La Transilvania è per tutti la patria del Conte Dracula, ma è anche il luogo di una delle strade più belle d’Europa. La Transfagarasan è un capolavoro di ingegneria, ora che la “follia di Ceausescu”, lunga circa 90 chilometri e raggiunge i 2000 metri d’altezza.
Oggi questa strada è diventata una delle principali attrazioni turistiche della Romania e richiama soprattutto sempre più turisti in moto. Qui i centauri possono spingersi fino ai 2.042 metri; d’altronde la Transfagarasan è la seconda strada più alta del paese dopo la Transalpina e vale davvero la pena visitarla. Ecco allora il nostro itinerario!
Vi proponiamo di percorrere la DN7C in alternativa al percorso della DN7, che corrisponde alla E81 (Strada Europea). Il paesaggio tutto intorno è arido, ma incredibilmente bello. L’asfalto è manutenuto, ma in alcuni punti dobbiamo comunque prestare particolare attenzione. Sbagliare strada è impossibile, dal momento che la Transfagarasan è il solo tracciato. Superato il lago Bâlea, la seconda parte della strada è ricchissima di spettacolari curve a S, vertiginosi strapiombi e incredibili discese che conducono fino al Lago Vidraru, a 830 metri di altitudine. Anche qui lo spettacolo offerto dalla natura è impareggiabile.
Transfagarasan in moto: divertimento straordinario!
La DN7C è una strada anche conosciuta come “follia di Ceaușescu“, in quanto fu costruita per volontà del dittatore romeno sui Carpazi, n caso di invasione sovietica. La strada univa infatti due tra le vette più alte della Romania, il Moldoveanu e il Negoiu, in modo da mettere militarmente in comunicazione diretta la Transilvania e la Valacchia. La sua costruzione fu completata in appena 4 anni, ricorrendo all’impiego di oltre 6 milioni di chili di dinamite. D’altro canto il prezzo umano fu altissimo: decine, forse centinaia di operai e soldati morirono durante i lavori, seppure la propaganda di regime ufficializzò il numero di “sole” 40 vittime.
Le curve della Transfagarasan
Curve sinuose, discese e salite in forte pendenza e tornanti importanti ne fanno un percorso da affrontare lentamente, ma che merita sicuramente un viaggio. Infatti il limite di velocità sono 45 chilometri orari, ma una volta vista la sua conformazione non ci stupisce. Ricordiamo anche che, essendo un tratto molto elevato e quindi esposto alle condizioni meteo montane, la Transfagarasan è chiusa generalmente da fine ottobre a quasi tutto il mese di giugno. D’altronde percorrere tutte queste curve in inverno sui Carpazi sarebbe davvero impegnativo e forse troppo rischioso!
È importante prestare attenzione alla segnaletica stradale e alle comunicazioni ufficiali che troviamo ai due estremi del percorso, ovvero a Pitesti e Arpasu de Jos.
Durante ogni stagione, i colori della Transfagarasan cambiano e rendono il panorama straordinario
Oltre ai villaggi che si incontrano lungo il tracciato (Bascov, Merișani, Băiculești, Valea Iașului, Albeștii de Argeș, Corbeni, Arefu), sono molti i punti di interesse da visitare; alcuni costituiscono addirittura monumenti patrimonio dell’umanità UNESCO.
Partendo da Bascov, incontriamo il Monastero bizantino Curtea de Arges del XVI secolo, considerato il più bello dell’est Europa. Questa isola di spiritualità fa parte dell’elenco dei beni patrimonio dell’Umanità. Proseguendo lungo l’itinerario e a 25 chilometri di distanza, sorge la Fortezza di Poenari. Secondo molti proprio questo sarebbe il celeberrimo castello del Conte Dracula. Per arrivare alla fortezza dobbiamo lasciare la moto e salire a piedi lungo un sentiero alquanto faticoso.
Proseguendo incontriamo Sfântul Prooroc Ilie, a pochi chilometri dalla rinomata Cascada Bâlea. Il primo è un monastero, mentre le seconde sono cascate di origine glaciale con un salto di oltre 60 metri.
Le curve della DN7C hanno richiesto anni di lavoro, un enorme costo umano e materiale
Ogni viaggio all’estero è un’occasione per conoscere meglio le culture locali. Questa scoperta non può essere completa senza aver sperimentato la cucina tradizionale, in questo caso della Romania. Ecco tre ristoranti nei pressi della Transfagarasan:
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Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.
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