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Il Giro d’Italia 2025, con i suoi oltre 3400 chilometri di percorsi spettacolari, è l’evento per eccellenza di portata internazionale che fa da festa straordinaria, e… un’occasione magnifica per esplorare tante cosette belle del Bel Paese. Borghi pittoreschi, cose un po’ uniche, bei paesaggi prima-durante-dopo l’esser salito in sella: oggi ti proponiamo alcune di quelle che, secondo noi, sono delle tappe imperdibili, senza contare le tappe scontate. Andiamo a vedere.
Colle delle Finestre, che collega la Valle di Susa alla Valle Chisone. Jks93, via Wikimedia Commons
Con la premessa, e la promessa, di non nominare cose scontate, oggi parliamo di alcuni luoghi da nord a sud che offrono quel che serve a ognuno di noi. Detto questo, il Giro d’Italia 2025 è arrivato alla 108esima edizione e si avrà dal 9 maggio fino al 1° giugno 2025, coprendo un totale di 3.413,3 chilometri suddivisi in bellezze spalate su ben 21 tappe.
E 52 mila 500 metri di dislivello (e buona fortuna). La Cima Coppi, cioè la vetta più alta del giro di quest’anno, va al Colle delle Finestre per 2178 metri. Sarà la quindicesima volta che il Giro d’Italia parte dall’estero.
Per curiosità e referenza, le tappe del Giro d’Italia 2025 sono queste:
ma ora cominciamo con la nostra selezione, che gli altri dettagli li trovi sul sito ufficiale qui.
Il Teatro Romano di Gubbio
Gubbio è una delle città medievali meglio conservate d’Italia e ha un centro storico meraviglioso: Piazza Grande è sospesa e circondata da tanti edifici storici molto fotogenici e lì in zona c’è il Palazzo dei Consoli che si ospita il Museo Civico e le famose Tavole Eugubine, che sono documenti molto antichi in lingua umbra. Sul Monte Ingino c’è la Basilica di Sant’Ubaldo con le spoglie del patrono di Gubbio e dei Ceri che si usano nella Corsa dei Ceri. Non lontano c’è il Teatro Romano del I secolo a.C., ma se vuoi saperne di più su Gubbio (e sulla serie che ci hanno girato), tocca qui. Lungi da noi consigliarvi pranzi a base di pesce.
Il centro storico di Asiago
Forse lo conosci con l’attribuzione al suo nome, ma Asiago fa parte di un famoso altopiano chiamato Altopiano dei Sette comuni. Ha tutta una sua storia di scontri cruenti, testimone al fatto il Sacrario Militare di Asiago, monumento commemorativo che si domina il paesaggio e offre una vista panoramica impareggiabile (ed è pure gratuito). Quello splendore che veni in foto si chiama Piazza Carli col suo Duomo di San Matteo e non lontano c’è un museo in un ex penitenziario, il Museo Le Carceri, che al momento ospita la Haring, Banksy, Obey: libertà non autorizzata fino al 23 febbraio con 50 opere.
Per rimanere in tema Grande Guerra c’è da vedere il Forte Interrotto che si può raggiungere per sentieri belli selvaggi, oppure rilassarsi con un po’ di cielo stellato all’Osservatorio Astronomico di Asiago.
Le famose Terme di Bormio, i Bagni Vecchi
Bormio forse lo conosci perché è il punto di partenza per il Passo dello Stelvio e per il Lago di Resia, quello col campanile in mezzo al lago. Eppure la famoseggianza, in primis, deriva dalle Terme di Bormio che si sfruttano per le tante proprietà curative sin dai tempi dei Romani. A tutti gli effetti, il fatto che ci sia un gas naturale chiamato radon crea, appunto, effetti sedativi sul sistema nervoso. È -il- posto dove andare specificatamente per il relax, fra i Bagni Vecchi e i Bagni Nuovi, ma lo spettacolo lo vedi già in copertina: pianificaci la tua prossima vacanza.
I Trulli di Alberobello
L’essenza quasi unica di Alberobello sta nei suoi straordinari trulli, simbolo inconfondibile della città e della Valle d’Itria. Dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, tali costruzioni in pietra secca e i caratteristici tetti conici stanno principalmente in due quartieri storici: il Rione Monti, più vivace e turistico, e l’Aia Piccola, più autentico e calmo.
Delle cose da vedere ad Alberobello ci spiccano per forza il Trullo Sovrano che è l’unico esemplare di trullo a due piani, ospitante un museo dallo stesso nome. Andando più sull’arte c’è la parrocchiale di Alberobello, la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, mentre il Belvedere Santa Lucia sui trulli ti dà una vista spettaculaire.
Matera, la Città dei Sassi
Matera, Patrimonio Unesco, capitale europea della cultura 2019, la Città dei Sassi. La zona effettiva dei Sassi è un gruppo di grotte scavate nella roccia che era la casa per i poveri, famosa pure per le sue chiese rupestri a testimone che lì ci vivevano dal Paleolitico (il motivo del Patrimonio Unesco è questo, dal ’93). Nonostante tutto ciò, per forza di cose, non c’è una ferrovia ed è un ottimo motivo per salire in sella: ci sono due rioni, quello del Sasso Barisano e quello del Sasso Caveoso, che creano effettivamente un labirinto di abitazioni, grotte e scalinate. A chi serve il leg day? Sì, passeggiare per queste strade antiche significa andare in un pezzo del Bel Paese dove il tempo si è effettivamente fermato, ed è anche un ottimo workout. Magari passate prima da Matera e poi da Bormio, eh? “Buttate” un po’ di tempo al Palombaro Lungo, una enorme cisterna sotterranea che un tempo garantiva l’acqua alla città, oltre alle tante case-grotta.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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