Scandinavia in moto: mete, suggerimenti e consigli utili | TrueRiders

5 percorsi d’autore che vi faranno innamorare della Scandinavia (e dei suoi paesaggi incontaminati)

Stefano Maria Meconi  | 05 Mag 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
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Natura incontaminata, strade solitarie e il fascino leggendario di Capo Nord fanno di Norvegia, Svezia e Finlandia mete da sogno per un’esperienza mototuristica. Del resto, chi non ha mai sognato di godersi almeno una volta nella vita il suggestivo spettacolo del sole di mezzanotte? E chi non ha mai fantasticato di raggiungere il punto più a nord d’Europa in moto o, ancora, di ammirare rigorosamente su due ruote i profondi fiordi norvegesi e gli immensi boschi della Svezia? La Scandinavia è il desiderio ricorrente dei riders, a patto di fare i conti con distanza, logistica impegnativa e necessità di riservare alla visita diversi giorni. Per essere sicuri di vivere un’esperienza indimenticabile, ecco i 5 percorsi d’autore che vi faranno innamorare della Scandinavia in moto, oltre a tanti consigli utili su come destreggiarvi su queste strade.

1 Come vivere al meglio la Scandinavia su due ruote


Copenaghen, una delle “capitali scandinave”

Mai come nelle fredde, umide e allo stesso tempo soleggiate terre del Nord Europa, le condizioni meteo sono determinanti per la buona riuscita del viaggio. Se un pizzico di fortuna vi sarà necessaria per centrare giornate ideali per lunghe escursioni su due ruote, la pianificazione della partenza nella stagione estiva è fondamentale per garantirsi temperature più miti: quello di luglio è ad esempio uno dei mesi preferiti dai motociclisti in partenza verso le regioni scandinave. La durata della visita dipenderà invece verosimilmente dall’itinerario scelto e dalle vostre disponibilità economiche e di tempo. La vastità di territori da esplorare vi dovrebbe suggerire un mototour di almeno 10-15 giorni (il minimo necessario per fare A/R da Capo Nord, che dista 4300 km da Roma e 3800 da Milano.

Valutazione indispensabile a farsi insieme al “fattore tempo” è quella relativa agli spostamenti. Si può decidere di noleggiare la moto in loco, dopo aver raggiunto le principali capitali scandinave (nell’ordine Copenaghen, Stoccolma, Helsinki e Oslo) in aereo. Quale motociclista, però, rinuncerebbe al proprio mezzo? Decisamente da non trascurare, per tagliare di alcune centinaia di chilometri i percorsi, è l’opzione traghetto, molto utilizzata soprattutto dai numerosi bikers che scelgono di affrontare il proprio viaggio in moto alla scoperta della Scandinavia partendo da Germania e Danimarca. Raggiunta Copenaghen, ulteriore alternativa è poi il Ponte di Øresund: “solo” 16 i chilometri che separano la città danese da Malmö (Svezia) al costo, per le due ruote, di 27 euro (dal 2017).

Prima di partire, poi, qualche raccomandazione sulla guida. La prudenza è d’obbligo come sempre, esattamente come il rispetto del codice locale: se le norme possono variare di Paese in Paese, costante del vostro viaggio sarà una popolazione tendenzialmente rispettosa delle leggi stradali, a cominciare dai limiti di velocità. Attenzione poi anche al consumo di alcol prima di mettersi alla guida: mentre in Norvegia e in Svezia il tasso massimo consentito è dello 0.02%, il limite in Finlandia è più elevato (0,5 g/l). Non mancano in ogni caso i controlli che, nei casi più gravi, possono concludersi anche con sanzioni severe, tra cui il ritiro della patente.

2 5 percorsi per scoprire la Scandinavia in moto

2.1 Strada delle Isole Lofoten, Norvegia

Un percorso dove vi sembrerà di “volare” sull’acqua. È la strada delle Isole Lofoten, arcipelago che vi ammalierà tra natura spettacolare, piccoli villaggi nascosti e lo spettacolo del sole di mezzanotte, qui visibile dalla fine di maggio alla metà del mese di luglio. E da settembre a metà aprile, spazio invece ai suggestivi colori dell’aurora boreale, il fenomeno atmosferico che si verifica solo – salvo rarissime eccezioni – a nord del Circolo Polare Artico.

2.2 Capo Nord, Norvegia

Se viaggiare tra i fiordi non basta a infiammare la vostra voglia di avventura in moto, ecco per voi l’itinerario “da temerari” per eccellenza: vi portiamo in moto fino a Capo Nord, enorme falesia a picco sul mare, impropriamente considerata il punto più settentrionale di tutta Europa (che si trova invece poco più in là). Il “falso primato” non toglierà però neppure una briciola di fascino all’impresa di arrivarci su due ruote, considerando che dall’Italia, andata e ritorno, macinerete una media di 8000 km.

2.3 Lago Saimaa, Finlandia

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Uno dei più grandi, in un paese che ne conta addirittura centomila, il Lago Saimaa è una meraviglia naturale della Finlandia. Il paese della Nokia e di Babbo Natale, dei mirtilli e delle aringhe, dalla lingua difficilissima da studiare quanto facile da pronunciare. I finlandesi sono gli inventori della sauna, sembra che ce ne sia una per ogni abitante da queste parti, e molte di esse si trovano sulle sponde dei laghi come il Saimaa, da scoprire in sella, su una canoa o concedendosi un falò nella notte di San Giovanni (24 giugno), una tradizione sentitissima nel paese.

2.4 Isola di Oland, Svezia

Se pensate che i mulini a vento fossero una prerogativa di Amsterdam e dintorni, la Svezia sarà pronta a farvi ricredere. E lo farà con la lunghissima (ma stretta, un po’ come il Cile) isola di Oland, un luogo dalla natura incontaminata e dal profilo tipicamente rurale. Qui, il paesaggio è costellato di pale alimentate dal vento, ma c’è moltissimo da esplorare, come la Foresta dei Troll o l’ampio altopiano di Stora Alvaret, un vero paradiso verde.

2.5 Atlantic Road, Norvegia

Torniamo in Norvegia per concludere il nostro viaggio tra le meraviglie della Scandinavia con un percorso che è stato definito, nello stesso momento, il più bello e il più pericoloso al mondo. Stiamo parlando dell’Atlantic Road (Atlanterhavsveien), una strada lunga solo 8 chilometri ma costruita con una serie di ponti ricurvi, a picco sul mare, spazzati dalle onde e dal vento che animano questo tratto dell’Oceano Atlantico. Una vera avventura adrenalinica che vi farà andare piano perché avrete tanto, tantissimo da fotografare.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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