Immaginate di trovarvi, girovagando tra le bellezze dell’Emilia-Romagna, in un borgo fortificato circondato da mura, dove antiche merlature splendide rocche e superbe chiese disegnano il tipico aspetto di una terra medievale. Non è una ricostruzione moderna, ma la realtà di un luogo che sorprende: benvenuti a Castell’Arquato, il gioiello della Val d’Arda.
Lasciata Piacenza, prendiamo il lungo rettilineo della SP28 in direzione sud, oltrepassando Moazza e deviando poi a Molinazzo per attraversare il Ponte di Tuna e raggiungere, in circa 16 chilometri, Rivalta Trebbia con il suo castello. Torniamo sulla sponda est del fiume e riguadagniamo la SP28 fino a Niviano, poi SP35 per arrivare al castello di Grazzano Visconti (13 km). Da qui, SP654R per Podenzano, poi SP40 per San Giorgio Piacentino e SP6. Passiamo per Carpaneto Piacentino e Negrano arrivando a Vigolo Marchese (25 km). Ancora, seguiamo la SP6 che ci porta a Castell’Arquato in 6 chilometri. Dopo la visita, infine, Strada Bacedasco, Vernasca e SP12 per 8,5 km fino alla destinazione finale di Vigoleno.
Castell’Arquato fa parte di quella serie di edifici storici che un tempo venivano chiamati Castelli del Ducato, e che si estendono tra le province di Parma e Piacenza. Molte volte si usa aggiungere l’appellativo medievale accanto alla parola borgo in maniera impropria. Questo non si può di certo dire per Castell’Arquato, autentico borgo medievale tra i Castelli del Ducato. La sua atgtrazione simbolo, la Rocca Viscontea, risale addirittura al XIV secolo, e quindi ha quasi mille anni. Impossibile non vederla appena si arriva all’ingresso della val d’Arda, dal momento che domina il castello. Per secoli fu di proprietà della famiglia milanese degli Sforza, ma nel Settecento divenne un possedimento del Ducato di Piacenza e Parma.
La Rocca raggiunge i 43 metri d’altezza in corrispondenza del mastio, mentre al suo interno è presente un interessante museo geologico. Per arrivare fino in “vetta” bisogna percorrere ben 200 gradini, ma la fatica verrà ripagata dalla spettacolare vista che si apre sulla val d’Arda sul resto dei Colli Piacentini.
La Collegiata di Castell’Arquato, nel borgo storico
Oltre alla Rocca Viscontea, l’altra attrazione da non perdere durante la visita di Castell’Arquato è il centro storico del paese e la sua piazza monumentale. Il borgo medievale è accessibile soltanto a piedi, pertanto si ha tutto il tempo per ammirare con calma la bellezza di un luogo dove le lancette dell’orologio sembrano essersi fermate a quasi mille anni fa. Durante la visita del centro medievale, è possibile entrare in qualche locale dove mangiare i piatti tipici tradizionali della provincia di Piacenza.
Insieme alla Rocca Viscontea e alla piazza monumentale del centro storico, in una visita di mezza giornata a Castell’Arquato si consiglia di entrare nel Palazzo del Podestà. La sua costruzione risale alla seconda metà del XIII secolo, su commissione del nobile Alberto Scoto. Oggi il Palazzo del Podestà ospita al suo interno l’Enoteca del Comune di Castell’Arquato. Infine, uno dei principali luoghi d’interesse del borgo medievale piacentino è la Collegiata, l’edificio artistico più antico presente nel centro storico di Castell’Arquato. Le sue origini risalgono tra il VII e VIII secolo. L’odierna costruzione è datata invece al XII secolo, quando la Collegiata venne riedificata dopo gli ingenti danni subiti dal terremoto che interessò l’intera regione.
Panorama sulle colline emiliane da Vigoleno
Se avanza del tempo a disposizione durante l’arco della giornata, oltre a Castell’Arquato si possono visitare nei dintorni anche i borghi di Veleia Romana, Chiaravalle, Vigoleno, Castello di San Pietro in Cerro, Castello di Gropparello e Vigolo Marchese. Tra tutte le località qui sopra elencate, la più affascinante è Vigoleno, ribattezzata anche con il soprannome di fazzoletto medievale. Così come per Castell’Arquato, l’attrattiva numero uno è rappresentata dalla Rocca.
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