Longobardi. Allo stesso modo, qui passava anche la Via Francigena, l’antichissimo percorso di pellegrinaggio che ancora oggi unisce Canterbury e Roma. Nel corso dei secoli, il Castello di Chignolo Po ha subito significative trasformazioni. La sua struttura originaria risale al 1200, ma fu successivamente ristrutturato e parzialmente ricostruito tra il XVII e il XVIII secolo. Inizialmente legato ai monaci benedettini e all’adiacente Abbazia di Santa Cristina, il castello serviva come luogo di ospitalità per i pellegrini e per la conservazione dei vini prodotti dai monaci. Tra il 1700 e il 1730, il castello fu trasformato da una fortezza medievale in una reggia sontuosa, ospitando figure di spicco come papi, imperatori e re. È a questo periodo che afferisce la denominazione, molto usata dalle guide turistiche, di Versailles della Lombardia.
Già conosciuto in passato come Castello Cusani-Visconti, poi Castello Procaccini, quello di Chignolo Po viene spesso paragonato alla reggia parigina per la sua grandiosità e bellezza. Al suo interno, si può ammirare il fastoso salone da ballo con soffitti affrescati raffiguranti la gloria delle quattro stagioni, nonché gli appartamenti che un tempo ospitavano importanti personalità storiche come Papa Clemente XI, Napoleone Bonaparte e Francesco I d’Austria. La presenza di opere d’arte di scuola tiepolesca, con stucchi e dipinti che adornano le sale di rappresentanza, rende il castello un museo d’arte e di costume di grande valore.
Il Borgo antistante il castello, risalente al 1600, costituisce un importante complesso architettonico, protetto all’ingresso da un fossato, due garitte e quattro rivellini. Nel XIII secolo, il castello divenne uno dei maggiori feudi lombardi, ospitando le famiglie Pusterla, Federici e Cusani, che ricevettero privilegi e concessioni dai Re e dai Duchi di Milano. Oggi è uno dei Luoghi del Cuore FAI, è visitabile dai turisti e ospita importanti eventi come matrimoni (ha ricevuto i Wedding Awards per 3 anni consecutivi nel 2021, 2022 e 2023) e incontri aziendali di gala.
Il centro storico di Piacenza con il magnifico Palazzo Comunale
Un itinerario apparentemente breve ma che, se goduto al meglio, impegnerà un intero weekend. Oltre all’elegante Castello di Chignolo Po, ecco qualche consiglio sulle località da vedere nei dintorni, e soprattutto cosa offrono:
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