Un Vulcano incute sempre timore, anche quando è quiescente da diecimila anni. Dai suoi 950 metri di altitudine il Monte Cavo domina l’area dei Castelli Romani: è un cono vulcanico che si fa notare da tutti i comuni del Vulcano Laziale e si vede fin dalla Capitale. Ci troviamo nel comune di Rocca di Papa, borgo medievale stretto intorno a un’antica Rocca chiamata “di Papa” perché qui soggiornò il pontefice Eugenio III nel XII Secolo. Del medioevo rimane l’impianto urbanistico, ben conservato; per il resto è un centro votato all’arte con murales e street art, e un luogo scenografico per i paesaggi straordinari che si possono godere salendo sulla parte alta del paese. E saliremo di certo, appena arrivati a destinazione!
‘Na gita a li Castelli: come dice la famosa canzone, approfittiamo di un giorno di sole per andare a scoprire le meraviglie di questi luoghi a poca distanza da Roma. Prendi Via Tuscolana e poco prima del GRA procedi a destra in Via Anagnina (SP511). Segui a destra l’indicazione per Grottaferrata (SR218) e continua fino a Rocca di Papa. Per ritornare a Roma puoi fare un giro ad anello che passa tra il Lago di Nemi e il Lago Albano e costeggia quest’ultimo: vai fino ad Ariccia (SR218) passando in mezzo ai due laghi, dove la strada presenta un fenomeno ottico interessante: una discesa che sembra una salita (ne parleremo tra poco). Svolta dunque a destra sulla statale SS7 – la Via Appia – che ti riporta a Roma.
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Per gli abitanti dei Castelli Romani è, semplicemente, ‘A Rocca. Il comune vero e proprio sorge a 680 m s.l.m. nella città metropolitana di Roma, sulle pendici del Monte Cavo. Nel borgo venne girata parte del film Totò, Peppino e la… malafemmina, e gli appassionati di televisione forse ricorderanno che la protagonista della sit-com La tata era originaria proprio di Rocca di Papa!
Un borgo pieno di colori, murales, street art: l’iniziativa parte negli anni Ottanta dal pittore Miro Fondi, che inizia a ornare i vicoli del centro storico con le sue opere d’arte. In breve tempo si uniscono diversi artisti amici del pittore per dare il proprio contributo alla rinascita artistica del borgo. Oggi il centro storico ospita decine di murales, che sono un piacere da scoprire passeggiando per vie e piazze.
All’origine del Santuario ci sarebbe un “miracolo” accaduto nel medioevo. Qual è la leggenda? Un grosso masso di tufo, staccatosi dal Monte Cavo, stava per schiantarsi sul paese. Un passante pregò la Madonna di risparmiare la tragedia, e il macigno si fermò a pochi metri dall’uomo. Per ringraziare la Madonna, egli fece costruire una cappella. La leggenda rese nota la chiesa come mèta di pellegrinaggi; oggi ospita una Madonna scolpita nel blocco di Tufo. Si trova in Via dei Laghi, all’uscita del paese.
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Per godere appieno della bellezza panoramica di questi luoghi, il consiglio è percorrere la Via Sacra che sale verso il Monte Cavo. È una via basolata (il basolo è una lastra di roccia di origine vulcanica) che conduce al punto panoramico chiamato Occhialone, che regala un panorama splendido sui due laghi simbolo della zona dei Castelli Romani: quello di Albano e quello di Nemi. Il percorso vero e proprio parte da Ariccia. Da Rocca di Papa invece parte un sentiero sterrato che successivamente confluisce nella Via Sacra.
La strada tra Ariccia e Rocca di Papa (SR218, in corrispondenza del chilometro 11,600) presenta un’interessante illusione ottica, che viene chiamata la Salita del Diavolo, o la Salita Stregata, o più spesso semplicemente la Salita/Discesa. Si tratta di una salita che sembra una discesa, ma appena si fa cadere qualcosa per terra la direzione di rotolamento è opposta a quella che ci si aspetta. L’illusione è causata da un ripido tratto in salita che precede la discesa in uno scenario in cui mancano riferimenti visivi e una linea di orizzonte chiaramente definibile. Si è interessato al caso persino il CICAP per svelare le dinamiche dietro a questo mistero. Passando in questo tratto, riuscirai a capire se è salita o discesa?
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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