Alpi Italo Francesi, due paesi e una catena montuosa - TrueRiders

I migliori itinerari in moto delle Alpi Italo Francesi

Redazione TrueRiders  | 24 Apr 2019  | Tempo di lettura: 5 minuti

 

Costituiscono la catena montuosa più importante ed imponente d’Europa, segnano confini geografici e politici e dividono sostanzialmente il Vecchio Continente in due. Sono le Alpi che a cavallo tra Italia, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria, Slovenia e Ungheria, da sempre sono state protagoniste della vita sociale, economica e storica dell’uomo. E lo sono tutt’ora, sempre più ammirate ed esplorate a livello naturalistico. 

Il viaggio di oggi si muove per lo più lungo le Alpi italo francesi, una parte della crosta rocciosa che fa da spartiacque tra i due stati in un accavallarsi di passi e valichi alpini che costituiscono alcuni dei luoghi più belli tra Italia e Francia. Un andirivieni di tracciati di alta quota che ci portano tra le vette più imponenti delle Alpi italo francesi, tra sentieri e trafori. Luoghi con scenari e panorami spettacolari immersi in una natura silenziosa e imponente che da lunghissimi anni si propone come guardiana della Alpi Liguri e Marittime, Cozie e Gaie

Simboli per eccellenza di questi luoghi sono il colle del Moncenisio che si innalza fino a 2.083 metri e che, tra Italia e Francia a cavallo tra Alpi Cozie e Graie, unisce la Val di Susa con la regione francese dell’alta Moriana, in Savoia. Seppur di più piccole dimensioni la stessa sorte è toccata anche al lago della Vecchia, sulle Alpi Cozie, diviso in due dal confine geografico. Solo due esempi dei tanti gioielli paesaggistici che i due stati condividono, tutti da vedere e scoprire lungo le Alpi italo francesi. 

1 Alpi italo francesi, un percorso senza frontiere

Una zona ricca ed immensa quella della Alpi italo francesi che si estendono in un territorio montano fantastico. Un percorso quasi senza frontiere potremmo definirlo quello che corre a cavallo tra l’Italia e la Francia.

Una miriade di itinerari transfrontalieri da percorrere in mille modi diversi, in periodi differenti dell’anno, in solitudine o in compagnia. Tracciati che si fanno amare in tutte le loro forme. Brevi e divertenti, avvincenti e adrenalinici, mini-tour e vere e proprie traversate. 

Le Alpi italo francesi accolgono veramente tutti per percorsi di trekking in famiglia, per appassionati ed esperti del settore su sentieri segnati ed accessibili. Un modo piacevole ma anche interessante per conoscere le bellezze del Bel Paese e di oltre confine tra parchi, riserve naturali, siti protetti ma anche luoghi di storia e cultura che hanno segnato il nostro passato. Attraverso le montagne i nostri antenati si sono incontrati ma anche scontrati e solo tracciandoli in prima persona si può capire quello che è stato. Una scelta consapevole ma anche sostenibile in una continua riscoperta e rivalutazione del turismo lento

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Alpi Italo Francesi in moto

Ma oltre il trekking ci sono altri mondi per esplorare le Alpi italo francesi. Per gli amati del brivido infiniti sono i percorsi delle vie ferrate, itinerari di sport estremo che con attrezzatura specifica e tracciati strutturati permettono di arrampicarsi sulle pareti rocciose. Tra Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Francia, gli itinerari sono oltre cento con livelli di difficoltà differenti. Oggi le vie ferrate sono sempre più accessoriate e da brivido con inserti esotici come le passerelle ed i ponti tibetani su rocce a strapiombo. Ma le vie ferrate esistono da secoli, fin dall’Ottocento per facilitare il passaggio degli esploratori o degli equipaggi armati.  

E ancora, le Alpi italo francesi possono essere esplorare in moto, tra scenari da sogno e territori ricchi di curve, tornanti, gomiti e tracciati che mozzano il fiato. Strade sterrate e asfaltate, percorsi lunghi ma anche brevi che regalano grandi soddisfazioni per i bikers più incalliti. 

2 In sella lungo le curve transfrontaliere  

Accendiamo i motori e partiamo per un itinerario a due ruote da brivido. Su e giù per i passi alpini a cavallo tra Italia e Francia su strade particolarmente adatte alle due ruote. Faremo una sorta di tour ad anello lungo circa 325 chilometri. Le altezze che tocchiamo sono considerevoli arrivando sul tetto dei 2.642 metri del Col du Galibier. Sarà un alternarsi di gomiti e tornanti quasi da brivido, simili a quelli dei costruiti. E invece sono le strade alpine che conducono in alcuni dei passi più belli dell’Europa.  

Partiamo da Torino, dove ritorneremo, alle porte della Val di Susa. Da qui ci si dirige verso il Moncenisio che come detto fa da spartiacque. È da qui che inizia l’avventura in moto attraverso le Alpi italo francesi. Si attraversano i boschi della Val Cenischia per poi entrare in Francia. In pochissimo tempo si sale a quota 2.083, al colle del Moncenisio dal quale gli occhi ed il cuore fremono. Una serie quasi sterminata di tornanti mozzafiato che non lasciano il tempo di respirare tanta è adrenalinica la strada e bello il paesaggio. 

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Colle del Télégraphe. Foto di Florian Pépellin in licenza CC BY-SA 3.0

Lasciamo alle spalle il Moncenisio e ci dirigiamo verso Saint Michel de Maurienne passando per Termignon, Bramans e Modane, lungo la E70. Continuiamo in direzione di Valloire per iniziare un nuovo walzer tra i tornanti, questa volta 14 del Col du Télégraphe a 1.566 metri. Passerà pochissimo tempo per vivere ancora forti emozioni. Ce le garantisce il Col du Galibier che con i 2.642 metri è uno dei passi più alti d’Europa. Arriviamo fino in cima e spegnamo i motori. Da qui si gode di una vista pazzesca. 

In discesa dal Galibier, si sale verso Col du Lautaret a 2.058 metri dal quale possiamo ammirare il colle che ci siamo appena lasciati alle spalle. Il prossimo colle che ci aspetta è quello del Granon attraversando un incantevole scenario alpino e arrivando a 2.413 metri. Il nostro itinerario si interrompe qui per continuare e muoverci sui nostri passi attraverso Briancon e il Col de Montgenèvre a 1.854 metri per raggiungere l’Italia. 

Per gli più spericolati oltre Col de Granon la strada continua, l’asfalto lascia il posto allo sterrato e il tragitto si fa sempre più impervio e pericoloso. A voi la scelta. 

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