La Francia in moto, tra il Col d'Izoard e la Route Napoleon

BT Summer 2017 – Tappa 2: Col d’Izoard e Route Napoleon

Redazione TrueRiders  | 25 Set 2017  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Seconda tappa del viaggio in moto in Francia del Bonzo Team, che si concede un tour tra Izoard, Cayolle e Route Napoleon.

Alla mattina il primo pensiero è dare un’occhiata al tempo perché ripartire sotto l’acqua fiaccherebbe il morale di chiunque. Fortunatamente un meteo variabile con chiazze d’azzurro ci strappa un mezzo sorriso, e dunque siamo pronti alla conquista del mitico Col d’Izoard (2361 mt)!

Siamo adesso nello splendido Parco del Queyras, la D902 scorre veloce affiancando il fiume Guil fino al paese di Arvieux, porta d’ingresso alla scalata del passo. Molti i ciclisti che si cimentano, a ragione, con questo “mostro sacro” del ciclismo. Noi rimaniamo semplicemente estasiati da ciò che vediamo: prima la Casse Deserte sul versante meridionale, una zona estremamente rocciosa descritta da alcuni come lunare, poi l’arrivo al valico vero e proprio che ripaga di ogni secchiata d’acqua presa in precedenza!

Vedo grande gioia nei volti del Team, finalmente si guidano e si pennellano le curve come si deve! L’Izoard a mio modesto avviso è uno di quei passi che va fatto almeno una volta nella vita (ed io sono già alla seconda!). Verrebbe da scendere e risalire di nuovo, all’infinito! Al passo c’è un negozietto per prendere adesivi e magneti per ricordo.

Scendiamo a Briançon, il punto più settentrionale del nostro tour, per immetterci sulla N94. Poco dopo il borgo di L’Argentiere-la Bessee ci fermiamo allo Chalet du Lac per un corroborante pasto a base di steak hache e haumburger au cheval con vista sul piccolo laghetto.

Izoard in moto

Col d’Izoard in moto, la Francia più bella vista dalle selle del Bonzo Team

Riprendiamo poi la veloce e godibilissima N94 che ci porta verso Savines le-lac, sulle sponde del lago di Serre-Pocon. La vista del lago è impressionante, parliamo del terzo invaso artificiale più grande d’Europa, ma ciò che ci colpisce è la meravigliosa strada che costeggia il lago, fatta di curve veloci e tecniche, che conduce fino alla valle dell’Ubaye tra gole e montagne imponenti.

È la D900 che ci accompagna fino a Barcellonette scaldati da un pallido sole. Gasati, puntiamo diritti verso il Col d’Allos (2250 mt), una new entry tra i passi scalati dal BT. La strada è subito stretta (lì per lì mi ricorda il passo Manghen nel Trentino) e sale costante senza protezioni sul lato. Inizia di nuovo a piovere e temiamo una seconda “Bonette”.

Incontriamo un paio di francesi che ci dicono che il passo è chiuso, noi però testardamente (sbagliando) proseguiamo, tra scenari alpini bellissimi, fino al rifugio dove poco dopo, troviamo il famigerato cartello giallo con scritto “route barree”! Niente panico, entriamo al rifugio per raccogliere le idee sul da farsi, Castellane è ancora lontana…

C’è chi ne approfitta per una cioccolata calda, chi per una birretta. L’umore nonostante tutto è ottimo e la prendiamo a ridere. Tra l’affrontare il rischioso Col de la Cayolle (2326 mt), praticamente sull’altro versante della montagna e dunque continuare a prendere secchiate d’acqua e allungare passando per Digne les Bains, scegliamo quest’ultima soluzione, sperando di non trovare pioggia… sarà una scelta azzeccata!

Si torna dunque a Barcellonette per rifare benzina, sono le 16.30 del pomeriggio. Riprendiamo la D900 senza l’incubo della pioggia che sembra definitivamente alle spalle. Poco dopo aver superato il borgo di Digne les Bains mettiamo le ruote su una delle strade più belle che si possano fare…la N85, altrimenti nota come Route Napoleon!

Serre Pocon

Max e la sua bellissima Z1000SX sulle rive del Lago di Serre-Pocon

Indimenticabile il tratto da Digne a Barreme, un concentrato di curve veloci, raccordate, tecniche, su un asfalto da riferimento e onestamente “da pista”! Qui Il Tutina, Max, Manuel, Sacrip’s e Massi il piega non se lo lasciano dire due volte e aprono le danze, dando subito del gran gas! Bonzo, il Duka e Dom Tom, appena dietro, alzano anche loro l’asticella del livello di guida!

Traffico ai minimi storici, potete immaginare con quale goduria abbiamo guidato, forse in alcuni tratti esagerando un pochino, , ma questo nastro d’asfalto è una vera e propria istigazione alla velocità! I (pochi) rettilinei ci servono giusto per dare un po’ di tregua ai polsi, osservare il panorama e per consumare la gomma anche un po’ in centro e non solo sulla spalla!

Ripreso fiato e raccordato il gruppo a Barreme affrontiamo l’ultmo tragitto fino a Castellane, porta d’ingresso del Verdon! Ci ripromettiamo di abbassare il ritmo, ma dopo il primo tratto rettilineo, la strada inizia di nuovo a stupirci con un repertorio infinito di situazioni di guida! Elione, che solitamente sta nelle retrovie, parte di slancio alla testa del gruppo, in genere guidato dal Tutina, e imprime un bel ritmo facendo danzare il GS tra curve e tornanti fino al Col des Leques (1146 mt) e da lì giù fino a Castellane dove arriviamo intorno alle 19.15! Accomodation presso il Ma Petite Auberge, un discreto tre stelle (forse le camere un po’ piccole se si è in tre) in cui abbiamo mangiato bene sia a colazione che a cena.

Pensiero della giornata: mai deviazione fu più gradita! Diciamo che non abbiamo rimpianto l’impossibilità di proseguire sul Col d’Allos. Questo tratto della Route Napoleon (che parte dal golfo di Juan in Costa Azzurra e termina a Grenoble) entra di diritto nella “Top 5” delle strade più belle mai percorse, in ormai 14 anni di viaggi, dal BonzoTeam!

Redazione TrueRiders
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